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Informazioni turistiche e\o itinerari suggeriti


VILLETTA“PIANO PRINCIPE”zona Terme segestane

Castellammare del Golfo

Castellammare del Golfo - 36 Km da Trapani
Magnifiche spiagge, calette, scogli, faraglioni: uno dei tratti più spettacolari della costa siciliana. Nata come emporio di Segesta ed Érice, in età altomedievale – sotto la dominazione araba, poi normanna e aragonese – divenne roccaforte inespugnabile e centro di grande importanza commerciale. La città conobbe ulteriore sviluppo con un nuovo insediamento (1560), la cui ordinata espansione urbanistica avvenne tra XVII e XIX sec.
Nei pressi si trova Scopello, piccolo borgo agricolo sorto intorno a un 'baglio' settecentesco sul sito di un antico casale arabo; da segnalare la tonnara, attiva già nel Duecento e fino a tempi recenti, quando è stata trasformata in una sorta di museo del mare.

Comearrivare

In auto: A29 Palermo-Mazara del Vallo e Trapani, uscita Castellammare del Golfo, km 6
In treno: linea Palermo-Alcamo, stazione di Castellammare del Golfo, km 3
In aereo: aeroporto Palermo/Punta Raisi, km 45

Terme Segestane

Ambiente di grosso interesse naturalistico sono le Terme Segestane le cui sorgenti sgorgano sulle rive de vicino Fiume Caldo. Le acque segestane, classificate come ipertermali, sulfuree altamente mineralizzate, svolgono un'importante azione terapeutica nelle patalogie reumatiche, dermatologiche e delle vie respiratorie.

Le origini di queste sorgenti, connesse alla loro peculiare funzione terapeutica, affondano le loro radici in epoca remota e molto hanno del mito e della leggenda.

Infatti, narra lo storico Diodoro Siculo che le ninfe crearono queste acque affinché Eracle, durante il viaggio da Piloro ad Erice, potesse ristorare le sue membra. Ed ancora secondo Dionisio da Alicarnasso, Enea lasciò nelle vicina Egesta quei profughi, destinati a popolare la cittadella, perché, stremati dalla fuga da Troia, potessero giovarsi del beneficio delle acque calde. Nei pressi esistono i resti del Calathamet, castello dei bagni, che alcuni ritengono fosse stato più grande e possente di Castellammare.

Lo stabilimento – realizzato nel 1958 e ampliato nel 1990 sulla stessa area delle antiche terme – dispone di due piscine termali (di cui una per bambini) e della grotta Regina (con volta di epoca romana), vera sauna naturale molto efficace.
L'acqua
Bagno della Femmina. 44,1 °C solfurea salso-solfato-alcalino-terrosa.
Grotta Regina. 44,1 °C solfurea salso-solfato-alcalino-terrosa.
Nuova. 44,1 °C solfurea salso-solfato-alcalino-terrosa.
Le indicazioni terapeutiche
Malattie della pelle, dell'apparato locomotore, dell'apparato respiratorio.
Le cure termali
Aerosol, bagni terapeutici, fanghi, grotte/stufe, idromassaggi, inalazioni caldo-umide, irrigazioni nasali, piscina termale.


Riserva naturale dello Zingaro

Il simbolo della Riserva (istituita nel 1981) è la palma nana, che cresce sulle dune dello Zingaro tra il lentisco e il carrubo, la ginestra, l'olivo e la macchia di euforbie. Vero paradiso per chi ama la natura e le rocce a precipizio sul mare, si estende per circa 1600 ettari sul grande promontorio che chiude a Ovest il mare di Castellammare del Golfo. La Riserva è visitabile solo a piedi lungo tre percorsi: il sentiero a ridosso della costa (7 km), il percorso mare e monti (7 km), il percorso Zingaro alto (10 km), che sale fino ai 913 m del monte Speziale, da dove si gode uno straordinario panorama. Per gli amanti delle immersioni si apre un sentiero subacqueo, costituito dagli affascinanti fondali antistanti, che presentano un suggestivo paesaggio popolato di alghe, anemoni, madrepore, spugne e coralli.
Adagiato su un’insenatura sulla punta del promontorio, San Vito lo Capo era già in epoca romana un centro marinaro, come testimoniano i resti di vasche per la piscicoltura ritrovati presso la tonnara; oggi è rinomata località balneare, favorita da un mare cristallino e dall’aspra bellezza della baia sabbiosa.


