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Catania /katanja/ è un comune di 302.884 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia. È il secondo comune della Sicilia per popolazione e per densità abitativa. L'area metropolitana conta un totale di 733.833 residenti al 2001.


Secondo lo storico greco Plutarco, il suo nome deriva da Katane (cioè grattugia), per l'associazione con le asperità del territorio lavico su cui sorge.

In epoca storica, è stata distrutta ben sette volte da eruzioni vulcaniche e da terremoti. Fra questi ultimi, i più catastrofici sono stati quelli del 1169 e del 1693.

Il suo centro storico è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità, assieme ai sette comuni del Val di Noto, nel 2002.


Geografia

Catania sorge sulla costa orientale dell'isola, ai piedi del vulcano Etna e a metà strada tra le città di Messina e Siracusa. Il suo territorio comprende anche una vasta fetta della piana di Catania. Si affaccia sul mare Ionio con il golfo che prende il suo nome.
il territorio è prettamente pianeggiante. Il nucleo originario della città era situato su un colle che corrisponde più o meno all'odierna piazza Dante, dove sorge l'ex Monastero dei Benedettini. Per il resto, l'unico rilievo importante è la collina Santa Sofia, dove sorge la Cittadella Universitaria, al confine con Gravina.
Catania è attraversata da un fiume sotterraneo, l'Amenano. In passato, poco fuori le mura ad ovest, si poteva trovare il lago di Nicito, oggi coperto dalla colata lavica del 1669, la quale ha profondamente mutato l'aspetto del territorio circostante. La costa è rocciosa a nord del porto (la Scogliera, con la famosa spiaggia di San Giovanni li Cuti) e sabbiosa a sud (la Plaia).


Storia

Catania era originariamente un insediamento siculo, rifondato come KατÜvη nel 729 a.C. da coloni greci calcidesi guidati da Tucle. Dopo la dominazione siracusana, è stata conquistata dai romani nel 263 a.C. Alla caduta dell'Impero romano ha seguìto le sorti della Sicilia, venendo conquistata prima dagli ostrogoti, poi dagli arabi, dai normanni, dagli svevi e dagli angioini.
Nel 1282 passò agli aragonesi e con re Martino I di Sicilia Catania divenne capitale del Regno di Sicilia dal 1402 al 1416. Passata sotto i domini spagnolo, piemontese e borbonico, nel 1860 Catania entrò a far parte del Regno d'Italia.


Il territorio

del comune di Catania comprende una parte della piana di Catania. È una tra le più estese aree coltivate della Sicilia, e la sua zona più vicina al mare costituisce l'oasi del Simeto, riserva regionale di circa 2000 ettari istituita nel 1984. L'Oasi del Simeto prende nome dal fiume Simeto, il più importante dell'Isola, che vi termina il suo corso. Inoltre Catania è una delle poche città in Italia ad offrire paesaggi tanto diversi concentrati in un solo sito. L'unico fiume che attraversa la città è l'Amenano, un tempo visibile e poi seppellito da un'eruzione dell'Etna, che ora scorre sotto la superficie della città rendendosi visibile solo all'Acqua o linzolu, una artistica fontana in marmo bianco che sorge tra la Pescheria e la piazza del Duomo.


Arte e monumenti La città antica

L'Odeon .Del periodo greco e della dominazione romana a Catania rimangono pochissime tracce e reperti, a causa dei disastrosi terremoti (che hanno raso al suolo la città) e delle conseguenti ricostruzioni che spesso hanno ricoperto le precedenti architetture. Inoltre, non sono mai state eseguite grandi campagne di scavi e studi archeologici se non in casi sporadici della sua storia recente.
Il Teatro Romano (del II secolo), l'Odeon (III secolo), l'Anfiteatro (II secolo), le Terme dell'Indirizzo, le Terme della Rotonda, le Terme Achilliane, i resti di un acquedotto presso il parco Gioieni e alcuni edifici funerari sono tutti i resti attualmente visibili della Catania romana. Il Teatro romano e l'Odeon sono stati restaurati negli ultimi anni e sono comodamente visitabili. Anche i resti dell'anfiteatro sono visitabili dal 1907 (anno in cui sono stati riportati alla luce) dall'ingresso di piazza Stesicoro.

Probabilmente anche u Liotru, il simbolo della città situato attualmente al centro di Piazza Duomo, è stato costruito in epoca romana. È un manufatto in pietra lavica porosa, che raffigura un elefante sormontato da un obelisco egiziano in marmo bianco. Il nome deriva probabilmente dalla storpiatura del nome Eliodoro, personaggio legato alla storia della statua.

Inoltre, sono state prodotte a Catania una serie di monete, che comprende bellissimi conii - da quelli arcaici - con Nike e Zeus in trono - a quelli dei grandi incisori - Eveneto, Eraclide e Procle, con testa di Apollo.
Nei sotteranei di Catania si trovano ricche testimonianze di epoca greca-romana(l'intera città antica),che forse un giorno verrà riportata alla luce


Il medioevo
Bene appartenente al Patrimonio dell'Umanità UNESCO

Del periodo normanno si conservano principalmente il castello di Aci Castello e le absidi della Cattedrale di Sant'Agata (il Duomo), che poi sarebbe stata ristrutturata dopo il terremoto del 1693. Oggi la cattedrale conserva la vara, il busto-reliquiario e la cassa-reliquaria di Sant'Agata, realizzato dal senese Giovanni di Bartolo nel XIV secolo.
Unico monumento di età bizantina è la Cappella Bonajuto (nome derivante dalla famiglia nobiliare che l'aveva tenuta come sacrario di famiglia nonché cappella privata):si tratta di una "trichora" bizantina cioè un edificio con tre absidi; prima del suo restauro se ne aveva conoscenza grazie ai disegni di Jean Houel.
Del periodo svevo (XIII secolo) è il portale della chiesa di Sant'Agata al Carcere e il federiciano Castello Ursino (di recente restaurato, è ora sede del Museo civico (raccolte Biscari e dei benedettini) coevo del più famoso castello pugliese di Castel del Monte.


Il rinascimento

Della dominazione aragonese rimane la chiesa di Santa Maria di Gesù situata nella piazza omonima, costruita nel '500 e ristrutturata nel '700. Nel 1558 fu iniziata la costruzione del Monastero dei Benedettini, a cui sarebbe stata affiancata la chiesa di San Nicolò l'Arena. Distrutta dalla colata lavica del 1669 e dal terremoto del 1693, nel 1703 se ne avviò la ricostruzione che tuttavia non è stata mai più portata a termine. Le cosiddette Mura di Carlo V, che racchiudono il centro storico, furono iniziate nel XVI secolo ma vennero praticamente ricostruite dopo il terremoto.


Il barocco

L'eruzione del 1669 che investì la città (tela di Giacinto Platania, sagrestia della Cattedrale di Catania).Catania è stata ampiamente distrutta nel 1169 e nel 1693 dai terremoti. Il suo territorio circostante è stato più volte coperto da colate laviche che hanno raggiunto il mare. Ma i catanesi caparbiamente l'hanno ricostruita sulle sue stesse macerie. La leggenda vuole che la città sia stata distrutta sette volte durante la sua storia, ma in realtà tali eventi disastrosi si possono sicuramente riferire a pochi ma terribili terremoti. Anche le distruzioni del centro urbano a causa delle colate laviche sono frutto di una storiografia fantasiosa.
Tutti i monumenti antichi sono stati inseriti nel tessuto urbano della città ricostruita grazie all'opera dell'architetto Giovan Battista Vaccarini, che ha dato alla città una chiara impronta barocca. Tra gli altri che hanno aiutato la rinascita della città si ricordano Francesco Battaglia, Stefano Ittar, Alonzo di Benedetto e Girolamo Palazzotto.


La Chiesa di San Benedetto.La via Crociferi

Un raro esempio di unità architettonica è la via dei Crociferi, forse, la strada più bella della Catania settecentesca. Essa ha inizio in Piazza San Francesco d'Assisi e vi si accede passando sotto l'arco di San Benedetto che collega la Badia maggiore alla Badia minore posta al di là della strada. La strada, contornata da chiese, monasteri e poche abitazioni civili, è un raro esempio di barocco siciliano. Nel breve spazio di circa 200 metri sono presenti ben quattro chiese. La prima è la chiesa di San Benedetto collegata al convento delle suore benedettine dall'arco omonimo che sovrappassa la via. Ad essa si accede a mezzo di una scalinata ed è contornata da una cancellata in ferro battuto.
Proseguendo si incontra la chiesa di San Francesco Borgia alla quale si accede tramite due scaloni. A seguire si incontra il Collegio dei Gesuiti, oggi sede dell'Istituto d'arte, con all'interno un bel chiostro con portici su colonne ed arcate. Difronte al Collegio è ubicata la chiesa di San Giuliano considerata uno dei più begli esempi del barocco catanese. L'edificio, attribuito all'architetto Giovan Battista Vaccarini, ha un prospetto convesso e delle linee pulite ed eleganti. Proseguendo ed oltrepassando la via Antonio di Sangiuliano, si può ammirare il convento dei Crociferi e quindi la chiesa di San Camillo. In fondo alla via è ubicata Villa Cerami, che è sede della facoltà di giurisprudenza dell'Università di Catania.


I Monumenti Barocchi Tra i principali monumenti barocchi si ricordano:

la Cattedrale di Sant'Agata
la chiesa della Badia di Sant'Agata, in via Vittorio Emanuele II
la chiesa di Sant'Agata la Vetere, in via Santa Maddalena, sorge su una chiesa del 264
la chiesa di Sant'Agata alla Fornace o di San Biagio, in piazza Stesicoro
la chiesa di San Francesco in piazza San Francesco, che custodisce le spoglie di Eleonora d'Angiò
la chiesa di San Benedetto in via Crociferi
la chiesa di San Nicolò l'Arena, in piazza Dante
il Monastero della Santissima Trinità, in via Vittorio Emanuele
la Basilica della Collegiata (regia Cappella), in via Etnea
il Palazzo degli Elefanti, sede del Municipio, il Palazzo del Seminario dei Chierici e la Fontana dell'Amenano, in piazza del Duomo
il Palazzo Biscari, in via Biscari
il Palazzo del Toscano, in piazza Stesicoro
il Palazzo Reburdone, in via Vittorio Emanuele II
il Palazzo Bruca, in Via Vittorio Emanuele II, sede del Museo del Giocattolo
la Villa Cerami, in via Crociferi, sede della facoltà di Giurisprudenza
la Porta Uzeda e la Porta Carlo V (sede della Pescheria), in via beato Giuseppe Dusmet
la Porta Ferdinandea, detta oggi Porta Garibaldi, costruita nel 1768 e sita in piazza Palestro
La fontana dell'Amenano in Piazza Duomo
la fontana dell'Elefante
il Convitto Cutelli
il Teatro Bellini, in Piazza Bellini

Via Etnea

La via Etnea è il salotto della città. Attraversa Catania da sud a nord partendo dalla Piazza del Duomo ed arrivando, dopo circa 3 km, al Tondo Gioieni. Il suo andamento dritto come una spada, ha come prospettiva la sagoma incombente dell'Etna.
Parte dalla piazza del Duomo e dopo circa 100 m raggiunge la piazza Università. In essa si affacciano il palazzo dell'Università e palazzo Sangiuliano costruiti entrambi in stile barocco nella prima metà del XVIII secolo. La piazza è illuminata da quattro candelabri bronzei con allegorie di quattro antiche leggende catanesi: Colapesce, i Fratelli Pii, Gammazita e Uzeta.
Più avanti si incontra la Basilica Collegiata e quindi si incrocia la via di Sangiuliano, ovvero i Quattro Canti come detto dai catanesi. Proseguendo si raggiunge la Chiesa dei Minoriti prima di arrivare in piazza Stesicoro. Qui si trovano il monumento a Vincenzo Bellini e gli scavi dell'Anfiteatro romano situati a circa 10 m sotto il livello stradale. Si procede quindi fino alla Villa Bellini, classico giardino all'italiana, che costituisce il polmone verde della Catania settecentesca. Si prosegue quindi verso piazza Cavour, il Borgo per i catanesi, dove si trova la fontana della dea Cerere in marmo bianco, conosciuta dai vecchi catanesi come 'a tapallara (Dea Pallade).

Il periodo contemporaneo

Nel 1890 venne inaugurato il Teatro Massimo Vincenzo Bellini, in piazza Vincenzo Bellini. Negli anni trenta a Catania vennero costruiti il Palazzo di Giustizia e la fontana de I Malavoglia. Nel 1961 Luigi Piccinato diede avvio ai lavori di costruzione anche del complesso universitario della Cittadella, che oggi è una delle assi portanti dell'Università.

Mercati e mercatini

La pescheria.Uno dei posti più caratteristici della Catania popolare è il mercato del pesce della pescheria sempre rutilante di colori, voci e odori. Altro mercato molto caratteristico è quello di piazza Carlo Alberto, detto in catanese A fera o luni. Nella stessa piazza tutte le domeniche si tiene un importante "mercato delle pulci". Un mercato di "bric a brac" è aperto la domenica sotto gli archi della "marina" nei pressi della Villa Pacini. Altro mercato molto frequentato è quello che si svolge il venerdì nella nuova piazza I Viceré nel quartiere nord di Barriera del Bosco.

Cultura Personalità illustri

Vincenzo Bellini
Antonino Gandolfo Brancaleone
Giovanni VergaSicuramente figli illustri, che hanno reso grande Catania nel mondo, sono il compositore Vincenzo Bellini, lo scrittore Giovanni Verga e il poeta Mario Rapisardi. Il primo è stato autore di opere immortali come La sonnambula, Norma e I puritani. Il secondo ha inaugurato il verismo in Italia e ha scritto i romanzi I Malavoglia e Mastro-don Gesualdo. Il terzo è stato uno dei poeti più attivi a cavallo tra Ottocento e Novecento e a lui è dedicato uno dei più importanti viali della città.
Altri catanesi di rilevanza sono:
la regina d'Aragona Costanza di Hohenstaufen;
i re di Trinacria Ludovico d'Aragona e Federico IV d'Aragona;
i vescovi Giuseppe Francica-Nava de Bontifè e Antonio Maria Trigona;
i fisici Ettore Majorana;
i matematici Sebastiano Catania, Lucio Lombardo Radice, Agatino San Martino Pardo e Giuseppe Zurria;
lo studioso Carlo Gemmellaro
il legislatore Caronda;
il giurista e magistrato Cosimo Nepita;
il pedagogista Giuseppe Lombardo Radice;
gli scrittori e poeti Bartolomeo Asmundo, Pietrangelo Buttafuoco, Enzo Consoli, Agata Giardina, Melissa P., Giuseppe Lazzaro Danzuso, Giampiero Mughini, Alfredo Danese, Salvatore Camilleri, Giovanni Formisano, Antonino Magrì, Candido Cannavò, Saverio Fiducia, Domenico Tempio, Nino Martoglio, Ercole Patti e Mario Rapisardi;
i pittori Alessandro Abate, Giuseppe Gandolfo, Antonino Gandolfo, Zenone Lavagna, Calcedonio Reina, Emilio Greco;
gli attori Jerry Calà, Enzo Consoli, Turi Ferro, Giovanni Grasso, Leo Gullotta, Gilberto Idonea, Angelo Musco,Giovanni Grasso,Rosina Anselmi,Enrico Pappalardo e Saro Urzì;
i doppiatori Enzo Consoli, Mario Cordova;
i cantanti Franco Battiato, Mario Biondi, Jenny B, Gianni e Marcella Bella, Veruska, Farida, Antonella Arancio, Gerardina Trovato, BriganTony, Gianni Celeste, Carmen Consoli e Giuseppe Castiglia;
i musicisti Giovanni Pacini,Pietro Platania, Antonino Gandolfo Brancaleone,Martino Frontini, Francesco Paolo Frontini, Aldo Clementi;
i componenti delle band degli Sugarfree, dei Brigantini, dei Denovo e dei Beans;
i critici teatrali Enzo Consoli e Domenico Danzuso;
i politici Napoleone Colajanni, Giuseppe de Felice Giuffrida, Claudio Fava,Enzo Bianco, Anna Finocchiaro Antonio La Pergola, Salvatore Leonardi, Raffaele Lombardo, Concetto Marchesi, Luciano Modica, Giuseppe Maria Reina e Antonino Paternò-Castello;
gli imprenditori Mario Ciancio Sanfilippo, Libero Grassi, Angelo Massimino e Antonino Pulvirenti.

Religione

La tradizione attesta la presenza della prima comunità cristiana a Catania sin dal I secolo con l'invio, da parte di san Pietro, del vescovo Berillo, ciò fa di Catania la più antica comunità cristiana della Sicilia. Catania è anche sede di due moschee: una è la prima edificata in Italia dopo la dominazione araba (nella zona di via Plebiscito nel 1980), la seconda è di più recente apertura, nei pressi del porto.

La vara di Sant' Agata

Patrona della città è sant'Agata, alla quale viene ogni anno dedicata una grandiosa festa lunga tre giorni (dal 3 al 5 febbraio). In quei tre giorni la città dimentica ogni cosa per concentrarsi sulla festa, misto di devozione e di folklore, che attira ogni anno sino a un milione di persone, tra devoti e curiosi.

Santi e beati

Sant'Agata (santa patrona)
Sant'Euplio (compatrono)
San Berillo di Antiochia, primo vescovo catanese
San Giacomo
Sant'Everio
San Filadelfo
San Leone
San Nicola Politi
San Policarpo
San Sabino
San Severo di Catania
beato Luigi Beltrame Quattrocchi
beato Bernardo Scammacca
beata Maddalena Caterina Morano

Leggende

I fratelli Pii, moneta del 212.
Il Castello Ursino all'inizio del XX secolo.La storia di Catania è arricchita da quattro leggende che sono state rappresentate nei quattro lampioni di Piazza Università realizzati da Mimmo Maria Lazzaro e Domenico Tudisco agli inizi del Novecento: Colapesce, i Fratelli Pii, Gammazita e Uzeta.

Una delle leggende di Colapesce narra che egli era un giovane (Nicola il pesce) che poteva stare sott'acqua per molto tempo; non appena Federico II ne venne a conoscenza, lo sfidò a recuperare una coppa d'oro. Colapesce lo fece ed ottenne in premio la coppa. Il Re, allora, gli chiese di vedere cosa c'era sotto la Sicilia. Riemerso, Colapesce informò il Re del fatto che la Sicilia poggiava su tre colonne e che una di esse era consumata dal fuoco. Federico II gli chiese di portargli il fuoco ma Colapesce, tuffatosi nuovamente in mare, non riemerse mai più. Secondo la leggenda è ancora in fondo al mare e continua a reggere la colonna che stava per crollare.
I fratelli Pii (Anfinomo ed Anapia) cercarono di salvare gli anziani genitori portandoli sulle proprie spalle durante un'eruzione dell'Etna; mentre stavano per essere travolti il fiume di lava si divise per volere degli dei e tutti si salvarono.
Gammazita era un giovane virtuosa; di lei si invaghì un soldato francese, che fu rifiutato; un giorno Gammazita, recatasi da sola ad un pozzo, venne raggiunta dall'innamorato e, per non cedere alle sue richieste, si uccise gettandosi nel pozzo.
Uzeta è protagonista di una leggenda inventata agli inizi del Novecento: questo ragazzo di umili origini diventò cavaliere per la sua bravura e riuscì a sconfiggere gli Ursini, giganti saraceni che avrebbero dato il nome al Castello.

Istruzione

La facciata dell'ex convento dei Benedettini, che ospita le facoltà di Lettere e Filosofia e Lingue e Letterature Straniere.L'Università degli studi di Catania, fondata nel 1434, è la più antica della Sicilia. È una delle più grandi del Sud Italia, con 62.000 iscritti divisi in dodici facoltà.
Inoltre Catania è sede della Scuola Superiore, uno dei cinque centri d'eccellenza per universitari in Italia.