Nelle immediate vicinanze invece, il parco archeologico dell'antica città di Segesta, con tempio del V° sec. a. C., il teatro greco del III° sec. a. C. ed il santuario del V° sec. a.C. Ed ancora il borgo di Scopello con i suoi faraglioni e l'antica tonnara. Poco più distanti i resti dell'antica città di Erice.


























VILLETTA“PIANO PRINCIPE”zona Terme segestane

 Castellammare del Golfo

Castellammare del Golfo - 36 Km da Trapani
Magnifiche spiagge, calette, scogli, faraglioni: uno dei tratti più spettacolari della costa siciliana. Nata come emporio di Segesta ed Érice, in età altomedievale – sotto la dominazione araba, poi normanna e aragonese – divenne roccaforte inespugnabile e centro di grande importanza commerciale. La città conobbe ulteriore sviluppo con un nuovo insediamento (1560), la cui ordinata espansione urbanistica avvenne tra XVII e XIX sec. 
Nei pressi si trova   Scopello,   piccolo borgo agricolo sorto intorno a un 'baglio' settecentesco sul sito di un antico casale arabo; da segnalare la tonnara, attiva già nel Duecento e fino a tempi recenti, quando è stata trasformata in una sorta di museo del mare.

Comearrivare

In auto: A29 Palermo-Mazara del Vallo e Trapani, uscita Castellammare del Golfo, km 6 
In treno: linea Palermo-Alcamo, stazione di Castellammare del Golfo, km 3 
In aereo: aeroporto Palermo/Punta Raisi, km 45

Terme Segestane

Ambiente di grosso interesse naturalistico sono le Terme Segestane le cui sorgenti sgorgano sulle rive de vicino Fiume Caldo. Le acque segestane, classificate come ipertermali, sulfuree altamente mineralizzate, svolgono un'importante azione terapeutica nelle patalogie reumatiche, dermatologiche e delle vie respiratorie.

Le origini di queste sorgenti, connesse alla loro peculiare funzione terapeutica, affondano le loro radici in epoca remota e molto hanno del mito e della leggenda.

Infatti, narra lo storico Diodoro Siculo che le ninfe crearono queste acque affinché Eracle, durante il viaggio da Piloro ad Erice, potesse ristorare le sue membra. Ed ancora secondo Dionisio da Alicarnasso, Enea lasciò nelle vicina Egesta quei profughi, destinati a popolare la cittadella, perché, stremati dalla fuga da Troia, potessero giovarsi del beneficio delle acque calde. Nei pressi esistono i resti del Calathamet, castello dei bagni, che alcuni ritengono fosse stato più grande e possente di Castellammare. 

Lo stabilimento – realizzato nel 1958 e ampliato nel 1990 sulla stessa area delle antiche terme – dispone di due piscine termali (di cui una per bambini) e della grotta Regina (con volta di epoca romana), vera sauna naturale molto efficace.
L'acqua
Bagno della Femmina. 44,1 °C solfurea salso-solfato-alcalino-terrosa.
Grotta Regina. 44,1 °C solfurea salso-solfato-alcalino-terrosa.
Nuova. 44,1 °C solfurea salso-solfato-alcalino-terrosa.
Le indicazioni terapeutiche
Malattie della pelle, dell'apparato locomotore, dell'apparato respiratorio.
Le cure termali
Aerosol, bagni terapeutici, fanghi, grotte/stufe, idromassaggi, inalazioni caldo-umide, irrigazioni nasali, piscina termale.
 

Riserva naturale dello Zingaro

Il simbolo della Riserva (istituita nel 1981) è la palma nana, che cresce sulle dune dello Zingaro tra il lentisco e il carrubo, la ginestra, l'olivo e la macchia di euforbie. Vero paradiso per chi ama la natura e le rocce a precipizio sul mare, si estende per circa 1600 ettari sul grande promontorio che chiude a Ovest il mare di Castellammare del Golfo. La Riserva è visitabile solo a piedi lungo tre percorsi: il sentiero a ridosso della costa (7 km), il percorso mare e monti (7 km), il percorso Zingaro alto (10 km), che sale fino ai 913 m del monte Speziale, da dove si gode uno straordinario panorama. Per gli amanti delle immersioni si apre un sentiero subacqueo, costituito dagli affascinanti fondali antistanti, che presentano un suggestivo paesaggio popolato di alghe, anemoni, madrepore, spugne e coralli. 
Adagiato su un’insenatura sulla punta del promontorio, San Vito lo Capo era già in epoca romana un centro marinaro, come testimoniano i resti di vasche per la piscicoltura ritrovati presso la tonnara; oggi è rinomata località balneare, favorita da un mare cristallino e dall’aspra bellezza della baia sabbiosa.


Nelle immediate vicinanze invece, il parco archeologico dell'antica città di Segesta, con tempio del V° sec. a. C., il teatro greco del III° sec. a. C. ed il santuario del V° sec. a.C. Ed ancora il borgo di Scopello con i suoi faraglioni e l'antica tonnara. Poco più distanti i resti dell'antica città di Erice.
























Tempio di Segesta
VILLETTA“PIANO PRINCIPE”zona Terme segestane

 Castellammare del Golfo

Castellammare del Golfo - 36 Km da Trapani
Magnifiche spiagge, calette, scogli, faraglioni: uno dei tratti più spettacolari della costa siciliana. Nata come emporio di Segesta ed Érice, in età altomedievale – sotto la dominazione araba, poi normanna e aragonese – divenne roccaforte inespugnabile e centro di grande importanza commerciale. La città conobbe ulteriore sviluppo con un nuovo insediamento (1560), la cui ordinata espansione urbanistica avvenne tra XVII e XIX sec. 
Nei pressi si trova   Scopello,   piccolo borgo agricolo sorto intorno a un 'baglio' settecentesco sul sito di un antico casale arabo; da segnalare la tonnara, attiva già nel Duecento e fino a tempi recenti, quando è stata trasformata in una sorta di museo del mare.

Comearrivare

In auto: A29 Palermo-Mazara del Vallo e Trapani, uscita Castellammare del Golfo, km 6 
In treno: linea Palermo-Alcamo, stazione di Castellammare del Golfo, km 3 
In aereo: aeroporto Palermo/Punta Raisi, km 45

Terme Segestane

Ambiente di grosso interesse naturalistico sono le Terme Segestane le cui sorgenti sgorgano sulle rive de vicino Fiume Caldo. Le acque segestane, classificate come ipertermali, sulfuree altamente mineralizzate, svolgono un'importante azione terapeutica nelle patalogie reumatiche, dermatologiche e delle vie respiratorie.

Le origini di queste sorgenti, connesse alla loro peculiare funzione terapeutica, affondano le loro radici in epoca remota e molto hanno del mito e della leggenda.

Infatti, narra lo storico Diodoro Siculo che le ninfe crearono queste acque affinché Eracle, durante il viaggio da Piloro ad Erice, potesse ristorare le sue membra. Ed ancora secondo Dionisio da Alicarnasso, Enea lasciò nelle vicina Egesta quei profughi, destinati a popolare la cittadella, perché, stremati dalla fuga da Troia, potessero giovarsi del beneficio delle acque calde. Nei pressi esistono i resti del Calathamet, castello dei bagni, che alcuni ritengono fosse stato più grande e possente di Castellammare. 