Musei e biblioteche

La città siciliana ospita numerosi musei, molti dei quali trascurati e lasciati a loro stessi. Catania ospita appena cinque musei stabili: quello del Castello Ursino, l'Emilio Greco, il museo dell'Orto Botanico, il Museo Civico Belliniano (presso la casa di Vincenzo Bellini) e la Casa Museo di Giovanni Verga.
Esistono inoltre due musei privati: il Museo Paleontologico dell'Accademia Federiciana (istituito nel 1996, accoglie fossili provenienti da ogni parte del mondo risalenti ad un arco di tempo compreso tra il Siluriano, 435-395 milioni di anni fa, e il Neozoico: 2-1,5 milioni di anni fa) e il Museo di sculture in pietra lavica "Valenziano Santangelo".
La biblioteca Ursino-RecuperoInfine, al Centro Fieristico le Ciminiere, ex industria oggi completamente ristrutturata, si svolgono manifestazioni e mostre periodiche, organizzate principalmente dalla Provincia di Catania. All'interno del complesso sono stati creati due nuovi musei:"Il Museo dello sbarco in Sicilia del 1943" dove all'interno è stata realizzata una minuziosa riproduzione di una piazza siciliana prima e dopo un bombardamento; contiene inoltre una vasta collezione di oggetti e uniformi, delle armi del tempo e ricostruzioni virtuali dello sbarco. Il "Museo del Cinema" contiene molti cimeli e ricostruzioni di scene famose di film con una sezione interamente dedicata a Catania come set cinematografico.
Le biblioteche di Catania sono: la Biblioteca universitaria e Ventimilliana (aperta al pubblico nel 1755; dal secolo scorso conserva il fondo del vescovo Salvatore Ventimiglia, che vi mantiene una sua unità); la biblioteca dell'Accademia Gioenia di scienze naturali; quella della sezione catanese della Deputazione di storia patria; le Biblioteche riunite Civica-Ursino Recupero.

Musica

Carmen Consoli Il rilancio culturale della città è passato anche per la musica. Dagli anni settanta-ottanta, sono sorti decine di nuovi cantautori e gruppi musicali, che hanno rilanciato l'immagine della città in Italia. Il più importante è probabilmente Franco Battiato, le cui sperimentazioni musicali hanno influenzato molti altri autori.
Successivamente sono arrivati Vincenzo Spampinato, i Denovo di Mario Venuti e Luca Madonia, Gerardina Trovato, Carmen Consoli, lanciata dalla casa di produzione di Francesco Virlinzi, gli Sugarfree e molti altri autori minori. Nella scena rock ottanta-novanta spiccano nomi storici come gli Schizo, autori di un genere più hard, e poi gli Uzeda e i Flor de Mal, che nacquero negli anni in cui Catania veniva addirittura paragonata alla Seattle europea! Importante è stato anche il lavoro di cantanti popolari come BriganTony, le cui "opere" sono oggi riprese dai Brigantini, e ai più contemporanei Lautari.

Vita notturna

Catania è una delle città europee maggiormente vivaci per la movida notturna; sia di giorno che di notte, giovani e meno giovani si aggirano per le antiche stradine del centro storico dove sono ubicati centinaia di locali che vanno dai bar ai pub, dai ristoranti alle trattorie tipiche ai disco pub e ogni altro locale nel quale passare la serata fra amici. La barocca via Etnea è il centro di questa movida che si dirige poi nel dedalo delle stradine adiacenti dove sono ubicati la gran parte dei locali. Altro polo importante della vita notturna è il lungomare che va da piazza Europa al borgo marinaro di Ognina, dove esistono numerosi bar e ristoranti, ma anche i classici chioschi dei paninari. Per quanto riguarda le discoteche, esse sono presenti sia in città ma soprattutto nei paesi della riviera ionica come Acicastello e la sua frazione Acitrezza.

Teatro

Catania è la città a più alta densità teatrale della Sicilia. Molteplici le compagnie teatrali che vi operano, sia professionali che amatoriali. Il più importante teatro della città è il Teatro Massimo Bellini, costruito dall'architetto Carlo Sada alla fine del secolo XIX ed inaugurato nel 1890. Oggi è un teatro lirico di tradizione, vanta un'orchestra sinfonica ed un coro stabile ed è sede di stagione operistica e concertistica. Da alcuni anni dispone della sala del Teatro Sangiorgi che viene utilizzata per concerti di musica da camera e per prove di spettacoli. Molto attivi sono inoltre il Teatro Stabile di cui è direttore artistico Lamberto Puggelli e il Teatro Metropolitan, nonché il Piccolo Teatro di Gianni Salvo.


Radio, riviste e televisioni

Catania è sede del quotidiano siciliano La Sicilia, il secondo dell'isola, e delle emittenti televisive Antenna Sicilia, Telecolor, Video 3, La F e D Television. In città sono inoltre presenti diverse emittenti radiofoniche: alcune a carattere regionale come Radio Telecolor e Radio Sis, e altre a livello locale quali Radio Video 3, Radio Catania, R.S.C., Studio 90 Italia, Radio Delfino, Antenna Uno, Radio Vulcano. In passato, era la sede anche delle riviste I Siciliani, Il Corriere di Sicilia e Espresso Sera e del canale televisivo Teletna. Oggi quasi tutti i mass media della città sono in mano a Mario Ciancio Sanfilippo ritenuto il maggiore editore del sud Italia.

Cinema

A Catania già nei primi anni del Novecento, proprio agli albori del cinema, sorsero varie case di produzione cinematografica: Morgana film, Etna film, Katana film, Sicula film e Jonio film. Secondo quanto riportato in un articolo del quotidiano La Sicilia del 1° marzo1978, già nel 1914 Catania era una delle capitali del cinema europeo.

L'Etna film produsse oltre 100 films, tra cui: Il Benefattore e il Marchese di Roccaverdina entrambi di Luigi Capuana, Capo rais diretto da Nino Martoglio ed interpretato da Giovanni Grasso, L'acrobata diretto da Giuseppe de Liguoro e dal commediografo catanese Pippo Marchese. Da citare anche Christus, un colossal, girato con centinaia di comparse e Il cavaliere senza paura

Della Katana film si ricordano tra gli altri, Il latitante e La guerra e la moda (entrambi con la Balistrieri), della Sicula film, La fidanzata dell'Etna, Pane nemico e Presentat'arm, con Elvira Radaelli ed infine, della Jonio film, il film Valeria.

Da notare che un meccanico dell'Etna Film, Francesco Margiunti, inventò due regoli calcolatori per la perforazione della pellicola negativa e positiva, che oggi si trovano al Museo nazionale del Cinema di Torino. La produzione cinematografica di Catania durò solo pochi anni. Vennero favorite e finanziate altre sedi e il settore entrò in crisi. Tentativi di rilancio successivi, ma senza seguito, furono quelli di Ugo Saitta nel 1935 con il film Clima puro e Lo voglio maschio, con Tuccio Musumeci, nel 1971.

L'industria cinematografia quindi, pur essendovi nata, non si è poi sviluppata a Catania. Solo recentemente la Catania Film Commission e l'Etna Film Commission, uffici rispettivamente del Comune e della Provincia, stanno cercando di favorire l'avvio delle produzioni cinematografiche in città. Inoltre, solo pochi film sono stati girati nel capoluogo etneo. Questa è la breve lista:

Film ambientati a Catania:

M.Mastroianni in Divorzio all'italiana nello scenario del porto di OgninaCasta diva di Carmine Gallone (1935);
Il bell'Antonio di Mauro Bolognini (1960), dal romanzo omonimo di Vitaliano Brancati;
La sposa bella di Nunnally Johnson e Mario Russo (1960), dal romanzo di Bruce Marshall;
Divorzio all'italiana di Pietro Germi;
Un bellissimo novembre di Mauro Bolognini, 1969;
Paolo il caldo di Marco Vicario (1973), dal romanzo di Vitaliano Brancati;
Mimì Metallurgico ferito nell'onore di Lina Wertmuller (1973);
Anni di piombo di Margarethe von Trotta (1981);
Storia di una capinera di Franco Zeffirelli (1993);
La professoressa di lingue di Steve Morelli (2000);
Il bell'Antonio di Maurizio Zaccaro (2005). Film tv;
Nuovomondo di Emanuele Crialese, 2006;
L'uomo di vetro di Stefano Incerti (2006), dal romanzo omonimo di Salvatore Parlagreco;
I Viceré di Roberto Faenza (2006), dal lavoro di Federico de Roberto;
Il Sole Nero di Krzysztof Zanussi (2006).

Sport & Impianti sportivi

Lo stadio Angelo Massimino.Il principale impianto sportivo catanese è lo stadio Angelo Massimino, situato nel quartiere di Cibali. È lo stadio di calcio e ospita anche la pista di atletica leggera rifatta in occasione delle Universiadi del 1997. È stato in passato un campo di rugby (oggi le squadre di questo sport giocano allo Stadio Santa Maria Goretti). Nella sua struttura è compreso anche un campo di pallavolo e di pallacanestro (il PalaSpedini). Tra gli altri impianti, si ricordano il PalaCatania, che è uno dei palazzetti più moderni dell'isola, il PalaGalermo, il PalaNitta, la piscina di Nesima e il PalaGhiaccio nella zona del litorale della Playa.

Società sportive

La squadra più seguita è il Calcio Catania. Nei primi anni sessanta, sotto la presidenza di Ignazio Marcoccio e la guida tecnica del catanese Carmelo Di Bella, il Catania disputò sei campionati consecutivi in Serie A ottenendo tre ottavi posti. Alla fine del campionato di calcio di Serie B 2005-2006, guidata dall'allenatore Pasquale Marino viene promossa in Serie A classificandosi al secondo posto dietro l'Atalanta.
La squadra più blasonata è invece quella femminile di pallanuoto, l'Orizzonte Geymonat Catania, che ha un palmares impressionante: 15 scudetti e 8 Coppe Campioni. Seguono il Cus Catania di hockey femminile (6 scudetti su prato e 6 indoor), la Jolly Componibili Catania di calcio femminile, la Paoletti Catania di pallavolo maschile e l'Alidea Catania di pallavolo femminile (1 scudetto a testa).

La coppia di pallavoliste Manuela Malerba e Margherita Chiavaro ha vinto uno scudetto di beach volley, mentre il Catania Beach Soccer ha conquistato due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana. Infine, la Romolo Murri Catania ha vinto un campionato italiano maschile indoor di cricket e la Polisportiva Cirnechi Catania ha vinto gli unici due campionati femminili dello stesso sport fin qui disputati.

Inoltre vantano tradizioni storiche, oltre ad ottimi piazzamenti nelle massime serie, l'Amatori Catania (rugby), il Nuoto Catania (pallanuoto maschile) e gli Elephants Catania (football americano). Tra le altre squadre si ricorda quella di pallacanestro della Virtus Catania Basket. la Canoa polo una nuova realtà che vede ben 3 squadre partecipare nella massima serie del campionato italiano

Manifestazioni sportive

Catania è stata più volte arrivo di tappa del Giro d'Italia:
1989 (21 maggio): 1^ tappa, vinta dall'olandese Jean-Paul Van Poppel
1999 (16 maggio): 2^ tappa, vinta da Mario Cipollini
2003 (14 maggio): 5^ tappa, vinta da Alessandro Petacchi.
Fra le classiche dello sport catanese, la più nota a livello internazionale, è il Trofeo Sant'Agata di corsa su strada, giunto alla 47° edizione, che ha sempre richiamato un folto gruppo di partecipanti al più alto livello. Fra questi il campione olimpico di maratona all'Olimpiade di Atene 2004, Stefano Baldini.

Catania (congiuntamente a Palermo e Messina) è stata la sede delle Universiadi del 1997 e vi si è svolta la manifestazione di chiusura. Nel 2003 Catania è stata la sede dei Giochi Mondiali Militari e nel 2006 ha ospitato il Campionato Europeo di hockey su prato.

A metà tra sport e folklore si pone la San Silvestro a mare, una gara internazionale di nuoto che si svolge ogni anno il 31 dicembre presso il porticciolo storico di Ognina.

Atleti

I principali sportivi nati a Catania sono:
Pietro Anastasi, uno dei più grandi attaccanti del campionato di calcio italiano e della nazionale;
Angelo d'Arrigo, pilota di deltaplano e studioso di uccelli migratori, è detentore di vari record mondiali di volo sportivo;
Orazio Fagone, ex atleta di short track, campione olimpico ai Giochi di Lillehammer 1994 e ora giocatore di hockey su slittino;
Andrea Lo Cicero, rugbista de l'Aquila e della nazionale;
Giusi Malato, pallanotista storica dell'Orizzonte Catania e del Setterosa, con cui ha vinto la medaglia d'oro alle Olimpiadi Atene 2004;
Ettore Messina, l'allenatore che ha vinto di più in Italia nella pallacanestro, tra cui un argento con la nazionale e tre Euroleghe.
Carmelo Pittera, ex allenatore delle nazionali di pallavolo italiana, egiziana e qatarese e della Paoletti Catania;
Piermaria Siciliano, nuotatore finalista ai Giochi Olimpici di Atlanta 1996 e campione mondiale militare nello stesso anno;
Alessandro Trimarchi, pallavolista che ha giocato da libero in varie squadre di Serie A1.
Angelo Arcidiacono, campione di scherma vincitore di due medaglie d'oro olimpiache.

Trasporti e mobilità Treni, aerei e navi

La stazione Borgo della metropolitana di Catania.La città è servita da un porto commerciale e da uno turistico e da pesca ad Ognina, da tre stazioni ferroviarie statali, Catania Centrale, Catania Acquicella, Catania Bicocca e una fermata, Catania Ognina (linee Messina-Siracusa, Catania-Gela, Catania-Palermo) e dalla Ferrovia Circumetnea, linea ferroviaria a scartamento ridotto che in 110 km effettua il periplo dell'Etna raggiungendo i 976 m s.l.m. per poi ritornare alla costa a Giarre-Riposto. La stazione principale FCE della città è la Stazione di Catania Borgo che ha annesso anche il Deposito Locomotive e le Officine sociali; nel territorio comunale vi sono anche la stazione di Catania Nesima e la fermata di Cibali.
Dal 1999 è attivo il primo tronco della Metropolitana di Catania fra le stazioni del Borgo e Porto, lungo circa 3,8 km.

L'Aeroporto di Catania-Fontanarossa è il quarto aeroporto italiano per numero di passeggeri ed il primo scalo del mezzogiorno.

Viabilità

La viabilità di attraversamento è costituita dalla tangenziale (prosecuzione dell'Autostrada A18 Messina-Catania) che corre accanto alla città da nord a sud per 30 km in direzione di Siracusa, e della circonvallazione, in corso di adeguamento strutturale, che la attraversa tutta in direzione est-ovest in posizione mediana.
Dal 2001 è stato avviato a Catania ed è in corso di realizzazione un ambizioso quanto discusso progetto urbanistico che prevede la riqualificazione urbana di alcune aree, fra cui il lungomare (la antica "passeggiata a mare" dei catanesi), le piazze principali e la parziale pedonalizzazione della centralissima via Etnea, il miglioramento delle vie di attraversamento e la costruzione di alcuni grossi parcheggi multipiano sotterranei.

Economia La prima industrializzazione

Gli Archi della Marina all'inizio del Novecento.Nel XIX secolo, la Sicilia deteneva il monopolio mondiale della estrazione dello zolfo e Catania era il centro siciliano più importante per la raffinazione. Quello della raffinazione dello zolfo fu l'impulso che permise alla Città di cambiare volto e di industrializzarsi.

Lo stesso skyline della città di fine secolo era caratterizzato da una selva di capannoni e comignoli, tanto che alcuni arrivarono a paragonare Catania alla città inglese di Manchester. Inoltre, tramite lo zolfo la città iniziò ad esercitare un certo potere attrattivo sui territori limitrofi, specie per la provincia di Agrigento, Caltanissetta ed Enna, dove veniva estratta la materia prima. Uno spaccato parziale di quello che fu la Catania dello zolfo, si può ancora osservare in viale Africa intorno al centro espositivo "le Ciminiere". I prezzi dello zolfo estratto venivano scelti unilateralmente sfruttando il potere del monopolio sulla raffinazione, e quindi volutamente tenuti ai minimi. In questo modo si ottenne un duplice effetto favorevole: da un lato gli importanti profitti - che venivano ricavati anche grazie allo sfruttamento dei minatori (si vedano ad esempio alcune opere scritte da Luigi Pirandello, come Ciaula scopre la luna, e Giovanni Verga, come Rosso Malpelo) - dall'altro, un flusso continuo di mano d'opera a basso prezzo costituito dagli stessi minatori, che cercavano in città delle migliori condizioni di lavoro rispetto a quelle delle miniere. Le rendite della raffinazione affluivano copiose alla nobiltà cittadina, mentre larga parte della popolazione costituiva il proletariato operaio urbano, residente nei quartieri popolari come quello di Cibali (tipico fenomeno caratterizzante dei paesi industrializzati dell'Ottocento)

A partire dal primo dopoguerra, lo zolfo e la città stessa (che si presentava ancora economicamente arretrata) persero d'importanza. Conseguentemente, Catania fu segnata da una crisi economica - che culminò nei primi anni venti - e da una pesante contrazione demografica, aggravata dall'emergenza sanitaria dovuta alla tristemente famosa epidemia di spagnola.

Negli anni trenta, (durante il regime fascista), Catania era una traquilla cittadina di provincia ma con uno sviluppo incerto. Fu a partire dal secondo dopoguerra e specialmente negli anni sessanta che si ebbe un boom economico, demografico e sociale di notevoli dimensioni, soprattutto nel settore dell'edilizia privata.

La "Milano del Sud"

Lo sviluppo degli anni sessanta raggiunse un livello tale che Catania fu definita la "Milano del Sud". Le cause di questa vigorosa crescita economica furono dovute all'espansione dell'edilizia in città, ma anche al settore agricolo e, in special modo, quello della agrumicoltura nella vicina piana di Catania. Questa crescita economica provocò un copioso flusso migratorio dalla stessa provincia e da quelle vicine (in particolare da Enna, Caltanissetta, Siracusa e Ragusa), culminato nel 1971 quandò la popolazione superò i 400.000 residenti.

I poli economici

La città dispone di alcuni poli di attività economica importanti come l'area industriale, commerciale e artigianale di Misterbianco; la città commerciale Etnapolis in zona Valcorrente (Belpasso), ovvero il più grande centro commerciale del sud Italia; più vari altri centri commerciali dislocati sul territorio, tra i quali i prinicpali sono Le Zagare a San Giovanni La Punta, afferente alla catena Despar e Auchan. L'agglomerato industriale e commerciale di Piano Tavola spazia dalla produzione elettromeccanica a quella alimentare. Le attività industriali più importanti sono invece concentrate a sud della città, nella zona industriale di Pantano d'Arci costituita nell'immediato dopoguerra, dove ha sede anche il polo tecnologico (definito da alcuni "Etna Valley" per alcune affinità con la più ben nota "Silicon Valley" americana) che ospita aziende operanti nei settori farmaceutico, elettronico, informatico, agro-alimentare, meccanico con alcuni punti d'eccellenza.

Nella zona industriale si trova anche un "incubatore d'imprese" (Business Innovation Center - BIC, controllata da "Sviluppo Italia"), che svolge la funzione di consulenza e supporto alle iniziative economiche, ed accoglie diverse iniziative imprenditoriali. Al BIC si affiancano - e in alcuni casi vengono a sovrapporsi - altre agenzie pubbliche come il bureau "InvestiaCatania": altra agenzia di sviluppo finanziata questa volta dal Comune.

Sempre nella parte sud della città ha sede il mercato ortofrutticolo di San Giuseppe La Rena, uno dei più importanti del Meridione, in attesa di essere trasferito nei più idonei locali in via di realizzazione nell'agro della piana di Catania. Il settore agricolo appare in genere in declino a causa della diminuzione delle rendite agricole e della concorrenza dei produttori esteri.

Il centro città

ha invece funzione prevalentemente burocratica, direzionale, amministrativa e commerciale. È stata inaugurata il 5 maggio 2007 la nuova aerostazione dell'aeroporto di Catania-Fontanarossa, la più grande del meridione intitolata al musicista catanese Vincenzo Bellini e si attende per i prossimi anni il rinnovo di quella già esistente, come momento importante per il prossimo sviluppo economico dell'intera area orientale della Sicilia. Anche la permanenza del Catania Calcio in serie A, viene salutata da molti come una importante occasione di marketing territoriale e di immagine che potrebbe influire positivamente sullo sviluppo economico dell'indotto cittadino.