Lo stabilimento – realizzato nel 1958 e ampliato nel 1990 sulla stessa area delle antiche terme – dispone di due piscine termali (di cui una per bambini) e della grotta Regina (con volta di epoca romana), vera sauna naturale molto efficace.
L'acqua
Bagno della Femmina. 44,1 °C solfurea salso-solfato-alcalino-terrosa.
Grotta Regina. 44,1 °C solfurea salso-solfato-alcalino-terrosa.
Nuova. 44,1 °C solfurea salso-solfato-alcalino-terrosa.
Le indicazioni terapeutiche
Malattie della pelle, dell'apparato locomotore, dell'apparato respiratorio.
Le cure termali
Aerosol, bagni terapeutici, fanghi, grotte/stufe, idromassaggi, inalazioni caldo-umide, irrigazioni nasali, piscina termale.
 

Riserva naturale dello Zingaro

Il simbolo della Riserva (istituita nel 1981) è la palma nana, che cresce sulle dune dello Zingaro tra il lentisco e il carrubo, la ginestra, l'olivo e la macchia di euforbie. Vero paradiso per chi ama la natura e le rocce a precipizio sul mare, si estende per circa 1600 ettari sul grande promontorio che chiude a Ovest il mare di Castellammare del Golfo. La Riserva è visitabile solo a piedi lungo tre percorsi: il sentiero a ridosso della costa (7 km), il percorso mare e monti (7 km), il percorso Zingaro alto (10 km), che sale fino ai 913 m del monte Speziale, da dove si gode uno straordinario panorama. Per gli amanti delle immersioni si apre un sentiero subacqueo, costituito dagli affascinanti fondali antistanti, che presentano un suggestivo paesaggio popolato di alghe, anemoni, madrepore, spugne e coralli. 
Adagiato su un’insenatura sulla punta del promontorio, San Vito lo Capo era già in epoca romana un centro marinaro, come testimoniano i resti di vasche per la piscicoltura ritrovati presso la tonnara; oggi è rinomata località balneare, favorita da un mare cristallino e dall’aspra bellezza della baia sabbiosa.


Nelle immediate vicinanze invece, il parco archeologico dell'antica città di Segesta, con tempio del V° sec. a. C., il teatro greco del III° sec. a. C. ed il santuario del V° sec. a.C. Ed ancora il borgo di Scopello con i suoi faraglioni e l'antica tonnara. Poco più distanti i resti dell'antica città di Erice.
























Tonnara di Scopello
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 Castellammare del Golfo

Castellammare del Golfo - 36 Km da Trapani
Magnifiche spiagge, calette, scogli, faraglioni: uno dei tratti più spettacolari della costa siciliana. Nata come emporio di Segesta ed Érice, in età altomedievale – sotto la dominazione araba, poi normanna e aragonese – divenne roccaforte inespugnabile e centro di grande importanza commerciale. La città conobbe ulteriore sviluppo con un nuovo insediamento (1560), la cui ordinata espansione urbanistica avvenne tra XVII e XIX sec. 
Nei pressi si trova   Scopello,   piccolo borgo agricolo sorto intorno a un 'baglio' settecentesco sul sito di un antico casale arabo; da segnalare la tonnara, attiva già nel Duecento e fino a tempi recenti, quando è stata trasformata in una sorta di museo del mare.

Comearrivare

In auto: A29 Palermo-Mazara del Vallo e Trapani, uscita Castellammare del Golfo, km 6 
In treno: linea Palermo-Alcamo, stazione di Castellammare del Golfo, km 3 
In aereo: aeroporto Palermo/Punta Raisi, km 45

Terme Segestane

Ambiente di grosso interesse naturalistico sono le Terme Segestane le cui sorgenti sgorgano sulle rive de vicino Fiume Caldo. Le acque segestane, classificate come ipertermali, sulfuree altamente mineralizzate, svolgono un'importante azione terapeutica nelle patalogie reumatiche, dermatologiche e delle vie respiratorie.

Le origini di queste sorgenti, connesse alla loro peculiare funzione terapeutica, affondano le loro radici in epoca remota e molto hanno del mito e della leggenda.

Infatti, narra lo storico Diodoro Siculo che le ninfe crearono queste acque affinché Eracle, durante il viaggio da Piloro ad Erice, potesse ristorare le sue membra. Ed ancora secondo Dionisio da Alicarnasso, Enea lasciò nelle vicina Egesta quei profughi, destinati a popolare la cittadella, perché, stremati dalla fuga da Troia, potessero giovarsi del beneficio delle acque calde. Nei pressi esistono i resti del Calathamet, castello dei bagni, che alcuni ritengono fosse stato più grande e possente di Castellammare. 

Lo stabilimento – realizzato nel 1958 e ampliato nel 1990 sulla stessa area delle antiche terme – dispone di due piscine termali (di cui una per bambini) e della grotta Regina (con volta di epoca romana), vera sauna naturale molto efficace.
L'acqua
Bagno della Femmina. 44,1 °C solfurea salso-solfato-alcalino-terrosa.
Grotta Regina. 44,1 °C solfurea salso-solfato-alcalino-terrosa.
Nuova. 44,1 °C solfurea salso-solfato-alcalino-terrosa.
Le indicazioni terapeutiche
Malattie della pelle, dell'apparato locomotore, dell'apparato respiratorio.
Le cure termali
Aerosol, bagni terapeutici, fanghi, grotte/stufe, idromassaggi, inalazioni caldo-umide, irrigazioni nasali, piscina termale.
 

Riserva naturale dello Zingaro

Il simbolo della Riserva (istituita nel 1981) è la palma nana, che cresce sulle dune dello Zingaro tra il lentisco e il carrubo, la ginestra, l'olivo e la macchia di euforbie. Vero paradiso per chi ama la natura e le rocce a precipizio sul mare, si estende per circa 1600 ettari sul grande promontorio che chiude a Ovest il mare di Castellammare del Golfo. La Riserva è visitabile solo a piedi lungo tre percorsi: il sentiero a ridosso della costa (7 km), il percorso mare e monti (7 km), il percorso Zingaro alto (10 km), che sale fino ai 913 m del monte Speziale, da dove si gode uno straordinario panorama. Per gli amanti delle immersioni si apre un sentiero subacqueo, costituito dagli affascinanti fondali antistanti, che presentano un suggestivo paesaggio popolato di alghe, anemoni, madrepore, spugne e coralli. 
Adagiato su un’insenatura sulla punta del promontorio, San Vito lo Capo era già in epoca romana un centro marinaro, come testimoniano i resti di vasche per la piscicoltura ritrovati presso la tonnara; oggi è rinomata località balneare, favorita da un mare cristallino e dall’aspra bellezza della baia sabbiosa.


Nelle immediate vicinanze invece, il parco archeologico dell'antica città di Segesta, con tempio del V° sec. a. C., il teatro greco del III° sec. a. C. ed il santuario del V° sec. a.C. Ed ancora il borgo di Scopello con i suoi faraglioni e l'antica tonnara. Poco più distanti i resti dell'antica città di Erice.
























Grotte di Monte Inici
VILLETTA“PIANO PRINCIPE”zona Terme segestane

 Castellammare del Golfo

Castellammare del Golfo - 36 Km da Trapani
Magnifiche spiagge, calette, scogli, faraglioni: uno dei tratti più spettacolari della costa siciliana. Nata come emporio di Segesta ed Érice, in età altomedievale – sotto la dominazione araba, poi normanna e aragonese – divenne roccaforte inespugnabile e centro di grande importanza commerciale. La città conobbe ulteriore sviluppo con un nuovo insediamento (1560), la cui ordinata espansione urbanistica avvenne tra XVII e XIX sec. 
Nei pressi si trova   Scopello,   piccolo borgo agricolo sorto intorno a un 'baglio' settecentesco sul sito di un antico casale arabo; da segnalare la tonnara, attiva già nel Duecento e fino a tempi recenti, quando è stata trasformata in una sorta di museo del mare.

Comearrivare

In auto: A29 Palermo-Mazara del Vallo e Trapani, uscita Castellammare del Golfo, km 6 
In treno: linea Palermo-Alcamo, stazione di Castellammare del Golfo, km 3 
In aereo: aeroporto Palermo/Punta Raisi, km 45

Terme Segestane

Ambiente di grosso interesse naturalistico sono le Terme Segestane le cui sorgenti sgorgano sulle rive de vicino Fiume Caldo. Le acque segestane, classificate come ipertermali, sulfuree altamente mineralizzate, svolgono un'importante azione terapeutica nelle patalogie reumatiche, dermatologiche e delle vie respiratorie.