Onorificenze conferite alla città

La città di Catania è «la ottava tra le 27» città decorate con Medaglia d'Oro come "Benemerite del Risorgimento nazionale" per le azioni altamente patriottiche compiute dalla città nel periodo del Risorgimento. Periodo, definito dalla Casa Savoia, compreso tra i moti insurrezionali del 1848 e la fine della prima Guerra Mondiale nel 1918.


Città gemellate

Phoenix, Stati Uniti
Grenoble, Francia, dal 1961
Ottawa, Canada


Municipalità

Nel 1971 il comune diede avvio al decentramento amministrativo della città dividendola in 26 quartieri che facevano capo ad altrettante parrocchie. Il 26 giugno 1978 i quartieri (ribattezzati circoscrizioni) furono ridotti a 17 e nel novembre 1995 ulteriormente diminuiti fino ai 10 attuali, che prendono il nome di municipalità di quartiere.

Le municipalità di Catania.I. Centro: la prima municipalità è quella della città vecchia, la parte centrale di Catania che racchiude tutti i monumenti più antichi; comprende la zona del porto, i quartieri di San Cristoforo, San Berillo, Civita, Antico Corso e Fortino;
II. Ognina-Picanello: la seconda municipalità è la zona orientale della città e va dalla zona ricca del corso Italia a quella più povera del villaggio Dusmet; si è sviluppata praticamente dal 1880 in poi e prima la zona di Ognina era un paese a parte, formato dai pescatori del porto;
III. Borgo-Sanzio: la terza municipalità occupa una zona tra Cibali e Picanello che è sorta nel 1669 per ospitare gli sfollati della città; comprende i quartieri della Consolazione, del Borgo e di piazzale Raffaello Sanzio ed è incentrata su piazza Cavour;
IV. Barriera-Canalicchio: la quarta municipalità è al confine con i comuni di Tremestieri Etneo e Sant'Agata li Battiati, ospita la Cittadella Universitaria sulla collina Santa Sofia ed è formata dai quartieri di Barriera del Bosco e Canalicchio;
V. San Giovanni Galermo: la quinta municipalità formava un comune a sé fino al 1928, poi venne annesso alla città; si è sviluppata negli anni sessanta a causa delle case popolari, la maggior parte delle quali abusive; in questa zona si ritiene che sia nata Sant'Agata;
VI. Trappeto-Cibali: la sesta municipalità, tra il Borgo e San Giovanni Galermo, sorge attorno a piazza Bonadies e allo stadio Cibali; fino agli anni sessanta è stata una zona rurale, poi si è sviluppata in seguito ad alcuni piani di urbanizzazione;
VII. Monte Po-Nesima: la settima municipalità include i quartieri di San Leone, Nesima, San Nullo e Monte Po; è al confine con Misterbianco e ne prosegue i quartieri di Lineri e Monte Po; è sorta negli anni cinquanta ed è ora sede del nuovo ospedale Garibaldi;
VIII. San Leone-Rapisardi: l'ottava municipalità ha come due grandi direttrici la via Mario Rapisardi e il corso Indipendenza, che comprendono una fetta di territoro urbanizzato dopo gli anni trenta e ancora oggi in ampie zone non abitato;
IX. San Giorgio-Librino: la nona municipalità è nata con il piano di urbanizzazione portato avanti negli anni sessanta e comprende una grandissima zona abitata da circa 80.000 persone; in molte zone mancano dei servizi essenziali e solo di recente si sta cercando di recuperare la situazione;
X. San Giuseppe La Rena-Zia Lisa: la decima municipalità è la più ampia; comprende i quartieri del Villaggio Sant'Agata, del Villaggio Santa Maria Goretti, la Plaia, l'aeroporto, l'Oasi del Simeto, la zona industriale di Pantano d'Arci, Vaccarizzo, la zona del Ponte Primosole.




Catania / katanja / it is a commune of 302.884 inhabitants chief town of the homonym province. It is the second commune of Sicily for population and for housing density. The metropolitan area counts a total of 733.833 residents to 2001.

According to the Greek historian Plutarco, its name derives from Katane (that is grater), for the association with the asperities of the lava territory on which it rises.
In historical epoch, you/he/she has been destroyed well seven turned by volcanic eruptions and by earthquakes. Among these last, the most catastrophic have been those of 1169 and of 1693.
Its historical center has been declared Patrimony of the humanity, together with the seven communes of the Val of Known, in 2002.

Geography
Catania rises on the oriental coast of the island, to the feet of the volcano Etna and to half road between the cities of Messina and Syracuse. Its territory also includes a vast slice of the plain one in Catania. It leans out on the Ionian sea with the gulf that he/she takes his/her name.
the territory is purely level. The native nucleus of the city was situated on a hill that corresponds more or less to the today's Giving plaza, where the ex Monastery of the Benedictines rises. For the rest, the only important relief is the hill Saint Sofia, where the University Citadel rises, to the border with Gravina.
Catania is crossed by an underground river the Amenano. In past, a little out the boundaries to west, the lake of Nicito could be found, today covered by the 1669 lava casting, which has deeply changed the aspect of the surrounding territory. The coast is rocky to north of the I bring (the Bluff, with the famous beach of St. Giovanni them Skins) and sandy to south (the Plaia).
History
Catania was originally an installation siculo, rifondato as K..Üv. in 729 to.C. from Greek farmers calcidesi driven by Tucle. After the domination siracusana, has been conquered by the Romans in 263 to.C. To the fall of the Roman empire it has seguìto the fates of Sicily, being conquered by the ostrogotis before, then from the Arabs, from the Norman ones, from the svevis and from the angioinis.
In 1282 it passed to the Aragonese ones and with king Martin I of Sicily Catania it had become capital of the Kingdom of Sicily since 1402 to 1416. Passed under the dominoes Spanish, Piedmontese and borbonico, in the 1860 Catania it entered to belong to the Kingdom of Italy.

The territory
some commune in Catania includes a part of the plain one in Catania. It is one among the widest cultivated areas in Sicily, and its nearer zone to the sea constitutes the oasis of the Simeto regional reserve of around 2000 hectares founded in 1984. The oasis of the Simeto takes name from the river Simeto, the more main point than the island, that finishes you its course. Besides Catania is one of the few cities in Italy to offer so different landscapes assembled only in a site. The only river that crosses the city is the Amenano, once visible and then buried by an eruption of the Etna, what time it flows under the surface of the city making only himself/herself/itself visible to the water or linzolu, an artistic fountain in white marble that rises between the Pescheria and the plaza of the Cathedral.

Art and monuments You ancient city
The Odeon .Del Greek period and of the Roman domination to Catania little traces and finds remain, because of the disastrous earthquakes (what you/they have shaved to the ground the city) and of the consequent reconstructions that you/they have often covered the preceding architectures. Besides, great countries of excavations and archaeological studies are not been performed never if not in sporadic cases of its recent history.
The Theater Romano (of the II century), the Odeon (III century), the amphitheater (II century), the Thermal baths of the address, the Thermal baths of the Rotunda, the Thermal baths Achilliane, the rests of an aqueduct near the park Gioieni and some funeral buildings are currently all the visible rests of the Roman Catania. The Roman Theater and the Odeon have been restored in the last years and they are comfortably visitable. Also the rests of the amphitheater have been visitable since 1907 (year when I/you/they have been brought to the light) from the entry of Stesicoro plaza.
Probably also u Liotru, the symbol of the city currently placed to the center of Cathedral Plaza, has been built in Roman epoch. It is a manufactured article in porous lava stone, that represents an elephant surmounted by an Egyptian obelisk in white marble. The name probably derives from the storpiatura of the name Eliodoro, tied up character to the history of the statue.
Besides, Catania I/you/they have been produced to a series of coins, that understands beautiful conii - from those archaic - with Nike and Zeus in throne - to those of the great engravers - Eveneto, Eraclide and Procle, with head of Apollo.
In the sotteraneis in Catania rich testimonies of epoch are found Greek fret-Roman (the whole ancient city), that one day will perhaps be brought to the light

The medioevo
Well belonging to the Patrimony of the humanity UNESCO

Of the Norman period the castle of Aci Castello and the apses of the Cathedral of Sant'Agata (the Cathedral) mainly preserve him, that would have been restructured then after the 1693 earthquake. Today the cathedral preserve launches her/it, the bust-shrine and her box-reliquaria of Sant'Agata, realized by the senese Giovanni of Bartolo in the XIV century.
Only monument of Byzantine age is the Chapel Bonajuto (consequential name from the noble family that had held her as shrine of family as well as private chapel): it deals with one "trichora" Byzantine that is a building with three apses; before his/her restauration it had knowledge thanks to the sketches of Jean Houel.
Of the period Swabian (XIII century) is the portal of the church of Sant'Agata to the Jail and the federiciano Castle Ursino (it is now recently restore center of the civic Museum, (picked Biscari and of the Benedictines) coevo of the most famous castle pugliese of Castel of the Mountain.

The rinascimento
Of the Aragonese domination the church of Saint Maria of Jesus remains placed in the homonym plaza, built in the '500 and restructured in the '700. In 1558 it was initiated the construction of the Monastery of the Benedictines, to which the church of St. Nicolò would have been placed side by side the arena. Destroyed by the 1669 lava casting and by the 1693 earthquake, in 1703 it started the reconstruction that nevertheless you/he/she has not been completed anymore. The so-called Boundaries of Charles V, that contain the historical center, were initiated in the XVI century but they came practically you reconstruct after the earthquake.



Catania /katanja/ è un comune di 302.884 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia. È il secondo comune della Sicilia per popolazione e per densità abitativa. L'area metropolitana conta un totale di 733.833 residenti al 2001.


Secondo lo storico greco Plutarco, il suo nome deriva da Katane (cioè grattugia), per l'associazione con le asperità del territorio lavico su cui sorge.

In epoca storica, è stata distrutta ben sette volte da eruzioni vulcaniche e da terremoti. Fra questi ultimi, i più catastrofici sono stati quelli del 1169 e del 1693.

Il suo centro storico è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità, assieme ai sette comuni del Val di Noto, nel 2002.


Geografia 

Catania sorge sulla costa orientale dell'isola, ai piedi del vulcano Etna e a metà strada tra le città di Messina e Siracusa. Il suo territorio comprende anche una vasta fetta della piana di Catania. Si affaccia sul mare Ionio con il golfo che prende il suo nome.
il territorio è prettamente pianeggiante. Il nucleo originario della città era situato su un colle che corrisponde più o meno all'odierna piazza Dante, dove sorge l'ex Monastero dei Benedettini. Per il resto, l'unico rilievo importante è la collina Santa Sofia, dove sorge la Cittadella Universitaria, al confine con Gravina.
Catania è attraversata da un fiume sotterraneo, l'Amenano. In passato, poco fuori le mura ad ovest, si poteva trovare il lago di Nicito, oggi coperto dalla colata lavica del 1669, la quale ha profondamente mutato l'aspetto del territorio circostante. La costa è rocciosa a nord del porto (la Scogliera, con la famosa spiaggia di San Giovanni li Cuti) e sabbiosa a sud (la Plaia).


Storia 

Catania era originariamente un insediamento siculo, rifondato come KατÜvη nel 729 a.C. da coloni greci calcidesi guidati da Tucle. Dopo la dominazione siracusana, è stata conquistata dai romani nel 263 a.C. Alla caduta dell'Impero romano ha seguìto le sorti della Sicilia, venendo conquistata prima dagli ostrogoti, poi dagli arabi, dai normanni, dagli svevi e dagli angioini.
Nel 1282 passò agli aragonesi e con re Martino I di Sicilia Catania divenne capitale del Regno di Sicilia dal 1402 al 1416. Passata sotto i domini spagnolo, piemontese e borbonico, nel 1860 Catania entrò a far parte del Regno d'Italia.


Il territorio

del comune di Catania comprende una parte della piana di Catania. È una tra le più estese aree coltivate della Sicilia, e la sua zona più vicina al mare costituisce l'oasi del Simeto, riserva regionale di circa 2000 ettari istituita nel 1984. L'Oasi del Simeto prende nome dal fiume Simeto, il più importante dell'Isola, che vi termina il suo corso. Inoltre Catania è una delle poche città in Italia ad offrire paesaggi tanto diversi concentrati in un solo sito. L'unico fiume che attraversa la città è l'Amenano, un tempo visibile e poi seppellito da un'eruzione dell'Etna, che ora scorre sotto la superficie della città rendendosi visibile solo all'Acqua o linzolu, una artistica fontana in marmo bianco che sorge tra la Pescheria e la piazza del Duomo.


Arte e monumenti   La città antica 

L'Odeon .Del periodo greco e della dominazione romana a Catania rimangono pochissime tracce e reperti, a causa dei disastrosi terremoti (che hanno raso al suolo la città) e delle conseguenti ricostruzioni che spesso hanno ricoperto le precedenti architetture. Inoltre, non sono mai state eseguite grandi campagne di scavi e studi archeologici se non in casi sporadici della sua storia recente.
Il Teatro Romano (del II secolo), l'Odeon (III secolo), l'Anfiteatro (II secolo), le Terme dell'Indirizzo, le Terme della Rotonda, le Terme Achilliane, i resti di un acquedotto presso il parco Gioieni e alcuni edifici funerari sono tutti i resti attualmente visibili della Catania romana. Il Teatro romano e l'Odeon sono stati restaurati negli ultimi anni e sono comodamente visitabili. Anche i resti dell'anfiteatro sono visitabili dal 1907 (anno in cui sono stati riportati alla luce) dall'ingresso di piazza Stesicoro.

Probabilmente anche u Liotru, il simbolo della città situato attualmente al centro di Piazza Duomo, è stato costruito in epoca romana. È un manufatto in pietra lavica porosa, che raffigura un elefante sormontato da un obelisco egiziano in marmo bianco. Il nome deriva probabilmente dalla storpiatura del nome Eliodoro, personaggio legato alla storia della statua.

Inoltre, sono state prodotte a Catania una serie di monete, che comprende bellissimi conii - da quelli arcaici - con Nike e Zeus in trono - a quelli dei grandi incisori - Eveneto, Eraclide e Procle, con testa di Apollo.
Nei sotteranei di Catania si trovano ricche testimonianze di epoca greca-romana(l'intera città antica),che forse un giorno verrà riportata alla luce


Il medioevo 
Bene appartenente al Patrimonio dell'Umanità UNESCO
 
Del periodo normanno si conservano principalmente il castello di Aci Castello e le absidi della Cattedrale di Sant'Agata (il Duomo), che poi sarebbe stata ristrutturata dopo il terremoto del 1693. Oggi la cattedrale conserva la vara, il busto-reliquiario e la cassa-reliquaria di Sant'Agata, realizzato dal senese Giovanni di Bartolo nel XIV secolo.
Unico monumento di età bizantina è la Cappella Bonajuto (nome derivante dalla famiglia nobiliare che l'aveva tenuta come sacrario di famiglia nonché cappella privata):si tratta di una "trichora" bizantina cioè un edificio con tre absidi; prima del suo restauro se ne aveva conoscenza grazie ai disegni di Jean Houel.
Del periodo svevo (XIII secolo) è il portale della chiesa di Sant'Agata al Carcere e il federiciano Castello Ursino (di recente restaurato, è ora sede del Museo civico (raccolte Biscari e dei benedettini) coevo del più famoso castello pugliese di Castel del Monte.


 Il rinascimento 

Della dominazione aragonese rimane la chiesa di Santa Maria di Gesù situata nella piazza omonima, costruita nel '500 e ristrutturata nel '700. Nel 1558 fu iniziata la costruzione del Monastero dei Benedettini, a cui sarebbe stata affiancata la chiesa di San Nicolò l'Arena. Distrutta dalla colata lavica del 1669 e dal terremoto del 1693, nel 1703 se ne avviò la ricostruzione che tuttavia non è stata mai più portata a termine. Le cosiddette Mura di Carlo V, che racchiudono il centro storico, furono iniziate nel XVI secolo ma vennero praticamente ricostruite dopo il terremoto.


Il barocco 

L'eruzione del 1669 che investì la città (tela di Giacinto Platania, sagrestia della Cattedrale di Catania).Catania è stata ampiamente distrutta nel 1169 e nel 1693 dai terremoti. Il suo territorio circostante è stato più volte coperto da colate laviche che hanno raggiunto il mare. Ma i catanesi caparbiamente l'hanno ricostruita sulle sue stesse macerie. La leggenda vuole che la città sia stata distrutta sette volte durante la sua storia, ma in realtà tali eventi disastrosi si possono sicuramente riferire a pochi ma terribili terremoti. Anche le distruzioni del centro urbano a causa delle colate laviche sono frutto di una storiografia fantasiosa.
Tutti i monumenti antichi sono stati inseriti nel tessuto urbano della città ricostruita grazie all'opera dell'architetto Giovan Battista Vaccarini, che ha dato alla città una chiara impronta barocca. Tra gli altri che hanno aiutato la rinascita della città si ricordano Francesco Battaglia, Stefano Ittar, Alonzo di Benedetto e Girolamo Palazzotto.


La Chiesa di San Benedetto.La via Crociferi 

Un raro esempio di unità architettonica è la via dei Crociferi, forse, la strada più bella della Catania settecentesca. Essa ha inizio in Piazza San Francesco d'Assisi e vi si accede passando sotto l'arco di San Benedetto che collega la Badia maggiore alla Badia minore posta al di là della strada. La strada, contornata da chiese, monasteri e poche abitazioni civili, è un raro esempio di barocco siciliano. Nel breve spazio di circa 200 metri sono presenti ben quattro chiese. La prima è la chiesa di San Benedetto collegata al convento delle suore benedettine dall'arco omonimo che sovrappassa la via. Ad essa si accede a mezzo di una scalinata ed è contornata da una cancellata in ferro battuto.
Proseguendo si incontra la chiesa di San Francesco Borgia alla quale si accede tramite due scaloni. A seguire si incontra il Collegio dei Gesuiti, oggi sede dell'Istituto d'arte, con all'interno un bel chiostro con portici su colonne ed arcate. Difronte al Collegio è ubicata la chiesa di San Giuliano considerata uno dei più begli esempi del barocco catanese. L'edificio, attribuito all'architetto Giovan Battista Vaccarini, ha un prospetto convesso e delle linee pulite ed eleganti. Proseguendo ed oltrepassando la via Antonio di Sangiuliano, si può ammirare il convento dei Crociferi e quindi la chiesa di San Camillo. In fondo alla via è ubicata Villa Cerami, che è sede della facoltà di giurisprudenza dell'Università di Catania.


I Monumenti Barocchi  Tra i principali monumenti barocchi si ricordano:

la Cattedrale di Sant'Agata
la chiesa della Badia di Sant'Agata, in via Vittorio Emanuele II
la chiesa di Sant'Agata la Vetere, in via Santa Maddalena, sorge su una chiesa del 264
la chiesa di Sant'Agata alla Fornace o di San Biagio, in piazza Stesicoro
la chiesa di San Francesco in piazza San Francesco, che custodisce le spoglie di Eleonora d'Angiò
la chiesa di San Benedetto in via Crociferi
la chiesa di San Nicolò l'Arena, in piazza Dante
il Monastero della Santissima Trinità, in via Vittorio Emanuele
la Basilica della Collegiata (regia Cappella), in via Etnea
il Palazzo degli Elefanti, sede del Municipio, il Palazzo del Seminario dei Chierici e la Fontana dell'Amenano, in piazza del Duomo
il Palazzo Biscari, in via Biscari
il Palazzo del Toscano, in piazza Stesicoro
il Palazzo Reburdone, in via Vittorio Emanuele II
il Palazzo Bruca, in Via Vittorio Emanuele II, sede del Museo del Giocattolo
la Villa Cerami, in via Crociferi, sede della facoltà di Giurisprudenza
la Porta Uzeda e la Porta Carlo V (sede della Pescheria), in via beato Giuseppe Dusmet
la Porta Ferdinandea, detta oggi Porta Garibaldi, costruita nel 1768 e sita in piazza Palestro
La fontana dell'Amenano in Piazza Duomo
la fontana dell'Elefante
il Convitto Cutelli
il Teatro Bellini, in Piazza Bellini
 
Via Etnea

La via Etnea è il salotto della città. Attraversa Catania da sud a nord partendo dalla Piazza del Duomo ed arrivando, dopo circa 3 km, al Tondo Gioieni. Il suo andamento dritto come una spada, ha come prospettiva la sagoma incombente dell'Etna.
Parte dalla piazza del Duomo e dopo circa 100 m raggiunge la piazza Università. In essa si affacciano il palazzo dell'Università e palazzo Sangiuliano costruiti entrambi in stile barocco nella prima metà del XVIII secolo. La piazza è illuminata da quattro candelabri bronzei con allegorie di quattro antiche leggende catanesi: Colapesce, i Fratelli Pii, Gammazita e Uzeta.
Più avanti si incontra la Basilica Collegiata e quindi si incrocia la via di Sangiuliano, ovvero i Quattro Canti come detto dai catanesi. Proseguendo si raggiunge la Chiesa dei Minoriti prima di arrivare in piazza Stesicoro. Qui si trovano il monumento a Vincenzo Bellini e gli scavi dell'Anfiteatro romano situati a circa 10 m sotto il livello stradale. Si procede quindi fino alla Villa Bellini, classico giardino all'italiana, che costituisce il polmone verde della Catania settecentesca. Si prosegue quindi verso piazza Cavour, il Borgo per i catanesi, dove si trova la fontana della dea Cerere in marmo bianco, conosciuta dai vecchi catanesi come 'a tapallara (Dea Pallade).