Le origini di queste sorgenti, connesse alla loro peculiare funzione terapeutica, affondano le loro radici in epoca remota e molto hanno del mito e della leggenda.

Infatti, narra lo storico Diodoro Siculo che le ninfe crearono queste acque affinché Eracle, durante il viaggio da Piloro ad Erice, potesse ristorare le sue membra. Ed ancora secondo Dionisio da Alicarnasso, Enea lasciò nelle vicina Egesta quei profughi, destinati a popolare la cittadella, perché, stremati dalla fuga da Troia, potessero giovarsi del beneficio delle acque calde. Nei pressi esistono i resti del Calathamet, castello dei bagni, che alcuni ritengono fosse stato più grande e possente di Castellammare. 

Lo stabilimento – realizzato nel 1958 e ampliato nel 1990 sulla stessa area delle antiche terme – dispone di due piscine termali (di cui una per bambini) e della grotta Regina (con volta di epoca romana), vera sauna naturale molto efficace.
L'acqua
Bagno della Femmina. 44,1 °C solfurea salso-solfato-alcalino-terrosa.
Grotta Regina. 44,1 °C solfurea salso-solfato-alcalino-terrosa.
Nuova. 44,1 °C solfurea salso-solfato-alcalino-terrosa.
Le indicazioni terapeutiche
Malattie della pelle, dell'apparato locomotore, dell'apparato respiratorio.
Le cure termali
Aerosol, bagni terapeutici, fanghi, grotte/stufe, idromassaggi, inalazioni caldo-umide, irrigazioni nasali, piscina termale.
 

Riserva naturale dello Zingaro

Il simbolo della Riserva (istituita nel 1981) è la palma nana, che cresce sulle dune dello Zingaro tra il lentisco e il carrubo, la ginestra, l'olivo e la macchia di euforbie. Vero paradiso per chi ama la natura e le rocce a precipizio sul mare, si estende per circa 1600 ettari sul grande promontorio che chiude a Ovest il mare di Castellammare del Golfo. La Riserva è visitabile solo a piedi lungo tre percorsi: il sentiero a ridosso della costa (7 km), il percorso mare e monti (7 km), il percorso Zingaro alto (10 km), che sale fino ai 913 m del monte Speziale, da dove si gode uno straordinario panorama. Per gli amanti delle immersioni si apre un sentiero subacqueo, costituito dagli affascinanti fondali antistanti, che presentano un suggestivo paesaggio popolato di alghe, anemoni, madrepore, spugne e coralli. 
Adagiato su un’insenatura sulla punta del promontorio, San Vito lo Capo era già in epoca romana un centro marinaro, come testimoniano i resti di vasche per la piscicoltura ritrovati presso la tonnara; oggi è rinomata località balneare, favorita da un mare cristallino e dall’aspra bellezza della baia sabbiosa.


Nelle immediate vicinanze invece, il parco archeologico dell'antica città di Segesta, con tempio del V° sec. a. C., il teatro greco del III° sec. a. C. ed il santuario del V° sec. a.C. Ed ancora il borgo di Scopello con i suoi faraglioni e l'antica tonnara. Poco più distanti i resti dell'antica città di Erice.
























Riserva naturale dello Zingaro
VILLETTA“PIANO PRINCIPE”zona Terme segestane

 Castellammare del Golfo

Castellammare del Golfo - 36 Km da Trapani
Magnifiche spiagge, calette, scogli, faraglioni: uno dei tratti più spettacolari della costa siciliana. Nata come emporio di Segesta ed Érice, in età altomedievale – sotto la dominazione araba, poi normanna e aragonese – divenne roccaforte inespugnabile e centro di grande importanza commerciale. La città conobbe ulteriore sviluppo con un nuovo insediamento (1560), la cui ordinata espansione urbanistica avvenne tra XVII e XIX sec. 
Nei pressi si trova   Scopello,   piccolo borgo agricolo sorto intorno a un 'baglio' settecentesco sul sito di un antico casale arabo; da segnalare la tonnara, attiva già nel Duecento e fino a tempi recenti, quando è stata trasformata in una sorta di museo del mare.