Il periodo contemporaneo 

Nel 1890 venne inaugurato il Teatro Massimo Vincenzo Bellini, in piazza Vincenzo Bellini. Negli anni trenta a Catania vennero costruiti il Palazzo di Giustizia e la fontana de I Malavoglia. Nel 1961 Luigi Piccinato diede avvio ai lavori di costruzione anche del complesso universitario della Cittadella, che oggi è una delle assi portanti dell'Università.

Mercati e mercatini 

La pescheria.Uno dei posti più caratteristici della Catania popolare è il mercato del pesce della pescheria sempre rutilante di colori, voci e odori. Altro mercato molto caratteristico è quello di piazza Carlo Alberto, detto in catanese A fera o luni. Nella stessa piazza tutte le domeniche si tiene un importante "mercato delle pulci". Un mercato di "bric a brac" è aperto la domenica sotto gli archi della "marina" nei pressi della Villa Pacini. Altro mercato molto frequentato è quello che si svolge il venerdì nella nuova piazza I Viceré nel quartiere nord di Barriera del Bosco.

Cultura  Personalità illustri
 
Vincenzo Bellini
Antonino Gandolfo Brancaleone
Giovanni VergaSicuramente figli illustri, che hanno reso grande Catania nel mondo, sono il compositore Vincenzo Bellini, lo scrittore Giovanni Verga e il poeta Mario Rapisardi. Il primo è stato autore di opere immortali come La sonnambula, Norma e I puritani. Il secondo ha inaugurato il verismo in Italia e ha scritto i romanzi I Malavoglia e Mastro-don Gesualdo. Il terzo è stato uno dei poeti più attivi a cavallo tra Ottocento e Novecento e a lui è dedicato uno dei più importanti viali della città.
Altri catanesi di rilevanza sono:
la regina d'Aragona Costanza di Hohenstaufen;
i re di Trinacria Ludovico d'Aragona e Federico IV d'Aragona;
i vescovi Giuseppe Francica-Nava de Bontifè e Antonio Maria Trigona;
i fisici Ettore Majorana;
i matematici Sebastiano Catania, Lucio Lombardo Radice, Agatino San Martino Pardo e Giuseppe Zurria;
lo studioso Carlo Gemmellaro
il legislatore Caronda;
il giurista e magistrato Cosimo Nepita;
il pedagogista Giuseppe Lombardo Radice;
gli scrittori e poeti Bartolomeo Asmundo, Pietrangelo Buttafuoco, Enzo Consoli, Agata Giardina, Melissa P., Giuseppe Lazzaro Danzuso, Giampiero Mughini, Alfredo Danese, Salvatore Camilleri, Giovanni Formisano, Antonino Magrì, Candido Cannavò, Saverio Fiducia, Domenico Tempio, Nino Martoglio, Ercole Patti e Mario Rapisardi;
i pittori Alessandro Abate, Giuseppe Gandolfo, Antonino Gandolfo, Zenone Lavagna, Calcedonio Reina, Emilio Greco;
gli attori Jerry Calà, Enzo Consoli, Turi Ferro, Giovanni Grasso, Leo Gullotta, Gilberto Idonea, Angelo Musco,Giovanni Grasso,Rosina Anselmi,Enrico Pappalardo e Saro Urzì;
i doppiatori Enzo Consoli, Mario Cordova;
i cantanti Franco Battiato, Mario Biondi, Jenny B, Gianni e Marcella Bella, Veruska, Farida, Antonella Arancio, Gerardina Trovato, BriganTony, Gianni Celeste, Carmen Consoli e Giuseppe Castiglia;
i musicisti Giovanni Pacini,Pietro Platania, Antonino Gandolfo Brancaleone,Martino Frontini, Francesco Paolo Frontini, Aldo Clementi;
i componenti delle band degli Sugarfree, dei Brigantini, dei Denovo e dei Beans;
i critici teatrali Enzo Consoli e Domenico Danzuso;
i politici Napoleone Colajanni, Giuseppe de Felice Giuffrida, Claudio Fava,Enzo Bianco, Anna Finocchiaro Antonio La Pergola, Salvatore Leonardi, Raffaele Lombardo, Concetto Marchesi, Luciano Modica, Giuseppe Maria Reina e Antonino Paternò-Castello;
gli imprenditori Mario Ciancio Sanfilippo, Libero Grassi, Angelo Massimino e Antonino Pulvirenti.

Religione 

La tradizione attesta la presenza della prima comunità cristiana a Catania sin dal I secolo con l'invio, da parte di san Pietro, del vescovo Berillo, ciò fa di Catania la più antica comunità cristiana della Sicilia. Catania è anche sede di due moschee: una è la prima edificata in Italia dopo la dominazione araba (nella zona di via Plebiscito nel 1980), la seconda è di più recente apertura, nei pressi del porto.

La vara di Sant' Agata

Patrona della città è sant'Agata, alla quale viene ogni anno dedicata una grandiosa festa lunga tre giorni (dal 3 al 5 febbraio). In quei tre giorni la città dimentica ogni cosa per concentrarsi sulla festa, misto di devozione e di folklore, che attira ogni anno sino a un milione di persone, tra devoti e curiosi.

Santi e beati

Sant'Agata (santa patrona)
Sant'Euplio (compatrono)
San Berillo di Antiochia, primo vescovo catanese
San Giacomo
Sant'Everio
San Filadelfo
San Leone
San Nicola Politi
San Policarpo
San Sabino
San Severo di Catania
beato Luigi Beltrame Quattrocchi
beato Bernardo Scammacca
beata Maddalena Caterina Morano

Leggende  

I fratelli Pii, moneta del 212.
Il Castello Ursino all'inizio del XX secolo.La storia di Catania è arricchita da quattro leggende che sono state rappresentate nei quattro lampioni di Piazza Università realizzati da Mimmo Maria Lazzaro e Domenico Tudisco agli inizi del Novecento: Colapesce, i Fratelli Pii, Gammazita e Uzeta.

Una delle leggende di Colapesce narra che egli era un giovane (Nicola il pesce) che poteva stare sott'acqua per molto tempo; non appena Federico II ne venne a conoscenza, lo sfidò a recuperare una coppa d'oro. Colapesce lo fece ed ottenne in premio la coppa. Il Re, allora, gli chiese di vedere cosa c'era sotto la Sicilia. Riemerso, Colapesce informò il Re del fatto che la Sicilia poggiava su tre colonne e che una di esse era consumata dal fuoco. Federico II gli chiese di portargli il fuoco ma Colapesce, tuffatosi nuovamente in mare, non riemerse mai più. Secondo la leggenda è ancora in fondo al mare e continua a reggere la colonna che stava per crollare.
I fratelli Pii (Anfinomo ed Anapia) cercarono di salvare gli anziani genitori portandoli sulle proprie spalle durante un'eruzione dell'Etna; mentre stavano per essere travolti il fiume di lava si divise per volere degli dei e tutti si salvarono.
Gammazita era un giovane virtuosa; di lei si invaghì un soldato francese, che fu rifiutato; un giorno Gammazita, recatasi da sola ad un pozzo, venne raggiunta dall'innamorato e, per non cedere alle sue richieste, si uccise gettandosi nel pozzo.
Uzeta è protagonista di una leggenda inventata agli inizi del Novecento: questo ragazzo di umili origini diventò cavaliere per la sua bravura e riuscì a sconfiggere gli Ursini, giganti saraceni che avrebbero dato il nome al Castello.

Istruzione  

La facciata dell'ex convento dei Benedettini, che ospita le facoltà di Lettere e Filosofia e Lingue e Letterature Straniere.L'Università degli studi di Catania, fondata nel 1434, è la più antica della Sicilia. È una delle più grandi del Sud Italia, con 62.000 iscritti divisi in dodici facoltà.
Inoltre Catania è sede della Scuola Superiore, uno dei cinque centri d'eccellenza per universitari in Italia.

Musei e biblioteche 

La città siciliana ospita numerosi musei, molti dei quali trascurati e lasciati a loro stessi. Catania ospita appena cinque musei stabili: quello del Castello Ursino, l'Emilio Greco, il museo dell'Orto Botanico, il Museo Civico Belliniano (presso la casa di Vincenzo Bellini) e la Casa Museo di Giovanni Verga.
Esistono inoltre due musei privati: il Museo Paleontologico dell'Accademia Federiciana (istituito nel 1996, accoglie fossili provenienti da ogni parte del mondo risalenti ad un arco di tempo compreso tra il Siluriano, 435-395 milioni di anni fa, e il Neozoico: 2-1,5 milioni di anni fa) e il Museo di sculture in pietra lavica "Valenziano Santangelo".
La biblioteca Ursino-RecuperoInfine, al Centro Fieristico le Ciminiere, ex industria oggi completamente ristrutturata, si svolgono manifestazioni e mostre periodiche, organizzate principalmente dalla Provincia di Catania. All'interno del complesso sono stati creati due nuovi musei:"Il Museo dello sbarco in Sicilia del 1943" dove all'interno è stata realizzata una minuziosa riproduzione di una piazza siciliana prima e dopo un bombardamento; contiene inoltre una vasta collezione di oggetti e uniformi, delle armi del tempo e ricostruzioni virtuali dello sbarco. Il "Museo del Cinema" contiene molti cimeli e ricostruzioni di scene famose di film con una sezione interamente dedicata a Catania come set cinematografico.
Le biblioteche di Catania sono: la Biblioteca universitaria e Ventimilliana (aperta al pubblico nel 1755; dal secolo scorso conserva il fondo del vescovo Salvatore Ventimiglia, che vi mantiene una sua unità); la biblioteca dell'Accademia Gioenia di scienze naturali; quella della sezione catanese della Deputazione di storia patria; le Biblioteche riunite Civica-Ursino Recupero.

Musica  

Carmen Consoli Il rilancio culturale della città è passato anche per la musica. Dagli anni settanta-ottanta, sono sorti decine di nuovi cantautori e gruppi musicali, che hanno rilanciato l'immagine della città in Italia. Il più importante è probabilmente Franco Battiato, le cui sperimentazioni musicali hanno influenzato molti altri autori.
Successivamente sono arrivati Vincenzo Spampinato, i Denovo di Mario Venuti e Luca Madonia, Gerardina Trovato, Carmen Consoli, lanciata dalla casa di produzione di Francesco Virlinzi, gli Sugarfree e molti altri autori minori. Nella scena rock ottanta-novanta spiccano nomi storici come gli Schizo, autori di un genere più hard, e poi gli Uzeda e i Flor de Mal, che nacquero negli anni in cui Catania veniva addirittura paragonata alla Seattle europea! Importante è stato anche il lavoro di cantanti popolari come BriganTony, le cui "opere" sono oggi riprese dai Brigantini, e ai più contemporanei Lautari.

Vita notturna 

Catania è una delle città europee maggiormente vivaci per la movida notturna; sia di giorno che di notte, giovani e meno giovani si aggirano per le antiche stradine del centro storico dove sono ubicati centinaia di locali che vanno dai bar ai pub, dai ristoranti alle trattorie tipiche ai disco pub e ogni altro locale nel quale passare la serata fra amici. La barocca via Etnea è il centro di questa movida che si dirige poi nel dedalo delle stradine adiacenti dove sono ubicati la gran parte dei locali. Altro polo importante della vita notturna è il lungomare che va da piazza Europa al borgo marinaro di Ognina, dove esistono numerosi bar e ristoranti, ma anche i classici chioschi dei paninari. Per quanto riguarda le discoteche, esse sono presenti sia in città ma soprattutto nei paesi della riviera ionica come Acicastello e la sua frazione Acitrezza.

Teatro 

Catania è la città a più alta densità teatrale della Sicilia. Molteplici le compagnie teatrali che vi operano, sia professionali che amatoriali. Il più importante teatro della città è il Teatro Massimo Bellini, costruito dall'architetto Carlo Sada alla fine del secolo XIX ed inaugurato nel 1890. Oggi è un teatro lirico di tradizione, vanta un'orchestra sinfonica ed un coro stabile ed è sede di stagione operistica e concertistica. Da alcuni anni dispone della sala del Teatro Sangiorgi che viene utilizzata per concerti di musica da camera e per prove di spettacoli. Molto attivi sono inoltre il Teatro Stabile di cui è direttore artistico Lamberto Puggelli e il Teatro Metropolitan, nonché il Piccolo Teatro di Gianni Salvo.


Radio, riviste e televisioni 

Catania è sede del quotidiano siciliano La Sicilia, il secondo dell'isola, e delle emittenti televisive Antenna Sicilia, Telecolor, Video 3, La F e D Television. In città sono inoltre presenti diverse emittenti radiofoniche: alcune a carattere regionale come Radio Telecolor e Radio Sis, e altre a livello locale quali Radio Video 3, Radio Catania, R.S.C., Studio 90 Italia, Radio Delfino, Antenna Uno, Radio Vulcano. In passato, era la sede anche delle riviste I Siciliani, Il Corriere di Sicilia e Espresso Sera e del canale televisivo Teletna. Oggi quasi tutti i mass media della città sono in mano a Mario Ciancio Sanfilippo ritenuto il maggiore editore del sud Italia.

Cinema 

A Catania già nei primi anni del Novecento, proprio agli albori del cinema, sorsero varie case di produzione cinematografica: Morgana film, Etna film, Katana film, Sicula film e Jonio film. Secondo quanto riportato in un articolo del quotidiano La Sicilia del 1° marzo1978, già nel 1914 Catania era una delle capitali del cinema europeo.

L'Etna film produsse oltre 100 films, tra cui: Il Benefattore e il Marchese di Roccaverdina entrambi di Luigi Capuana, Capo rais diretto da Nino Martoglio ed interpretato da Giovanni Grasso, L'acrobata diretto da Giuseppe de Liguoro e dal commediografo catanese Pippo Marchese. Da citare anche Christus, un colossal, girato con centinaia di comparse e Il cavaliere senza paura

Della Katana film si ricordano tra gli altri, Il latitante e La guerra e la moda (entrambi con la Balistrieri), della Sicula film, La fidanzata dell'Etna, Pane nemico e Presentat'arm, con Elvira Radaelli ed infine, della Jonio film, il film Valeria.

Da notare che un meccanico dell'Etna Film, Francesco Margiunti, inventò due regoli calcolatori per la perforazione della pellicola negativa e positiva, che oggi si trovano al Museo nazionale del Cinema di Torino. La produzione cinematografica di Catania durò solo pochi anni. Vennero favorite e finanziate altre sedi e il settore entrò in crisi. Tentativi di rilancio successivi, ma senza seguito, furono quelli di Ugo Saitta nel 1935 con il film Clima puro e Lo voglio maschio, con Tuccio Musumeci, nel 1971.

L'industria cinematografia quindi, pur essendovi nata, non si è poi sviluppata a Catania. Solo recentemente la Catania Film Commission e l'Etna Film Commission, uffici rispettivamente del Comune e della Provincia, stanno cercando di favorire l'avvio delle produzioni cinematografiche in città. Inoltre, solo pochi film sono stati girati nel capoluogo etneo. Questa è la breve lista:

Film ambientati a Catania:

M.Mastroianni in Divorzio all'italiana nello scenario del porto di OgninaCasta diva di Carmine Gallone (1935);
Il bell'Antonio di Mauro Bolognini (1960), dal romanzo omonimo di Vitaliano Brancati;
La sposa bella di Nunnally Johnson e Mario Russo (1960), dal romanzo di Bruce Marshall;
Divorzio all'italiana di Pietro Germi;
Un bellissimo novembre di Mauro Bolognini, 1969;
Paolo il caldo di Marco Vicario (1973), dal romanzo di Vitaliano Brancati;
Mimì Metallurgico ferito nell'onore di Lina Wertmuller (1973);
Anni di piombo di Margarethe von Trotta (1981);
Storia di una capinera di Franco Zeffirelli (1993);
La professoressa di lingue di Steve Morelli (2000);
Il bell'Antonio di Maurizio Zaccaro (2005). Film tv;
Nuovomondo di Emanuele Crialese, 2006;
L'uomo di vetro di Stefano Incerti (2006), dal romanzo omonimo di Salvatore Parlagreco;
I Viceré di Roberto Faenza (2006), dal lavoro di Federico de Roberto;
Il Sole Nero di Krzysztof Zanussi (2006).
 
Sport &  Impianti sportivi
 
Lo stadio Angelo Massimino.Il principale impianto sportivo catanese è lo stadio Angelo Massimino, situato nel quartiere di Cibali. È lo stadio di calcio e ospita anche la pista di atletica leggera rifatta in occasione delle Universiadi del 1997. È stato in passato un campo di rugby (oggi le squadre di questo sport giocano allo Stadio Santa Maria Goretti). Nella sua struttura è compreso anche un campo di pallavolo e di pallacanestro (il PalaSpedini). Tra gli altri impianti, si ricordano il PalaCatania, che è uno dei palazzetti più moderni dell'isola, il PalaGalermo, il PalaNitta, la piscina di Nesima e il PalaGhiaccio nella zona del litorale della Playa.

Società sportive 

La squadra più seguita è il Calcio Catania. Nei primi anni sessanta, sotto la presidenza di Ignazio Marcoccio e la guida tecnica del catanese Carmelo Di Bella, il Catania disputò sei campionati consecutivi in Serie A ottenendo tre ottavi posti. Alla fine del campionato di calcio di Serie B 2005-2006, guidata dall'allenatore Pasquale Marino viene promossa in Serie A classificandosi al secondo posto dietro l'Atalanta.
La squadra più blasonata è invece quella femminile di pallanuoto, l'Orizzonte Geymonat Catania, che ha un palmares impressionante: 15 scudetti e 8 Coppe Campioni. Seguono il Cus Catania di hockey femminile (6 scudetti su prato e 6 indoor), la Jolly Componibili Catania di calcio femminile, la Paoletti Catania di pallavolo maschile e l'Alidea Catania di pallavolo femminile (1 scudetto a testa).

La coppia di pallavoliste Manuela Malerba e Margherita Chiavaro ha vinto uno scudetto di beach volley, mentre il Catania Beach Soccer ha conquistato due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana. Infine, la Romolo Murri Catania ha vinto un campionato italiano maschile indoor di cricket e la Polisportiva Cirnechi Catania ha vinto gli unici due campionati femminili dello stesso sport fin qui disputati.

Inoltre vantano tradizioni storiche, oltre ad ottimi piazzamenti nelle massime serie, l'Amatori Catania (rugby), il Nuoto Catania (pallanuoto maschile) e gli Elephants Catania (football americano). Tra le altre squadre si ricorda quella di pallacanestro della Virtus Catania Basket. la Canoa polo una nuova realtà che vede ben 3 squadre partecipare nella massima serie del campionato italiano

Manifestazioni sportive 

Catania è stata più volte arrivo di tappa del Giro d'Italia:
1989 (21 maggio): 1^ tappa, vinta dall'olandese Jean-Paul Van Poppel
1999 (16 maggio): 2^ tappa, vinta da Mario Cipollini
2003 (14 maggio): 5^ tappa, vinta da Alessandro Petacchi.
Fra le classiche dello sport catanese, la più nota a livello internazionale, è il Trofeo Sant'Agata di corsa su strada, giunto alla 47° edizione, che ha sempre richiamato un folto gruppo di partecipanti al più alto livello. Fra questi il campione olimpico di maratona all'Olimpiade di Atene 2004, Stefano Baldini.

Catania (congiuntamente a Palermo e Messina) è stata la sede delle Universiadi del 1997 e vi si è svolta la manifestazione di chiusura. Nel 2003 Catania è stata la sede dei Giochi Mondiali Militari e nel 2006 ha ospitato il Campionato Europeo di hockey su prato.

A metà tra sport e folklore si pone la San Silvestro a mare, una gara internazionale di nuoto che si svolge ogni anno il 31 dicembre presso il porticciolo storico di Ognina.

Atleti 

I principali sportivi nati a Catania sono:
Pietro Anastasi, uno dei più grandi attaccanti del campionato di calcio italiano e della nazionale;
Angelo d'Arrigo, pilota di deltaplano e studioso di uccelli migratori, è detentore di vari record mondiali di volo sportivo;
Orazio Fagone, ex atleta di short track, campione olimpico ai Giochi di Lillehammer 1994 e ora giocatore di hockey su slittino;
Andrea Lo Cicero, rugbista de l'Aquila e della nazionale;
Giusi Malato, pallanotista storica dell'Orizzonte Catania e del Setterosa, con cui ha vinto la medaglia d'oro alle Olimpiadi Atene 2004;
Ettore Messina, l'allenatore che ha vinto di più in Italia nella pallacanestro, tra cui un argento con la nazionale e tre Euroleghe.
Carmelo Pittera, ex allenatore delle nazionali di pallavolo italiana, egiziana e qatarese e della Paoletti Catania;
Piermaria Siciliano, nuotatore finalista ai Giochi Olimpici di Atlanta 1996 e campione mondiale militare nello stesso anno;
Alessandro Trimarchi, pallavolista che ha giocato da libero in varie squadre di Serie A1.
Angelo Arcidiacono, campione di scherma vincitore di due medaglie d'oro olimpiache.

Trasporti e mobilità   Treni, aerei e navi  

La stazione Borgo della metropolitana di Catania.La città è servita da un porto commerciale e da uno turistico e da pesca ad Ognina, da tre stazioni ferroviarie statali, Catania Centrale, Catania Acquicella, Catania Bicocca e una fermata, Catania Ognina (linee Messina-Siracusa, Catania-Gela, Catania-Palermo) e dalla Ferrovia Circumetnea, linea ferroviaria a scartamento ridotto che in 110 km effettua il periplo dell'Etna raggiungendo i 976 m s.l.m. per poi ritornare alla costa a Giarre-Riposto. La stazione principale FCE della città è la Stazione di Catania Borgo che ha annesso anche il Deposito Locomotive e le Officine sociali; nel territorio comunale vi sono anche la stazione di Catania Nesima e la fermata di Cibali.
Dal 1999 è attivo il primo tronco della Metropolitana di Catania fra le stazioni del Borgo e Porto, lungo circa 3,8 km.

L'Aeroporto di Catania-Fontanarossa è il quarto aeroporto italiano per numero di passeggeri ed il primo scalo del mezzogiorno.

Viabilità
 
La viabilità di attraversamento è costituita dalla tangenziale (prosecuzione dell'Autostrada A18 Messina-Catania) che corre accanto alla città da nord a sud per 30 km in direzione di Siracusa, e della circonvallazione, in corso di adeguamento strutturale, che la attraversa tutta in direzione est-ovest in posizione mediana.
Dal 2001 è stato avviato a Catania ed è in corso di realizzazione un ambizioso quanto discusso progetto urbanistico che prevede la riqualificazione urbana di alcune aree, fra cui il lungomare (la antica "passeggiata a mare" dei catanesi), le piazze principali e la parziale pedonalizzazione della centralissima via Etnea, il miglioramento delle vie di attraversamento e la costruzione di alcuni grossi parcheggi multipiano sotterranei.

Economia  La prima industrializzazione 
 
Gli Archi della Marina all'inizio del Novecento.Nel XIX secolo, la Sicilia deteneva il monopolio mondiale della estrazione dello zolfo e Catania era il centro siciliano più importante per la raffinazione. Quello della raffinazione dello zolfo fu l'impulso che permise alla Città di cambiare volto e di industrializzarsi.

Lo stesso skyline della città di fine secolo era caratterizzato da una selva di capannoni e comignoli, tanto che alcuni arrivarono a paragonare Catania alla città inglese di Manchester. Inoltre, tramite lo zolfo la città iniziò ad esercitare un certo potere attrattivo sui territori limitrofi, specie per la provincia di Agrigento, Caltanissetta ed Enna, dove veniva estratta la materia prima. Uno spaccato parziale di quello che fu la Catania dello zolfo, si può ancora osservare in viale Africa intorno al centro espositivo "le Ciminiere". I prezzi dello zolfo estratto venivano scelti unilateralmente sfruttando il potere del monopolio sulla raffinazione, e quindi volutamente tenuti ai minimi. In questo modo si ottenne un duplice effetto favorevole: da un lato gli importanti profitti - che venivano ricavati anche grazie allo sfruttamento dei minatori (si vedano ad esempio alcune opere scritte da Luigi Pirandello, come Ciaula scopre la luna, e Giovanni Verga, come Rosso Malpelo) - dall'altro, un flusso continuo di mano d'opera a basso prezzo costituito dagli stessi minatori, che cercavano in città delle migliori condizioni di lavoro rispetto a quelle delle miniere. Le rendite della raffinazione affluivano copiose alla nobiltà cittadina, mentre larga parte della popolazione costituiva il proletariato operaio urbano, residente nei quartieri popolari come quello di Cibali (tipico fenomeno caratterizzante dei paesi industrializzati dell'Ottocento)

A partire dal primo dopoguerra, lo zolfo e la città stessa (che si presentava ancora economicamente arretrata) persero d'importanza. Conseguentemente, Catania fu segnata da una crisi economica - che culminò nei primi anni venti - e da una pesante contrazione demografica, aggravata dall'emergenza sanitaria dovuta alla tristemente famosa epidemia di spagnola.

Negli anni trenta, (durante il regime fascista), Catania era una traquilla cittadina di provincia ma con uno sviluppo incerto. Fu a partire dal secondo dopoguerra e specialmente negli anni sessanta che si ebbe un boom economico, demografico e sociale di notevoli dimensioni, soprattutto nel settore dell'edilizia privata.

 La "Milano del Sud" 

Lo sviluppo degli anni sessanta raggiunse un livello tale che Catania fu definita la "Milano del Sud". Le cause di questa vigorosa crescita economica furono dovute all'espansione dell'edilizia in città, ma anche al settore agricolo e, in special modo, quello della agrumicoltura nella vicina piana di Catania. Questa crescita economica provocò un copioso flusso migratorio dalla stessa provincia e da quelle vicine (in particolare da Enna, Caltanissetta, Siracusa e Ragusa), culminato nel 1971 quandò la popolazione superò i 400.000 residenti.

 I poli economici 

La città dispone di alcuni poli di attività economica importanti come l'area industriale, commerciale e artigianale di Misterbianco; la città commerciale Etnapolis in zona Valcorrente (Belpasso), ovvero il più grande centro commerciale del sud Italia; più vari altri centri commerciali dislocati sul territorio, tra i quali i prinicpali sono Le Zagare a San Giovanni La Punta, afferente alla catena Despar e Auchan. L'agglomerato industriale e commerciale di Piano Tavola spazia dalla produzione elettromeccanica a quella alimentare. Le attività industriali più importanti sono invece concentrate a sud della città, nella zona industriale di Pantano d'Arci costituita nell'immediato dopoguerra, dove ha sede anche il polo tecnologico (definito da alcuni "Etna Valley" per alcune affinità con la più ben nota "Silicon Valley" americana) che ospita aziende operanti nei settori farmaceutico, elettronico, informatico, agro-alimentare, meccanico con alcuni punti d'eccellenza.

Nella zona industriale si trova anche un "incubatore d'imprese" (Business Innovation Center - BIC, controllata da "Sviluppo Italia"), che svolge la funzione di consulenza e supporto alle iniziative economiche, ed accoglie diverse iniziative imprenditoriali. Al BIC si affiancano - e in alcuni casi vengono a sovrapporsi - altre agenzie pubbliche come il bureau "InvestiaCatania": altra agenzia di sviluppo finanziata questa volta dal Comune.

Sempre nella parte sud della città ha sede il mercato ortofrutticolo di San Giuseppe La Rena, uno dei più importanti del Meridione, in attesa di essere trasferito nei più idonei locali in via di realizzazione nell'agro della piana di Catania. Il settore agricolo appare in genere in declino a causa della diminuzione delle rendite agricole e della concorrenza dei produttori esteri.

Il centro città

ha invece funzione prevalentemente burocratica, direzionale, amministrativa e commerciale. È stata inaugurata il 5 maggio 2007 la nuova aerostazione dell'aeroporto di Catania-Fontanarossa, la più grande del meridione intitolata al musicista catanese Vincenzo Bellini e si attende per i prossimi anni il rinnovo di quella già esistente, come momento importante per il prossimo sviluppo economico dell'intera area orientale della Sicilia. Anche la permanenza del Catania Calcio in serie A, viene salutata da molti come una importante occasione di marketing territoriale e di immagine che potrebbe influire positivamente sullo sviluppo economico dell'indotto cittadino.


Onorificenze conferite alla città 

La città di Catania è «la ottava tra le 27» città decorate con Medaglia d'Oro come "Benemerite del Risorgimento nazionale" per le azioni altamente patriottiche compiute dalla città nel periodo del Risorgimento. Periodo, definito dalla Casa Savoia, compreso tra i moti insurrezionali del 1848 e la fine della prima Guerra Mondiale nel 1918.


Città gemellate
 
Phoenix, Stati Uniti
Grenoble, Francia, dal 1961
Ottawa, Canada


Municipalità

Nel 1971 il comune diede avvio al decentramento amministrativo della città dividendola in 26 quartieri che facevano capo ad altrettante parrocchie. Il 26 giugno 1978 i quartieri (ribattezzati circoscrizioni) furono ridotti a 17 e nel novembre 1995 ulteriormente diminuiti fino ai 10 attuali, che prendono il nome di municipalità di quartiere.

 Le municipalità di Catania.I. Centro: la prima municipalità è quella della città vecchia, la parte centrale di Catania che racchiude tutti i monumenti più antichi; comprende la zona del porto, i quartieri di San Cristoforo, San Berillo, Civita, Antico Corso e Fortino;
II. Ognina-Picanello: la seconda municipalità è la zona orientale della città e va dalla zona ricca del corso Italia a quella più povera del villaggio Dusmet; si è sviluppata praticamente dal 1880 in poi e prima la zona di Ognina era un paese a parte, formato dai pescatori del porto;
III. Borgo-Sanzio: la terza municipalità occupa una zona tra Cibali e Picanello che è sorta nel 1669 per ospitare gli sfollati della città; comprende i quartieri della Consolazione, del Borgo e di piazzale Raffaello Sanzio ed è incentrata su piazza Cavour;
IV. Barriera-Canalicchio: la quarta municipalità è al confine con i comuni di Tremestieri Etneo e Sant'Agata li Battiati, ospita la Cittadella Universitaria sulla collina Santa Sofia ed è formata dai quartieri di Barriera del Bosco e Canalicchio;
V. San Giovanni Galermo: la quinta municipalità formava un comune a sé fino al 1928, poi venne annesso alla città; si è sviluppata negli anni sessanta a causa delle case popolari, la maggior parte delle quali abusive; in questa zona si ritiene che sia nata Sant'Agata;
VI. Trappeto-Cibali: la sesta municipalità, tra il Borgo e San Giovanni Galermo, sorge attorno a piazza Bonadies e allo stadio Cibali; fino agli anni sessanta è stata una zona rurale, poi si è sviluppata in seguito ad alcuni piani di urbanizzazione;
VII. Monte Po-Nesima: la settima municipalità include i quartieri di San Leone, Nesima, San Nullo e Monte Po; è al confine con Misterbianco e ne prosegue i quartieri di Lineri e Monte Po; è sorta negli anni cinquanta ed è ora sede del nuovo ospedale Garibaldi;
VIII. San Leone-Rapisardi: l'ottava municipalità ha come due grandi direttrici la via Mario Rapisardi e il corso Indipendenza, che comprendono una fetta di territoro urbanizzato dopo gli anni trenta e ancora oggi in ampie zone non abitato;
IX. San Giorgio-Librino: la nona municipalità è nata con il piano di urbanizzazione portato avanti negli anni sessanta e comprende una grandissima zona abitata da circa 80.000 persone; in molte zone mancano dei servizi essenziali e solo di recente si sta cercando di recuperare la situazione;
X. San Giuseppe La Rena-Zia Lisa: la decima municipalità è la più ampia; comprende i quartieri del Villaggio Sant'Agata, del Villaggio Santa Maria Goretti, la Plaia, l'aeroporto, l'Oasi del Simeto, la zona industriale di Pantano d'Arci, Vaccarizzo, la zona del Ponte Primosole.


 

Catania / katanja / it is a commune of 302.884 inhabitants chief town of the homonym province. It is the second commune of Sicily for population and for housing density. The metropolitan area counts a total of 733.833 residents to 2001.

According to the Greek historian Plutarco, its name derives from Katane (that is grater), for the association with the asperities of the lava territory on which it rises.
In historical epoch, you/he/she has been destroyed well seven turned by volcanic eruptions and by earthquakes. Among these last, the most catastrophic have been those of 1169 and of 1693.
Its historical center has been declared Patrimony of the humanity, together with the seven communes of the Val of Known, in 2002.

Geography 
Catania rises on the oriental coast of the island, to the feet of the volcano Etna and to half road between the cities of Messina and Syracuse. Its territory also includes a vast slice of the plain one in Catania. It leans out on the Ionian sea with the gulf that he/she takes his/her name.
the territory is purely level. The native nucleus of the city was situated on a hill that corresponds more or less to the today's Giving plaza, where the ex Monastery of the Benedictines rises. For the rest, the only important relief is the hill Saint Sofia, where the University Citadel rises, to the border with Gravina.
Catania is crossed by an underground river the Amenano. In past, a little out the boundaries to west, the lake of Nicito could be found, today covered by the 1669 lava casting, which has deeply changed the aspect of the surrounding territory. The coast is rocky to north of the I bring (the Bluff, with the famous beach of St. Giovanni them Skins) and sandy to south (the Plaia).
History 
Catania was originally an installation siculo, rifondato as K..Üv. in 729 to.C. from Greek farmers calcidesi driven by Tucle. After the domination siracusana, has been conquered by the Romans in 263 to.C. To the fall of the Roman empire it has seguìto the fates of Sicily, being conquered by the ostrogotis before, then from the Arabs, from the Norman ones, from the svevis and from the angioinis.
In 1282 it passed to the Aragonese ones and with king Martin I of Sicily Catania it had become capital of the Kingdom of Sicily since 1402 to 1416. Passed under the dominoes Spanish, Piedmontese and borbonico, in the 1860 Catania it entered to belong to the Kingdom of Italy.

The territory
some commune in Catania includes a part of the plain one in Catania. It is one among the widest cultivated areas in Sicily, and its nearer zone to the sea constitutes the oasis of the Simeto regional reserve of around 2000 hectares founded in 1984. The oasis of the Simeto takes name from the river Simeto, the more main point than the island, that finishes you its course. Besides Catania is one of the few cities in Italy to offer so different landscapes assembled only in a site. The only river that crosses the city is the Amenano, once visible and then buried by an eruption of the Etna, what time it flows under the surface of the city making only himself/herself/itself visible to the water or linzolu, an artistic fountain in white marble that rises between the Pescheria and the plaza of the Cathedral.

Art and monuments You ancient city 
The Odeon .Del Greek period and of the Roman domination to Catania little traces and finds remain, because of the disastrous earthquakes (what you/they have shaved to the ground the city) and of the consequent reconstructions that you/they have often covered the preceding architectures. Besides, great countries of excavations and archaeological studies are not been performed never if not in sporadic cases of its recent history.
The Theater Romano (of the II century), the Odeon (III century), the amphitheater (II century), the Thermal baths of the address, the Thermal baths of the Rotunda, the Thermal baths Achilliane, the rests of an aqueduct near the park Gioieni and some funeral buildings are currently all the visible rests of the Roman Catania. The Roman Theater and the Odeon have been restored in the last years and they are comfortably visitable. Also the rests of the amphitheater have been visitable since 1907 (year when I/you/they have been brought to the light) from the entry of Stesicoro plaza.
Probably also u Liotru, the symbol of the city currently placed to the center of Cathedral Plaza, has been built in Roman epoch. It is a manufactured article in porous lava stone, that represents an elephant surmounted by an Egyptian obelisk in white marble. The name probably derives from the storpiatura of the name Eliodoro, tied up character to the history of the statue.
Besides, Catania I/you/they have been produced to a series of coins, that understands beautiful conii - from those archaic - with Nike and Zeus in throne - to those of the great engravers - Eveneto, Eraclide and Procle, with head of Apollo.
In the sotteraneis in Catania rich testimonies of epoch are found Greek fret-Roman (the whole ancient city), that one day will perhaps be brought to the light

The medioevo  
Well belonging to the Patrimony of the humanity UNESCO
 
Of the Norman period the castle of Aci Castello and the apses of the Cathedral of Sant'Agata (the Cathedral) mainly preserve him, that would have been restructured then after the 1693 earthquake. Today the cathedral preserve launches her/it, the bust-shrine and her box-reliquaria of Sant'Agata, realized by the senese Giovanni of Bartolo in the XIV century.
Only monument of Byzantine age is the Chapel Bonajuto (consequential name from the noble family that had held her as shrine of family as well as private chapel): it deals with one "trichora" Byzantine that is a building with three apses; before his/her restauration it had knowledge thanks to the sketches of Jean Houel.
Of the period Swabian (XIII century) is the portal of the church of Sant'Agata to the Jail and the federiciano Castle Ursino (it is now recently restore center of the civic Museum, (picked Biscari and of the Benedictines) coevo of the most famous castle pugliese of Castel of the Mountain.

 The rinascimento 
Of the Aragonese domination the church of Saint Maria of Jesus remains placed in the homonym plaza, built in the '500 and restructured in the '700. In 1558 it was initiated the construction of the Monastery of the Benedictines, to which the church of St. Nicolò would have been placed side by side the arena. Destroyed by the 1669 lava casting and by the 1693 earthquake, in 1703 it started the reconstruction that nevertheless you/he/she has not been completed anymore. The so-called Boundaries of Charles V, that contain the historical center, were initiated in the XVI century but they came practically you reconstruct after the earthquake.

Chiesa Madonna del Carmine
Catania /katanja/ è un comune di 302.884 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia. È il secondo comune della Sicilia per popolazione e per densità abitativa. L'area metropolitana conta un totale di 733.833 residenti al 2001.


Secondo lo storico greco Plutarco, il suo nome deriva da Katane (cioè grattugia), per l'associazione con le asperità del territorio lavico su cui sorge.

In epoca storica, è stata distrutta ben sette volte da eruzioni vulcaniche e da terremoti. Fra questi ultimi, i più catastrofici sono stati quelli del 1169 e del 1693.

Il suo centro storico è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità, assieme ai sette comuni del Val di Noto, nel 2002.


Geografia 

Catania sorge sulla costa orientale dell'isola, ai piedi del vulcano Etna e a metà strada tra le città di Messina e Siracusa. Il suo territorio comprende anche una vasta fetta della piana di Catania. Si affaccia sul mare Ionio con il golfo che prende il suo nome.
il territorio è prettamente pianeggiante. Il nucleo originario della città era situato su un colle che corrisponde più o meno all'odierna piazza Dante, dove sorge l'ex Monastero dei Benedettini. Per il resto, l'unico rilievo importante è la collina Santa Sofia, dove sorge la Cittadella Universitaria, al confine con Gravina.
Catania è attraversata da un fiume sotterraneo, l'Amenano. In passato, poco fuori le mura ad ovest, si poteva trovare il lago di Nicito, oggi coperto dalla colata lavica del 1669, la quale ha profondamente mutato l'aspetto del territorio circostante. La costa è rocciosa a nord del porto (la Scogliera, con la famosa spiaggia di San Giovanni li Cuti) e sabbiosa a sud (la Plaia).