Comearrivare

In auto: A29 Palermo-Mazara del Vallo e Trapani, uscita Castellammare del Golfo, km 6 
In treno: linea Palermo-Alcamo, stazione di Castellammare del Golfo, km 3 
In aereo: aeroporto Palermo/Punta Raisi, km 45

Terme Segestane

Ambiente di grosso interesse naturalistico sono le Terme Segestane le cui sorgenti sgorgano sulle rive de vicino Fiume Caldo. Le acque segestane, classificate come ipertermali, sulfuree altamente mineralizzate, svolgono un'importante azione terapeutica nelle patalogie reumatiche, dermatologiche e delle vie respiratorie.

Le origini di queste sorgenti, connesse alla loro peculiare funzione terapeutica, affondano le loro radici in epoca remota e molto hanno del mito e della leggenda.

Infatti, narra lo storico Diodoro Siculo che le ninfe crearono queste acque affinché Eracle, durante il viaggio da Piloro ad Erice, potesse ristorare le sue membra. Ed ancora secondo Dionisio da Alicarnasso, Enea lasciò nelle vicina Egesta quei profughi, destinati a popolare la cittadella, perché, stremati dalla fuga da Troia, potessero giovarsi del beneficio delle acque calde. Nei pressi esistono i resti del Calathamet, castello dei bagni, che alcuni ritengono fosse stato più grande e possente di Castellammare. 

Lo stabilimento – realizzato nel 1958 e ampliato nel 1990 sulla stessa area delle antiche terme – dispone di due piscine termali (di cui una per bambini) e della grotta Regina (con volta di epoca romana), vera sauna naturale molto efficace.
L'acqua
Bagno della Femmina. 44,1 °C solfurea salso-solfato-alcalino-terrosa.
Grotta Regina. 44,1 °C solfurea salso-solfato-alcalino-terrosa.
Nuova. 44,1 °C solfurea salso-solfato-alcalino-terrosa.
Le indicazioni terapeutiche
Malattie della pelle, dell'apparato locomotore, dell'apparato respiratorio.
Le cure termali
Aerosol, bagni terapeutici, fanghi, grotte/stufe, idromassaggi, inalazioni caldo-umide, irrigazioni nasali, piscina termale.
 

Riserva naturale dello Zingaro

Il simbolo della Riserva (istituita nel 1981) è la palma nana, che cresce sulle dune dello Zingaro tra il lentisco e il carrubo, la ginestra, l'olivo e la macchia di euforbie. Vero paradiso per chi ama la natura e le rocce a precipizio sul mare, si estende per circa 1600 ettari sul grande promontorio che chiude a Ovest il mare di Castellammare del Golfo. La Riserva è visitabile solo a piedi lungo tre percorsi: il sentiero a ridosso della costa (7 km), il percorso mare e monti (7 km), il percorso Zingaro alto (10 km), che sale fino ai 913 m del monte Speziale, da dove si gode uno straordinario panorama. Per gli amanti delle immersioni si apre un sentiero subacqueo, costituito dagli affascinanti fondali antistanti, che presentano un suggestivo paesaggio popolato di alghe, anemoni, madrepore, spugne e coralli. 
Adagiato su un’insenatura sulla punta del promontorio, San Vito lo Capo era già in epoca romana un centro marinaro, come testimoniano i resti di vasche per la piscicoltura ritrovati presso la tonnara; oggi è rinomata località balneare, favorita da un mare cristallino e dall’aspra bellezza della baia sabbiosa.


Nelle immediate vicinanze invece, il parco archeologico dell'antica città di Segesta, con tempio del V° sec. a. C., il teatro greco del III° sec. a. C. ed il santuario del V° sec. a.C. Ed ancora il borgo di Scopello con i suoi faraglioni e l'antica tonnara. Poco più distanti i resti dell'antica città di Erice.
























Castellammare del Golfo Cala Marina