Storia 

Catania era originariamente un insediamento siculo, rifondato come KατÜvη nel 729 a.C. da coloni greci calcidesi guidati da Tucle. Dopo la dominazione siracusana, è stata conquistata dai romani nel 263 a.C. Alla caduta dell'Impero romano ha seguìto le sorti della Sicilia, venendo conquistata prima dagli ostrogoti, poi dagli arabi, dai normanni, dagli svevi e dagli angioini.
Nel 1282 passò agli aragonesi e con re Martino I di Sicilia Catania divenne capitale del Regno di Sicilia dal 1402 al 1416. Passata sotto i domini spagnolo, piemontese e borbonico, nel 1860 Catania entrò a far parte del Regno d'Italia.


Il territorio

del comune di Catania comprende una parte della piana di Catania. È una tra le più estese aree coltivate della Sicilia, e la sua zona più vicina al mare costituisce l'oasi del Simeto, riserva regionale di circa 2000 ettari istituita nel 1984. L'Oasi del Simeto prende nome dal fiume Simeto, il più importante dell'Isola, che vi termina il suo corso. Inoltre Catania è una delle poche città in Italia ad offrire paesaggi tanto diversi concentrati in un solo sito. L'unico fiume che attraversa la città è l'Amenano, un tempo visibile e poi seppellito da un'eruzione dell'Etna, che ora scorre sotto la superficie della città rendendosi visibile solo all'Acqua o linzolu, una artistica fontana in marmo bianco che sorge tra la Pescheria e la piazza del Duomo.


Arte e monumenti   La città antica 

L'Odeon .Del periodo greco e della dominazione romana a Catania rimangono pochissime tracce e reperti, a causa dei disastrosi terremoti (che hanno raso al suolo la città) e delle conseguenti ricostruzioni che spesso hanno ricoperto le precedenti architetture. Inoltre, non sono mai state eseguite grandi campagne di scavi e studi archeologici se non in casi sporadici della sua storia recente.
Il Teatro Romano (del II secolo), l'Odeon (III secolo), l'Anfiteatro (II secolo), le Terme dell'Indirizzo, le Terme della Rotonda, le Terme Achilliane, i resti di un acquedotto presso il parco Gioieni e alcuni edifici funerari sono tutti i resti attualmente visibili della Catania romana. Il Teatro romano e l'Odeon sono stati restaurati negli ultimi anni e sono comodamente visitabili. Anche i resti dell'anfiteatro sono visitabili dal 1907 (anno in cui sono stati riportati alla luce) dall'ingresso di piazza Stesicoro.

Probabilmente anche u Liotru, il simbolo della città situato attualmente al centro di Piazza Duomo, è stato costruito in epoca romana. È un manufatto in pietra lavica porosa, che raffigura un elefante sormontato da un obelisco egiziano in marmo bianco. Il nome deriva probabilmente dalla storpiatura del nome Eliodoro, personaggio legato alla storia della statua.

Inoltre, sono state prodotte a Catania una serie di monete, che comprende bellissimi conii - da quelli arcaici - con Nike e Zeus in trono - a quelli dei grandi incisori - Eveneto, Eraclide e Procle, con testa di Apollo.
Nei sotteranei di Catania si trovano ricche testimonianze di epoca greca-romana(l'intera città antica),che forse un giorno verrà riportata alla luce


Il medioevo 
Bene appartenente al Patrimonio dell'Umanità UNESCO
 
Del periodo normanno si conservano principalmente il castello di Aci Castello e le absidi della Cattedrale di Sant'Agata (il Duomo), che poi sarebbe stata ristrutturata dopo il terremoto del 1693. Oggi la cattedrale conserva la vara, il busto-reliquiario e la cassa-reliquaria di Sant'Agata, realizzato dal senese Giovanni di Bartolo nel XIV secolo.
Unico monumento di età bizantina è la Cappella Bonajuto (nome derivante dalla famiglia nobiliare che l'aveva tenuta come sacrario di famiglia nonché cappella privata):si tratta di una "trichora" bizantina cioè un edificio con tre absidi; prima del suo restauro se ne aveva conoscenza grazie ai disegni di Jean Houel.
Del periodo svevo (XIII secolo) è il portale della chiesa di Sant'Agata al Carcere e il federiciano Castello Ursino (di recente restaurato, è ora sede del Museo civico (raccolte Biscari e dei benedettini) coevo del più famoso castello pugliese di Castel del Monte.


 Il rinascimento 

Della dominazione aragonese rimane la chiesa di Santa Maria di Gesù situata nella piazza omonima, costruita nel '500 e ristrutturata nel '700. Nel 1558 fu iniziata la costruzione del Monastero dei Benedettini, a cui sarebbe stata affiancata la chiesa di San Nicolò l'Arena. Distrutta dalla colata lavica del 1669 e dal terremoto del 1693, nel 1703 se ne avviò la ricostruzione che tuttavia non è stata mai più portata a termine. Le cosiddette Mura di Carlo V, che racchiudono il centro storico, furono iniziate nel XVI secolo ma vennero praticamente ricostruite dopo il terremoto.


Il barocco 

L'eruzione del 1669 che investì la città (tela di Giacinto Platania, sagrestia della Cattedrale di Catania).Catania è stata ampiamente distrutta nel 1169 e nel 1693 dai terremoti. Il suo territorio circostante è stato più volte coperto da colate laviche che hanno raggiunto il mare. Ma i catanesi caparbiamente l'hanno ricostruita sulle sue stesse macerie. La leggenda vuole che la città sia stata distrutta sette volte durante la sua storia, ma in realtà tali eventi disastrosi si possono sicuramente riferire a pochi ma terribili terremoti. Anche le distruzioni del centro urbano a causa delle colate laviche sono frutto di una storiografia fantasiosa.
Tutti i monumenti antichi sono stati inseriti nel tessuto urbano della città ricostruita grazie all'opera dell'architetto Giovan Battista Vaccarini, che ha dato alla città una chiara impronta barocca. Tra gli altri che hanno aiutato la rinascita della città si ricordano Francesco Battaglia, Stefano Ittar, Alonzo di Benedetto e Girolamo Palazzotto.


La Chiesa di San Benedetto.La via Crociferi 

Un raro esempio di unità architettonica è la via dei Crociferi, forse, la strada più bella della Catania settecentesca. Essa ha inizio in Piazza San Francesco d'Assisi e vi si accede passando sotto l'arco di San Benedetto che collega la Badia maggiore alla Badia minore posta al di là della strada. La strada, contornata da chiese, monasteri e poche abitazioni civili, è un raro esempio di barocco siciliano. Nel breve spazio di circa 200 metri sono presenti ben quattro chiese. La prima è la chiesa di San Benedetto collegata al convento delle suore benedettine dall'arco omonimo che sovrappassa la via. Ad essa si accede a mezzo di una scalinata ed è contornata da una cancellata in ferro battuto.
Proseguendo si incontra la chiesa di San Francesco Borgia alla quale si accede tramite due scaloni. A seguire si incontra il Collegio dei Gesuiti, oggi sede dell'Istituto d'arte, con all'interno un bel chiostro con portici su colonne ed arcate. Difronte al Collegio è ubicata la chiesa di San Giuliano considerata uno dei più begli esempi del barocco catanese. L'edificio, attribuito all'architetto Giovan Battista Vaccarini, ha un prospetto convesso e delle linee pulite ed eleganti. Proseguendo ed oltrepassando la via Antonio di Sangiuliano, si può ammirare il convento dei Crociferi e quindi la chiesa di San Camillo. In fondo alla via è ubicata Villa Cerami, che è sede della facoltà di giurisprudenza dell'Università di Catania.


I Monumenti Barocchi  Tra i principali monumenti barocchi si ricordano:

la Cattedrale di Sant'Agata
la chiesa della Badia di Sant'Agata, in via Vittorio Emanuele II
la chiesa di Sant'Agata la Vetere, in via Santa Maddalena, sorge su una chiesa del 264
la chiesa di Sant'Agata alla Fornace o di San Biagio, in piazza Stesicoro
la chiesa di San Francesco in piazza San Francesco, che custodisce le spoglie di Eleonora d'Angiò
la chiesa di San Benedetto in via Crociferi
la chiesa di San Nicolò l'Arena, in piazza Dante
il Monastero della Santissima Trinità, in via Vittorio Emanuele
la Basilica della Collegiata (regia Cappella), in via Etnea
il Palazzo degli Elefanti, sede del Municipio, il Palazzo del Seminario dei Chierici e la Fontana dell'Amenano, in piazza del Duomo
il Palazzo Biscari, in via Biscari
il Palazzo del Toscano, in piazza Stesicoro
il Palazzo Reburdone, in via Vittorio Emanuele II
il Palazzo Bruca, in Via Vittorio Emanuele II, sede del Museo del Giocattolo
la Villa Cerami, in via Crociferi, sede della facoltà di Giurisprudenza
la Porta Uzeda e la Porta Carlo V (sede della Pescheria), in via beato Giuseppe Dusmet
la Porta Ferdinandea, detta oggi Porta Garibaldi, costruita nel 1768 e sita in piazza Palestro
La fontana dell'Amenano in Piazza Duomo
la fontana dell'Elefante
il Convitto Cutelli
il Teatro Bellini, in Piazza Bellini
 
Via Etnea

La via Etnea è il salotto della città. Attraversa Catania da sud a nord partendo dalla Piazza del Duomo ed arrivando, dopo circa 3 km, al Tondo Gioieni. Il suo andamento dritto come una spada, ha come prospettiva la sagoma incombente dell'Etna.
Parte dalla piazza del Duomo e dopo circa 100 m raggiunge la piazza Università. In essa si affacciano il palazzo dell'Università e palazzo Sangiuliano costruiti entrambi in stile barocco nella prima metà del XVIII secolo. La piazza è illuminata da quattro candelabri bronzei con allegorie di quattro antiche leggende catanesi: Colapesce, i Fratelli Pii, Gammazita e Uzeta.
Più avanti si incontra la Basilica Collegiata e quindi si incrocia la via di Sangiuliano, ovvero i Quattro Canti come detto dai catanesi. Proseguendo si raggiunge la Chiesa dei Minoriti prima di arrivare in piazza Stesicoro. Qui si trovano il monumento a Vincenzo Bellini e gli scavi dell'Anfiteatro romano situati a circa 10 m sotto il livello stradale. Si procede quindi fino alla Villa Bellini, classico giardino all'italiana, che costituisce il polmone verde della Catania settecentesca. Si prosegue quindi verso piazza Cavour, il Borgo per i catanesi, dove si trova la fontana della dea Cerere in marmo bianco, conosciuta dai vecchi catanesi come 'a tapallara (Dea Pallade).

Il periodo contemporaneo 

Nel 1890 venne inaugurato il Teatro Massimo Vincenzo Bellini, in piazza Vincenzo Bellini. Negli anni trenta a Catania vennero costruiti il Palazzo di Giustizia e la fontana de I Malavoglia. Nel 1961 Luigi Piccinato diede avvio ai lavori di costruzione anche del complesso universitario della Cittadella, che oggi è una delle assi portanti dell'Università.

Mercati e mercatini 

La pescheria.Uno dei posti più caratteristici della Catania popolare è il mercato del pesce della pescheria sempre rutilante di colori, voci e odori. Altro mercato molto caratteristico è quello di piazza Carlo Alberto, detto in catanese A fera o luni. Nella stessa piazza tutte le domeniche si tiene un importante "mercato delle pulci". Un mercato di "bric a brac" è aperto la domenica sotto gli archi della "marina" nei pressi della Villa Pacini. Altro mercato molto frequentato è quello che si svolge il venerdì nella nuova piazza I Viceré nel quartiere nord di Barriera del Bosco.

Cultura  Personalità illustri
 
Vincenzo Bellini
Antonino Gandolfo Brancaleone
Giovanni VergaSicuramente figli illustri, che hanno reso grande Catania nel mondo, sono il compositore Vincenzo Bellini, lo scrittore Giovanni Verga e il poeta Mario Rapisardi. Il primo è stato autore di opere immortali come La sonnambula, Norma e I puritani. Il secondo ha inaugurato il verismo in Italia e ha scritto i romanzi I Malavoglia e Mastro-don Gesualdo. Il terzo è stato uno dei poeti più attivi a cavallo tra Ottocento e Novecento e a lui è dedicato uno dei più importanti viali della città.
Altri catanesi di rilevanza sono:
la regina d'Aragona Costanza di Hohenstaufen;
i re di Trinacria Ludovico d'Aragona e Federico IV d'Aragona;
i vescovi Giuseppe Francica-Nava de Bontifè e Antonio Maria Trigona;
i fisici Ettore Majorana;
i matematici Sebastiano Catania, Lucio Lombardo Radice, Agatino San Martino Pardo e Giuseppe Zurria;
lo studioso Carlo Gemmellaro
il legislatore Caronda;
il giurista e magistrato Cosimo Nepita;
il pedagogista Giuseppe Lombardo Radice;
gli scrittori e poeti Bartolomeo Asmundo, Pietrangelo Buttafuoco, Enzo Consoli, Agata Giardina, Melissa P., Giuseppe Lazzaro Danzuso, Giampiero Mughini, Alfredo Danese, Salvatore Camilleri, Giovanni Formisano, Antonino Magrì, Candido Cannavò, Saverio Fiducia, Domenico Tempio, Nino Martoglio, Ercole Patti e Mario Rapisardi;
i pittori Alessandro Abate, Giuseppe Gandolfo, Antonino Gandolfo, Zenone Lavagna, Calcedonio Reina, Emilio Greco;
gli attori Jerry Calà, Enzo Consoli, Turi Ferro, Giovanni Grasso, Leo Gullotta, Gilberto Idonea, Angelo Musco,Giovanni Grasso,Rosina Anselmi,Enrico Pappalardo e Saro Urzì;
i doppiatori Enzo Consoli, Mario Cordova;
i cantanti Franco Battiato, Mario Biondi, Jenny B, Gianni e Marcella Bella, Veruska, Farida, Antonella Arancio, Gerardina Trovato, BriganTony, Gianni Celeste, Carmen Consoli e Giuseppe Castiglia;
i musicisti Giovanni Pacini,Pietro Platania, Antonino Gandolfo Brancaleone,Martino Frontini, Francesco Paolo Frontini, Aldo Clementi;
i componenti delle band degli Sugarfree, dei Brigantini, dei Denovo e dei Beans;
i critici teatrali Enzo Consoli e Domenico Danzuso;
i politici Napoleone Colajanni, Giuseppe de Felice Giuffrida, Claudio Fava,Enzo Bianco, Anna Finocchiaro Antonio La Pergola, Salvatore Leonardi, Raffaele Lombardo, Concetto Marchesi, Luciano Modica, Giuseppe Maria Reina e Antonino Paternò-Castello;
gli imprenditori Mario Ciancio Sanfilippo, Libero Grassi, Angelo Massimino e Antonino Pulvirenti.

Religione 

La tradizione attesta la presenza della prima comunità cristiana a Catania sin dal I secolo con l'invio, da parte di san Pietro, del vescovo Berillo, ciò fa di Catania la più antica comunità cristiana della Sicilia. Catania è anche sede di due moschee: una è la prima edificata in Italia dopo la dominazione araba (nella zona di via Plebiscito nel 1980), la seconda è di più recente apertura, nei pressi del porto.

La vara di Sant' Agata

Patrona della città è sant'Agata, alla quale viene ogni anno dedicata una grandiosa festa lunga tre giorni (dal 3 al 5 febbraio). In quei tre giorni la città dimentica ogni cosa per concentrarsi sulla festa, misto di devozione e di folklore, che attira ogni anno sino a un milione di persone, tra devoti e curiosi.

Santi e beati

Sant'Agata (santa patrona)
Sant'Euplio (compatrono)
San Berillo di Antiochia, primo vescovo catanese
San Giacomo
Sant'Everio
San Filadelfo
San Leone
San Nicola Politi
San Policarpo
San Sabino
San Severo di Catania
beato Luigi Beltrame Quattrocchi
beato Bernardo Scammacca
beata Maddalena Caterina Morano

Leggende  

I fratelli Pii, moneta del 212.
Il Castello Ursino all'inizio del XX secolo.La storia di Catania è arricchita da quattro leggende che sono state rappresentate nei quattro lampioni di Piazza Università realizzati da Mimmo Maria Lazzaro e Domenico Tudisco agli inizi del Novecento: Colapesce, i Fratelli Pii, Gammazita e Uzeta.

Una delle leggende di Colapesce narra che egli era un giovane (Nicola il pesce) che poteva stare sott'acqua per molto tempo; non appena Federico II ne venne a conoscenza, lo sfidò a recuperare una coppa d'oro. Colapesce lo fece ed ottenne in premio la coppa. Il Re, allora, gli chiese di vedere cosa c'era sotto la Sicilia. Riemerso, Colapesce informò il Re del fatto che la Sicilia poggiava su tre colonne e che una di esse era consumata dal fuoco. Federico II gli chiese di portargli il fuoco ma Colapesce, tuffatosi nuovamente in mare, non riemerse mai più. Secondo la leggenda è ancora in fondo al mare e continua a reggere la colonna che stava per crollare.
I fratelli Pii (Anfinomo ed Anapia) cercarono di salvare gli anziani genitori portandoli sulle proprie spalle durante un'eruzione dell'Etna; mentre stavano per essere travolti il fiume di lava si divise per volere degli dei e tutti si salvarono.
Gammazita era un giovane virtuosa; di lei si invaghì un soldato francese, che fu rifiutato; un giorno Gammazita, recatasi da sola ad un pozzo, venne raggiunta dall'innamorato e, per non cedere alle sue richieste, si uccise gettandosi nel pozzo.
Uzeta è protagonista di una leggenda inventata agli inizi del Novecento: questo ragazzo di umili origini diventò cavaliere per la sua bravura e riuscì a sconfiggere gli Ursini, giganti saraceni che avrebbero dato il nome al Castello.

Istruzione  

La facciata dell'ex convento dei Benedettini, che ospita le facoltà di Lettere e Filosofia e Lingue e Letterature Straniere.L'Università degli studi di Catania, fondata nel 1434, è la più antica della Sicilia. È una delle più grandi del Sud Italia, con 62.000 iscritti divisi in dodici facoltà.
Inoltre Catania è sede della Scuola Superiore, uno dei cinque centri d'eccellenza per universitari in Italia.

Musei e biblioteche 

La città siciliana ospita numerosi musei, molti dei quali trascurati e lasciati a loro stessi. Catania ospita appena cinque musei stabili: quello del Castello Ursino, l'Emilio Greco, il museo dell'Orto Botanico, il Museo Civico Belliniano (presso la casa di Vincenzo Bellini) e la Casa Museo di Giovanni Verga.
Esistono inoltre due musei privati: il Museo Paleontologico dell'Accademia Federiciana (istituito nel 1996, accoglie fossili provenienti da ogni parte del mondo risalenti ad un arco di tempo compreso tra il Siluriano, 435-395 milioni di anni fa, e il Neozoico: 2-1,5 milioni di anni fa) e il Museo di sculture in pietra lavica "Valenziano Santangelo".
La biblioteca Ursino-RecuperoInfine, al Centro Fieristico le Ciminiere, ex industria oggi completamente ristrutturata, si svolgono manifestazioni e mostre periodiche, organizzate principalmente dalla Provincia di Catania. All'interno del complesso sono stati creati due nuovi musei:"Il Museo dello sbarco in Sicilia del 1943" dove all'interno è stata realizzata una minuziosa riproduzione di una piazza siciliana prima e dopo un bombardamento; contiene inoltre una vasta collezione di oggetti e uniformi, delle armi del tempo e ricostruzioni virtuali dello sbarco. Il "Museo del Cinema" contiene molti cimeli e ricostruzioni di scene famose di film con una sezione interamente dedicata a Catania come set cinematografico.
Le biblioteche di Catania sono: la Biblioteca universitaria e Ventimilliana (aperta al pubblico nel 1755; dal secolo scorso conserva il fondo del vescovo Salvatore Ventimiglia, che vi mantiene una sua unità); la biblioteca dell'Accademia Gioenia di scienze naturali; quella della sezione catanese della Deputazione di storia patria; le Biblioteche riunite Civica-Ursino Recupero.

Musica  

Carmen Consoli Il rilancio culturale della città è passato anche per la musica. Dagli anni settanta-ottanta, sono sorti decine di nuovi cantautori e gruppi musicali, che hanno rilanciato l'immagine della città in Italia. Il più importante è probabilmente Franco Battiato, le cui sperimentazioni musicali hanno influenzato molti altri autori.
Successivamente sono arrivati Vincenzo Spampinato, i Denovo di Mario Venuti e Luca Madonia, Gerardina Trovato, Carmen Consoli, lanciata dalla casa di produzione di Francesco Virlinzi, gli Sugarfree e molti altri autori minori. Nella scena rock ottanta-novanta spiccano nomi storici come gli Schizo, autori di un genere più hard, e poi gli Uzeda e i Flor de Mal, che nacquero negli anni in cui Catania veniva addirittura paragonata alla Seattle europea! Importante è stato anche il lavoro di cantanti popolari come BriganTony, le cui "opere" sono oggi riprese dai Brigantini, e ai più contemporanei Lautari.

Vita notturna 

Catania è una delle città europee maggiormente vivaci per la movida notturna; sia di giorno che di notte, giovani e meno giovani si aggirano per le antiche stradine del centro storico dove sono ubicati centinaia di locali che vanno dai bar ai pub, dai ristoranti alle trattorie tipiche ai disco pub e ogni altro locale nel quale passare la serata fra amici. La barocca via Etnea è il centro di questa movida che si dirige poi nel dedalo delle stradine adiacenti dove sono ubicati la gran parte dei locali. Altro polo importante della vita notturna è il lungomare che va da piazza Europa al borgo marinaro di Ognina, dove esistono numerosi bar e ristoranti, ma anche i classici chioschi dei paninari. Per quanto riguarda le discoteche, esse sono presenti sia in città ma soprattutto nei paesi della riviera ionica come Acicastello e la sua frazione Acitrezza.

Teatro 

Catania è la città a più alta densità teatrale della Sicilia. Molteplici le compagnie teatrali che vi operano, sia professionali che amatoriali. Il più importante teatro della città è il Teatro Massimo Bellini, costruito dall'architetto Carlo Sada alla fine del secolo XIX ed inaugurato nel 1890. Oggi è un teatro lirico di tradizione, vanta un'orchestra sinfonica ed un coro stabile ed è sede di stagione operistica e concertistica. Da alcuni anni dispone della sala del Teatro Sangiorgi che viene utilizzata per concerti di musica da camera e per prove di spettacoli. Molto attivi sono inoltre il Teatro Stabile di cui è direttore artistico Lamberto Puggelli e il Teatro Metropolitan, nonché il Piccolo Teatro di Gianni Salvo.


Radio, riviste e televisioni 

Catania è sede del quotidiano siciliano La Sicilia, il secondo dell'isola, e delle emittenti televisive Antenna Sicilia, Telecolor, Video 3, La F e D Television. In città sono inoltre presenti diverse emittenti radiofoniche: alcune a carattere regionale come Radio Telecolor e Radio Sis, e altre a livello locale quali Radio Video 3, Radio Catania, R.S.C., Studio 90 Italia, Radio Delfino, Antenna Uno, Radio Vulcano. In passato, era la sede anche delle riviste I Siciliani, Il Corriere di Sicilia e Espresso Sera e del canale televisivo Teletna. Oggi quasi tutti i mass media della città sono in mano a Mario Ciancio Sanfilippo ritenuto il maggiore editore del sud Italia.

Cinema 

A Catania già nei primi anni del Novecento, proprio agli albori del cinema, sorsero varie case di produzione cinematografica: Morgana film, Etna film, Katana film, Sicula film e Jonio film. Secondo quanto riportato in un articolo del quotidiano La Sicilia del 1° marzo1978, già nel 1914 Catania era una delle capitali del cinema europeo.

L'Etna film produsse oltre 100 films, tra cui: Il Benefattore e il Marchese di Roccaverdina entrambi di Luigi Capuana, Capo rais diretto da Nino Martoglio ed interpretato da Giovanni Grasso, L'acrobata diretto da Giuseppe de Liguoro e dal commediografo catanese Pippo Marchese. Da citare anche Christus, un colossal, girato con centinaia di comparse e Il cavaliere senza paura

Della Katana film si ricordano tra gli altri, Il latitante e La guerra e la moda (entrambi con la Balistrieri), della Sicula film, La fidanzata dell'Etna, Pane nemico e Presentat'arm, con Elvira Radaelli ed infine, della Jonio film, il film Valeria.

Da notare che un meccanico dell'Etna Film, Francesco Margiunti, inventò due regoli calcolatori per la perforazione della pellicola negativa e positiva, che oggi si trovano al Museo nazionale del Cinema di Torino. La produzione cinematografica di Catania durò solo pochi anni. Vennero favorite e finanziate altre sedi e il settore entrò in crisi. Tentativi di rilancio successivi, ma senza seguito, furono quelli di Ugo Saitta nel 1935 con il film Clima puro e Lo voglio maschio, con Tuccio Musumeci, nel 1971.

L'industria cinematografia quindi, pur essendovi nata, non si è poi sviluppata a Catania. Solo recentemente la Catania Film Commission e l'Etna Film Commission, uffici rispettivamente del Comune e della Provincia, stanno cercando di favorire l'avvio delle produzioni cinematografiche in città. Inoltre, solo pochi film sono stati girati nel capoluogo etneo. Questa è la breve lista:

Film ambientati a Catania:

M.Mastroianni in Divorzio all'italiana nello scenario del porto di OgninaCasta diva di Carmine Gallone (1935);
Il bell'Antonio di Mauro Bolognini (1960), dal romanzo omonimo di Vitaliano Brancati;
La sposa bella di Nunnally Johnson e Mario Russo (1960), dal romanzo di Bruce Marshall;
Divorzio all'italiana di Pietro Germi;
Un bellissimo novembre di Mauro Bolognini, 1969;
Paolo il caldo di Marco Vicario (1973), dal romanzo di Vitaliano Brancati;
Mimì Metallurgico ferito nell'onore di Lina Wertmuller (1973);
Anni di piombo di Margarethe von Trotta (1981);
Storia di una capinera di Franco Zeffirelli (1993);
La professoressa di lingue di Steve Morelli (2000);
Il bell'Antonio di Maurizio Zaccaro (2005). Film tv;
Nuovomondo di Emanuele Crialese, 2006;
L'uomo di vetro di Stefano Incerti (2006), dal romanzo omonimo di Salvatore Parlagreco;
I Viceré di Roberto Faenza (2006), dal lavoro di Federico de Roberto;
Il Sole Nero di Krzysztof Zanussi (2006).
 
Sport &  Impianti sportivi
 
Lo stadio Angelo Massimino.Il principale impianto sportivo catanese è lo stadio Angelo Massimino, situato nel quartiere di Cibali. È lo stadio di calcio e ospita anche la pista di atletica leggera rifatta in occasione delle Universiadi del 1997. È stato in passato un campo di rugby (oggi le squadre di questo sport giocano allo Stadio Santa Maria Goretti). Nella sua struttura è compreso anche un campo di pallavolo e di pallacanestro (il PalaSpedini). Tra gli altri impianti, si ricordano il PalaCatania, che è uno dei palazzetti più moderni dell'isola, il PalaGalermo, il PalaNitta, la piscina di Nesima e il PalaGhiaccio nella zona del litorale della Playa.

Società sportive 

La squadra più seguita è il Calcio Catania. Nei primi anni sessanta, sotto la presidenza di Ignazio Marcoccio e la guida tecnica del catanese Carmelo Di Bella, il Catania disputò sei campionati consecutivi in Serie A ottenendo tre ottavi posti. Alla fine del campionato di calcio di Serie B 2005-2006, guidata dall'allenatore Pasquale Marino viene promossa in Serie A classificandosi al secondo posto dietro l'Atalanta.
La squadra più blasonata è invece quella femminile di pallanuoto, l'Orizzonte Geymonat Catania, che ha un palmares impressionante: 15 scudetti e 8 Coppe Campioni. Seguono il Cus Catania di hockey femminile (6 scudetti su prato e 6 indoor), la Jolly Componibili Catania di calcio femminile, la Paoletti Catania di pallavolo maschile e l'Alidea Catania di pallavolo femminile (1 scudetto a testa).

La coppia di pallavoliste Manuela Malerba e Margherita Chiavaro ha vinto uno scudetto di beach volley, mentre il Catania Beach Soccer ha conquistato due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana. Infine, la Romolo Murri Catania ha vinto un campionato italiano maschile indoor di cricket e la Polisportiva Cirnechi Catania ha vinto gli unici due campionati femminili dello stesso sport fin qui disputati.

Inoltre vantano tradizioni storiche, oltre ad ottimi piazzamenti nelle massime serie, l'Amatori Catania (rugby), il Nuoto Catania (pallanuoto maschile) e gli Elephants Catania (football americano). Tra le altre squadre si ricorda quella di pallacanestro della Virtus Catania Basket. la Canoa polo una nuova realtà che vede ben 3 squadre partecipare nella massima serie del campionato italiano

Manifestazioni sportive 

Catania è stata più volte arrivo di tappa del Giro d'Italia:
1989 (21 maggio): 1^ tappa, vinta dall'olandese Jean-Paul Van Poppel
1999 (16 maggio): 2^ tappa, vinta da Mario Cipollini
2003 (14 maggio): 5^ tappa, vinta da Alessandro Petacchi.
Fra le classiche dello sport catanese, la più nota a livello internazionale, è il Trofeo Sant'Agata di corsa su strada, giunto alla 47° edizione, che ha sempre richiamato un folto gruppo di partecipanti al più alto livello. Fra questi il campione olimpico di maratona all'Olimpiade di Atene 2004, Stefano Baldini.

Catania (congiuntamente a Palermo e Messina) è stata la sede delle Universiadi del 1997 e vi si è svolta la manifestazione di chiusura. Nel 2003 Catania è stata la sede dei Giochi Mondiali Militari e nel 2006 ha ospitato il Campionato Europeo di hockey su prato.

A metà tra sport e folklore si pone la San Silvestro a mare, una gara internazionale di nuoto che si svolge ogni anno il 31 dicembre presso il porticciolo storico di Ognina.

Atleti 

I principali sportivi nati a Catania sono:
Pietro Anastasi, uno dei più grandi attaccanti del campionato di calcio italiano e della nazionale;
Angelo d'Arrigo, pilota di deltaplano e studioso di uccelli migratori, è detentore di vari record mondiali di volo sportivo;
Orazio Fagone, ex atleta di short track, campione olimpico ai Giochi di Lillehammer 1994 e ora giocatore di hockey su slittino;
Andrea Lo Cicero, rugbista de l'Aquila e della nazionale;
Giusi Malato, pallanotista storica dell'Orizzonte Catania e del Setterosa, con cui ha vinto la medaglia d'oro alle Olimpiadi Atene 2004;
Ettore Messina, l'allenatore che ha vinto di più in Italia nella pallacanestro, tra cui un argento con la nazionale e tre Euroleghe.
Carmelo Pittera, ex allenatore delle nazionali di pallavolo italiana, egiziana e qatarese e della Paoletti Catania;
Piermaria Siciliano, nuotatore finalista ai Giochi Olimpici di Atlanta 1996 e campione mondiale militare nello stesso anno;
Alessandro Trimarchi, pallavolista che ha giocato da libero in varie squadre di Serie A1.
Angelo Arcidiacono, campione di scherma vincitore di due medaglie d'oro olimpiache.

Trasporti e mobilità   Treni, aerei e navi  

La stazione Borgo della metropolitana di Catania.La città è servita da un porto commerciale e da uno turistico e da pesca ad Ognina, da tre stazioni ferroviarie statali, Catania Centrale, Catania Acquicella, Catania Bicocca e una fermata, Catania Ognina (linee Messina-Siracusa, Catania-Gela, Catania-Palermo) e dalla Ferrovia Circumetnea, linea ferroviaria a scartamento ridotto che in 110 km effettua il periplo dell'Etna raggiungendo i 976 m s.l.m. per poi ritornare alla costa a Giarre-Riposto. La stazione principale FCE della città è la Stazione di Catania Borgo che ha annesso anche il Deposito Locomotive e le Officine sociali; nel territorio comunale vi sono anche la stazione di Catania Nesima e la fermata di Cibali.
Dal 1999 è attivo il primo tronco della Metropolitana di Catania fra le stazioni del Borgo e Porto, lungo circa 3,8 km.

L'Aeroporto di Catania-Fontanarossa è il quarto aeroporto italiano per numero di passeggeri ed il primo scalo del mezzogiorno.

Viabilità
 
La viabilità di attraversamento è costituita dalla tangenziale (prosecuzione dell'Autostrada A18 Messina-Catania) che corre accanto alla città da nord a sud per 30 km in direzione di Siracusa, e della circonvallazione, in corso di adeguamento strutturale, che la attraversa tutta in direzione est-ovest in posizione mediana.
Dal 2001 è stato avviato a Catania ed è in corso di realizzazione un ambizioso quanto discusso progetto urbanistico che prevede la riqualificazione urbana di alcune aree, fra cui il lungomare (la antica "passeggiata a mare" dei catanesi), le piazze principali e la parziale pedonalizzazione della centralissima via Etnea, il miglioramento delle vie di attraversamento e la costruzione di alcuni grossi parcheggi multipiano sotterranei.

Economia  La prima industrializzazione 
 
Gli Archi della Marina all'inizio del Novecento.Nel XIX secolo, la Sicilia deteneva il monopolio mondiale della estrazione dello zolfo e Catania era il centro siciliano più importante per la raffinazione. Quello della raffinazione dello zolfo fu l'impulso che permise alla Città di cambiare volto e di industrializzarsi.

Lo stesso skyline della città di fine secolo era caratterizzato da una selva di capannoni e comignoli, tanto che alcuni arrivarono a paragonare Catania alla città inglese di Manchester. Inoltre, tramite lo zolfo la città iniziò ad esercitare un certo potere attrattivo sui territori limitrofi, specie per la provincia di Agrigento, Caltanissetta ed Enna, dove veniva estratta la materia prima. Uno spaccato parziale di quello che fu la Catania dello zolfo, si può ancora osservare in viale Africa intorno al centro espositivo "le Ciminiere". I prezzi dello zolfo estratto venivano scelti unilateralmente sfruttando il potere del monopolio sulla raffinazione, e quindi volutamente tenuti ai minimi. In questo modo si ottenne un duplice effetto favorevole: da un lato gli importanti profitti - che venivano ricavati anche grazie allo sfruttamento dei minatori (si vedano ad esempio alcune opere scritte da Luigi Pirandello, come Ciaula scopre la luna, e Giovanni Verga, come Rosso Malpelo) - dall'altro, un flusso continuo di mano d'opera a basso prezzo costituito dagli stessi minatori, che cercavano in città delle migliori condizioni di lavoro rispetto a quelle delle miniere. Le rendite della raffinazione affluivano copiose alla nobiltà cittadina, mentre larga parte della popolazione costituiva il proletariato operaio urbano, residente nei quartieri popolari come quello di Cibali (tipico fenomeno caratterizzante dei paesi industrializzati dell'Ottocento)

A partire dal primo dopoguerra, lo zolfo e la città stessa (che si presentava ancora economicamente arretrata) persero d'importanza. Conseguentemente, Catania fu segnata da una crisi economica - che culminò nei primi anni venti - e da una pesante contrazione demografica, aggravata dall'emergenza sanitaria dovuta alla tristemente famosa epidemia di spagnola.

Negli anni trenta, (durante il regime fascista), Catania era una traquilla cittadina di provincia ma con uno sviluppo incerto. Fu a partire dal secondo dopoguerra e specialmente negli anni sessanta che si ebbe un boom economico, demografico e sociale di notevoli dimensioni, soprattutto nel settore dell'edilizia privata.

 La "Milano del Sud" 

Lo sviluppo degli anni sessanta raggiunse un livello tale che Catania fu definita la "Milano del Sud". Le cause di questa vigorosa crescita economica furono dovute all'espansione dell'edilizia in città, ma anche al settore agricolo e, in special modo, quello della agrumicoltura nella vicina piana di Catania. Questa crescita economica provocò un copioso flusso migratorio dalla stessa provincia e da quelle vicine (in particolare da Enna, Caltanissetta, Siracusa e Ragusa), culminato nel 1971 quandò la popolazione superò i 400.000 residenti.

 I poli economici 

La città dispone di alcuni poli di attività economica importanti come l'area industriale, commerciale e artigianale di Misterbianco; la città commerciale Etnapolis in zona Valcorrente (Belpasso), ovvero il più grande centro commerciale del sud Italia; più vari altri centri commerciali dislocati sul territorio, tra i quali i prinicpali sono Le Zagare a San Giovanni La Punta, afferente alla catena Despar e Auchan. L'agglomerato industriale e commerciale di Piano Tavola spazia dalla produzione elettromeccanica a quella alimentare. Le attività industriali più importanti sono invece concentrate a sud della città, nella zona industriale di Pantano d'Arci costituita nell'immediato dopoguerra, dove ha sede anche il polo tecnologico (definito da alcuni "Etna Valley" per alcune affinità con la più ben nota "Silicon Valley" americana) che ospita aziende operanti nei settori farmaceutico, elettronico, informatico, agro-alimentare, meccanico con alcuni punti d'eccellenza.

Nella zona industriale si trova anche un "incubatore d'imprese" (Business Innovation Center - BIC, controllata da "Sviluppo Italia"), che svolge la funzione di consulenza e supporto alle iniziative economiche, ed accoglie diverse iniziative imprenditoriali. Al BIC si affiancano - e in alcuni casi vengono a sovrapporsi - altre agenzie pubbliche come il bureau "InvestiaCatania": altra agenzia di sviluppo finanziata questa volta dal Comune.

Sempre nella parte sud della città ha sede il mercato ortofrutticolo di San Giuseppe La Rena, uno dei più importanti del Meridione, in attesa di essere trasferito nei più idonei locali in via di realizzazione nell'agro della piana di Catania. Il settore agricolo appare in genere in declino a causa della diminuzione delle rendite agricole e della concorrenza dei produttori esteri.

Il centro città

ha invece funzione prevalentemente burocratica, direzionale, amministrativa e commerciale. È stata inaugurata il 5 maggio 2007 la nuova aerostazione dell'aeroporto di Catania-Fontanarossa, la più grande del meridione intitolata al musicista catanese Vincenzo Bellini e si attende per i prossimi anni il rinnovo di quella già esistente, come momento importante per il prossimo sviluppo economico dell'intera area orientale della Sicilia. Anche la permanenza del Catania Calcio in serie A, viene salutata da molti come una importante occasione di marketing territoriale e di immagine che potrebbe influire positivamente sullo sviluppo economico dell'indotto cittadino.


Onorificenze conferite alla città 

La città di Catania è «la ottava tra le 27» città decorate con Medaglia d'Oro come "Benemerite del Risorgimento nazionale" per le azioni altamente patriottiche compiute dalla città nel periodo del Risorgimento. Periodo, definito dalla Casa Savoia, compreso tra i moti insurrezionali del 1848 e la fine della prima Guerra Mondiale nel 1918.


Città gemellate
 
Phoenix, Stati Uniti
Grenoble, Francia, dal 1961
Ottawa, Canada


Municipalità

Nel 1971 il comune diede avvio al decentramento amministrativo della città dividendola in 26 quartieri che facevano capo ad altrettante parrocchie. Il 26 giugno 1978 i quartieri (ribattezzati circoscrizioni) furono ridotti a 17 e nel novembre 1995 ulteriormente diminuiti fino ai 10 attuali, che prendono il nome di municipalità di quartiere.

 Le municipalità di Catania.I. Centro: la prima municipalità è quella della città vecchia, la parte centrale di Catania che racchiude tutti i monumenti più antichi; comprende la zona del porto, i quartieri di San Cristoforo, San Berillo, Civita, Antico Corso e Fortino;
II. Ognina-Picanello: la seconda municipalità è la zona orientale della città e va dalla zona ricca del corso Italia a quella più povera del villaggio Dusmet; si è sviluppata praticamente dal 1880 in poi e prima la zona di Ognina era un paese a parte, formato dai pescatori del porto;
III. Borgo-Sanzio: la terza municipalità occupa una zona tra Cibali e Picanello che è sorta nel 1669 per ospitare gli sfollati della città; comprende i quartieri della Consolazione, del Borgo e di piazzale Raffaello Sanzio ed è incentrata su piazza Cavour;
IV. Barriera-Canalicchio: la quarta municipalità è al confine con i comuni di Tremestieri Etneo e Sant'Agata li Battiati, ospita la Cittadella Universitaria sulla collina Santa Sofia ed è formata dai quartieri di Barriera del Bosco e Canalicchio;
V. San Giovanni Galermo: la quinta municipalità formava un comune a sé fino al 1928, poi venne annesso alla città; si è sviluppata negli anni sessanta a causa delle case popolari, la maggior parte delle quali abusive; in questa zona si ritiene che sia nata Sant'Agata;
VI. Trappeto-Cibali: la sesta municipalità, tra il Borgo e San Giovanni Galermo, sorge attorno a piazza Bonadies e allo stadio Cibali; fino agli anni sessanta è stata una zona rurale, poi si è sviluppata in seguito ad alcuni piani di urbanizzazione;
VII. Monte Po-Nesima: la settima municipalità include i quartieri di San Leone, Nesima, San Nullo e Monte Po; è al confine con Misterbianco e ne prosegue i quartieri di Lineri e Monte Po; è sorta negli anni cinquanta ed è ora sede del nuovo ospedale Garibaldi;
VIII. San Leone-Rapisardi: l'ottava municipalità ha come due grandi direttrici la via Mario Rapisardi e il corso Indipendenza, che comprendono una fetta di territoro urbanizzato dopo gli anni trenta e ancora oggi in ampie zone non abitato;
IX. San Giorgio-Librino: la nona municipalità è nata con il piano di urbanizzazione portato avanti negli anni sessanta e comprende una grandissima zona abitata da circa 80.000 persone; in molte zone mancano dei servizi essenziali e solo di recente si sta cercando di recuperare la situazione;
X. San Giuseppe La Rena-Zia Lisa: la decima municipalità è la più ampia; comprende i quartieri del Villaggio Sant'Agata, del Villaggio Santa Maria Goretti, la Plaia, l'aeroporto, l'Oasi del Simeto, la zona industriale di Pantano d'Arci, Vaccarizzo, la zona del Ponte Primosole.


 

Catania / katanja / it is a commune of 302.884 inhabitants chief town of the homonym province. It is the second commune of Sicily for population and for housing density. The metropolitan area counts a total of 733.833 residents to 2001.

According to the Greek historian Plutarco, its name derives from Katane (that is grater), for the association with the asperities of the lava territory on which it rises.
In historical epoch, you/he/she has been destroyed well seven turned by volcanic eruptions and by earthquakes. Among these last, the most catastrophic have been those of 1169 and of 1693.
Its historical center has been declared Patrimony of the humanity, together with the seven communes of the Val of Known, in 2002.

Geography 
Catania rises on the oriental coast of the island, to the feet of the volcano Etna and to half road between the cities of Messina and Syracuse. Its territory also includes a vast slice of the plain one in Catania. It leans out on the Ionian sea with the gulf that he/she takes his/her name.
the territory is purely level. The native nucleus of the city was situated on a hill that corresponds more or less to the today's Giving plaza, where the ex Monastery of the Benedictines rises. For the rest, the only important relief is the hill Saint Sofia, where the University Citadel rises, to the border with Gravina.
Catania is crossed by an underground river the Amenano. In past, a little out the boundaries to west, the lake of Nicito could be found, today covered by the 1669 lava casting, which has deeply changed the aspect of the surrounding territory. The coast is rocky to north of the I bring (the Bluff, with the famous beach of St. Giovanni them Skins) and sandy to south (the Plaia).
History 
Catania was originally an installation siculo, rifondato as K..Üv. in 729 to.C. from Greek farmers calcidesi driven by Tucle. After the domination siracusana, has been conquered by the Romans in 263 to.C. To the fall of the Roman empire it has seguìto the fates of Sicily, being conquered by the ostrogotis before, then from the Arabs, from the Norman ones, from the svevis and from the angioinis.
In 1282 it passed to the Aragonese ones and with king Martin I of Sicily Catania it had become capital of the Kingdom of Sicily since 1402 to 1416. Passed under the dominoes Spanish, Piedmontese and borbonico, in the 1860 Catania it entered to belong to the Kingdom of Italy.

The territory
some commune in Catania includes a part of the plain one in Catania. It is one among the widest cultivated areas in Sicily, and its nearer zone to the sea constitutes the oasis of the Simeto regional reserve of around 2000 hectares founded in 1984. The oasis of the Simeto takes name from the river Simeto, the more main point than the island, that finishes you its course. Besides Catania is one of the few cities in Italy to offer so different landscapes assembled only in a site. The only river that crosses the city is the Amenano, once visible and then buried by an eruption of the Etna, what time it flows under the surface of the city making only himself/herself/itself visible to the water or linzolu, an artistic fountain in white marble that rises between the Pescheria and the plaza of the Cathedral.

Art and monuments You ancient city 
The Odeon .Del Greek period and of the Roman domination to Catania little traces and finds remain, because of the disastrous earthquakes (what you/they have shaved to the ground the city) and of the consequent reconstructions that you/they have often covered the preceding architectures. Besides, great countries of excavations and archaeological studies are not been performed never if not in sporadic cases of its recent history.
The Theater Romano (of the II century), the Odeon (III century), the amphitheater (II century), the Thermal baths of the address, the Thermal baths of the Rotunda, the Thermal baths Achilliane, the rests of an aqueduct near the park Gioieni and some funeral buildings are currently all the visible rests of the Roman Catania. The Roman Theater and the Odeon have been restored in the last years and they are comfortably visitable. Also the rests of the amphitheater have been visitable since 1907 (year when I/you/they have been brought to the light) from the entry of Stesicoro plaza.
Probably also u Liotru, the symbol of the city currently placed to the center of Cathedral Plaza, has been built in Roman epoch. It is a manufactured article in porous lava stone, that represents an elephant surmounted by an Egyptian obelisk in white marble. The name probably derives from the storpiatura of the name Eliodoro, tied up character to the history of the statue.
Besides, Catania I/you/they have been produced to a series of coins, that understands beautiful conii - from those archaic - with Nike and Zeus in throne - to those of the great engravers - Eveneto, Eraclide and Procle, with head of Apollo.
In the sotteraneis in Catania rich testimonies of epoch are found Greek fret-Roman (the whole ancient city), that one day will perhaps be brought to the light

The medioevo  
Well belonging to the Patrimony of the humanity UNESCO
 
Of the Norman period the castle of Aci Castello and the apses of the Cathedral of Sant'Agata (the Cathedral) mainly preserve him, that would have been restructured then after the 1693 earthquake. Today the cathedral preserve launches her/it, the bust-shrine and her box-reliquaria of Sant'Agata, realized by the senese Giovanni of Bartolo in the XIV century.
Only monument of Byzantine age is the Chapel Bonajuto (consequential name from the noble family that had held her as shrine of family as well as private chapel): it deals with one "trichora" Byzantine that is a building with three apses; before his/her restauration it had knowledge thanks to the sketches of Jean Houel.
Of the period Swabian (XIII century) is the portal of the church of Sant'Agata to the Jail and the federiciano Castle Ursino (it is now recently restore center of the civic Museum, (picked Biscari and of the Benedictines) coevo of the most famous castle pugliese of Castel of the Mountain.

 The rinascimento 
Of the Aragonese domination the church of Saint Maria of Jesus remains placed in the homonym plaza, built in the '500 and restructured in the '700. In 1558 it was initiated the construction of the Monastery of the Benedictines, to which the church of St. Nicolò would have been placed side by side the arena. Destroyed by the 1669 lava casting and by the 1693 earthquake, in 1703 it started the reconstruction that nevertheless you/he/she has not been completed anymore. The so-called Boundaries of Charles V, that contain the historical center, were initiated in the XVI century but they came practically you reconstruct after the earthquake.

Catania Vecchia
Catania /katanja/ è un comune di 302.884 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia. È il secondo comune della Sicilia per popolazione e per densità abitativa. L'area metropolitana conta un totale di 733.833 residenti al 2001.


Secondo lo storico greco Plutarco, il suo nome deriva da Katane (cioè grattugia), per l'associazione con le asperità del territorio lavico su cui sorge.

In epoca storica, è stata distrutta ben sette volte da eruzioni vulcaniche e da terremoti. Fra questi ultimi, i più catastrofici sono stati quelli del 1169 e del 1693.

Il suo centro storico è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità, assieme ai sette comuni del Val di Noto, nel 2002.


Geografia 

Catania sorge sulla costa orientale dell'isola, ai piedi del vulcano Etna e a metà strada tra le città di Messina e Siracusa. Il suo territorio comprende anche una vasta fetta della piana di Catania. Si affaccia sul mare Ionio con il golfo che prende il suo nome.
il territorio è prettamente pianeggiante. Il nucleo originario della città era situato su un colle che corrisponde più o meno all'odierna piazza Dante, dove sorge l'ex Monastero dei Benedettini. Per il resto, l'unico rilievo importante è la collina Santa Sofia, dove sorge la Cittadella Universitaria, al confine con Gravina.
Catania è attraversata da un fiume sotterraneo, l'Amenano. In passato, poco fuori le mura ad ovest, si poteva trovare il lago di Nicito, oggi coperto dalla colata lavica del 1669, la quale ha profondamente mutato l'aspetto del territorio circostante. La costa è rocciosa a nord del porto (la Scogliera, con la famosa spiaggia di San Giovanni li Cuti) e sabbiosa a sud (la Plaia).


Storia 

Catania era originariamente un insediamento siculo, rifondato come KατÜvη nel 729 a.C. da coloni greci calcidesi guidati da Tucle. Dopo la dominazione siracusana, è stata conquistata dai romani nel 263 a.C. Alla caduta dell'Impero romano ha seguìto le sorti della Sicilia, venendo conquistata prima dagli ostrogoti, poi dagli arabi, dai normanni, dagli svevi e dagli angioini.
Nel 1282 passò agli aragonesi e con re Martino I di Sicilia Catania divenne capitale del Regno di Sicilia dal 1402 al 1416. Passata sotto i domini spagnolo, piemontese e borbonico, nel 1860 Catania entrò a far parte del Regno d'Italia.


Il territorio

del comune di Catania comprende una parte della piana di Catania. È una tra le più estese aree coltivate della Sicilia, e la sua zona più vicina al mare costituisce l'oasi del Simeto, riserva regionale di circa 2000 ettari istituita nel 1984. L'Oasi del Simeto prende nome dal fiume Simeto, il più importante dell'Isola, che vi termina il suo corso. Inoltre Catania è una delle poche città in Italia ad offrire paesaggi tanto diversi concentrati in un solo sito. L'unico fiume che attraversa la città è l'Amenano, un tempo visibile e poi seppellito da un'eruzione dell'Etna, che ora scorre sotto la superficie della città rendendosi visibile solo all'Acqua o linzolu, una artistica fontana in marmo bianco che sorge tra la Pescheria e la piazza del Duomo.


Arte e monumenti   La città antica 

L'Odeon .Del periodo greco e della dominazione romana a Catania rimangono pochissime tracce e reperti, a causa dei disastrosi terremoti (che hanno raso al suolo la città) e delle conseguenti ricostruzioni che spesso hanno ricoperto le precedenti architetture. Inoltre, non sono mai state eseguite grandi campagne di scavi e studi archeologici se non in casi sporadici della sua storia recente.
Il Teatro Romano (del II secolo), l'Odeon (III secolo), l'Anfiteatro (II secolo), le Terme dell'Indirizzo, le Terme della Rotonda, le Terme Achilliane, i resti di un acquedotto presso il parco Gioieni e alcuni edifici funerari sono tutti i resti attualmente visibili della Catania romana. Il Teatro romano e l'Odeon sono stati restaurati negli ultimi anni e sono comodamente visitabili. Anche i resti dell'anfiteatro sono visitabili dal 1907 (anno in cui sono stati riportati alla luce) dall'ingresso di piazza Stesicoro.

Probabilmente anche u Liotru, il simbolo della città situato attualmente al centro di Piazza Duomo, è stato costruito in epoca romana. È un manufatto in pietra lavica porosa, che raffigura un elefante sormontato da un obelisco egiziano in marmo bianco. Il nome deriva probabilmente dalla storpiatura del nome Eliodoro, personaggio legato alla storia della statua.

Inoltre, sono state prodotte a Catania una serie di monete, che comprende bellissimi conii - da quelli arcaici - con Nike e Zeus in trono - a quelli dei grandi incisori - Eveneto, Eraclide e Procle, con testa di Apollo.
Nei sotteranei di Catania si trovano ricche testimonianze di epoca greca-romana(l'intera città antica),che forse un giorno verrà riportata alla luce


Il medioevo 
Bene appartenente al Patrimonio dell'Umanità UNESCO
 
Del periodo normanno si conservano principalmente il castello di Aci Castello e le absidi della Cattedrale di Sant'Agata (il Duomo), che poi sarebbe stata ristrutturata dopo il terremoto del 1693. Oggi la cattedrale conserva la vara, il busto-reliquiario e la cassa-reliquaria di Sant'Agata, realizzato dal senese Giovanni di Bartolo nel XIV secolo.
Unico monumento di età bizantina è la Cappella Bonajuto (nome derivante dalla famiglia nobiliare che l'aveva tenuta come sacrario di famiglia nonché cappella privata):si tratta di una "trichora" bizantina cioè un edificio con tre absidi; prima del suo restauro se ne aveva conoscenza grazie ai disegni di Jean Houel.
Del periodo svevo (XIII secolo) è il portale della chiesa di Sant'Agata al Carcere e il federiciano Castello Ursino (di recente restaurato, è ora sede del Museo civico (raccolte Biscari e dei benedettini) coevo del più famoso castello pugliese di Castel del Monte.


 Il rinascimento 

Della dominazione aragonese rimane la chiesa di Santa Maria di Gesù situata nella piazza omonima, costruita nel '500 e ristrutturata nel '700. Nel 1558 fu iniziata la costruzione del Monastero dei Benedettini, a cui sarebbe stata affiancata la chiesa di San Nicolò l'Arena. Distrutta dalla colata lavica del 1669 e dal terremoto del 1693, nel 1703 se ne avviò la ricostruzione che tuttavia non è stata mai più portata a termine. Le cosiddette Mura di Carlo V, che racchiudono il centro storico, furono iniziate nel XVI secolo ma vennero praticamente ricostruite dopo il terremoto.


Il barocco 

L'eruzione del 1669 che investì la città (tela di Giacinto Platania, sagrestia della Cattedrale di Catania).Catania è stata ampiamente distrutta nel 1169 e nel 1693 dai terremoti. Il suo territorio circostante è stato più volte coperto da colate laviche che hanno raggiunto il mare. Ma i catanesi caparbiamente l'hanno ricostruita sulle sue stesse macerie. La leggenda vuole che la città sia stata distrutta sette volte durante la sua storia, ma in realtà tali eventi disastrosi si possono sicuramente riferire a pochi ma terribili terremoti. Anche le distruzioni del centro urbano a causa delle colate laviche sono frutto di una storiografia fantasiosa.
Tutti i monumenti antichi sono stati inseriti nel tessuto urbano della città ricostruita grazie all'opera dell'architetto Giovan Battista Vaccarini, che ha dato alla città una chiara impronta barocca. Tra gli altri che hanno aiutato la rinascita della città si ricordano Francesco Battaglia, Stefano Ittar, Alonzo di Benedetto e Girolamo Palazzotto.


La Chiesa di San Benedetto.La via Crociferi 

Un raro esempio di unità architettonica è la via dei Crociferi, forse, la strada più bella della Catania settecentesca. Essa ha inizio in Piazza San Francesco d'Assisi e vi si accede passando sotto l'arco di San Benedetto che collega la Badia maggiore alla Badia minore posta al di là della strada. La strada, contornata da chiese, monasteri e poche abitazioni civili, è un raro esempio di barocco siciliano. Nel breve spazio di circa 200 metri sono presenti ben quattro chiese. La prima è la chiesa di San Benedetto collegata al convento delle suore benedettine dall'arco omonimo che sovrappassa la via. Ad essa si accede a mezzo di una scalinata ed è contornata da una cancellata in ferro battuto.
Proseguendo si incontra la chiesa di San Francesco Borgia alla quale si accede tramite due scaloni. A seguire si incontra il Collegio dei Gesuiti, oggi sede dell'Istituto d'arte, con all'interno un bel chiostro con portici su colonne ed arcate. Difronte al Collegio è ubicata la chiesa di San Giuliano considerata uno dei più begli esempi del barocco catanese. L'edificio, attribuito all'architetto Giovan Battista Vaccarini, ha un prospetto convesso e delle linee pulite ed eleganti. Proseguendo ed oltrepassando la via Antonio di Sangiuliano, si può ammirare il convento dei Crociferi e quindi la chiesa di San Camillo. In fondo alla via è ubicata Villa Cerami, che è sede della facoltà di giurisprudenza dell'Università di Catania.


I Monumenti Barocchi  Tra i principali monumenti barocchi si ricordano:

la Cattedrale di Sant'Agata
la chiesa della Badia di Sant'Agata, in via Vittorio Emanuele II
la chiesa di Sant'Agata la Vetere, in via Santa Maddalena, sorge su una chiesa del 264
la chiesa di Sant'Agata alla Fornace o di San Biagio, in piazza Stesicoro
la chiesa di San Francesco in piazza San Francesco, che custodisce le spoglie di Eleonora d'Angiò
la chiesa di San Benedetto in via Crociferi
la chiesa di San Nicolò l'Arena, in piazza Dante
il Monastero della Santissima Trinità, in via Vittorio Emanuele
la Basilica della Collegiata (regia Cappella), in via Etnea
il Palazzo degli Elefanti, sede del Municipio, il Palazzo del Seminario dei Chierici e la Fontana dell'Amenano, in piazza del Duomo
il Palazzo Biscari, in via Biscari
il Palazzo del Toscano, in piazza Stesicoro
il Palazzo Reburdone, in via Vittorio Emanuele II
il Palazzo Bruca, in Via Vittorio Emanuele II, sede del Museo del Giocattolo
la Villa Cerami, in via Crociferi, sede della facoltà di Giurisprudenza
la Porta Uzeda e la Porta Carlo V (sede della Pescheria), in via beato Giuseppe Dusmet
la Porta Ferdinandea, detta oggi Porta Garibaldi, costruita nel 1768 e sita in piazza Palestro
La fontana dell'Amenano in Piazza Duomo
la fontana dell'Elefante
il Convitto Cutelli
il Teatro Bellini, in Piazza Bellini
 
Via Etnea

La via Etnea è il salotto della città. Attraversa Catania da sud a nord partendo dalla Piazza del Duomo ed arrivando, dopo circa 3 km, al Tondo Gioieni. Il suo andamento dritto come una spada, ha come prospettiva la sagoma incombente dell'Etna.
Parte dalla piazza del Duomo e dopo circa 100 m raggiunge la piazza Università. In essa si affacciano il palazzo dell'Università e palazzo Sangiuliano costruiti entrambi in stile barocco nella prima metà del XVIII secolo. La piazza è illuminata da quattro candelabri bronzei con allegorie di quattro antiche leggende catanesi: Colapesce, i Fratelli Pii, Gammazita e Uzeta.
Più avanti si incontra la Basilica Collegiata e quindi si incrocia la via di Sangiuliano, ovvero i Quattro Canti come detto dai catanesi. Proseguendo si raggiunge la Chiesa dei Minoriti prima di arrivare in piazza Stesicoro. Qui si trovano il monumento a Vincenzo Bellini e gli scavi dell'Anfiteatro romano situati a circa 10 m sotto il livello stradale. Si procede quindi fino alla Villa Bellini, classico giardino all'italiana, che costituisce il polmone verde della Catania settecentesca. Si prosegue quindi verso piazza Cavour, il Borgo per i catanesi, dove si trova la fontana della dea Cerere in marmo bianco, conosciuta dai vecchi catanesi come 'a tapallara (Dea Pallade).

Il periodo contemporaneo 

Nel 1890 venne inaugurato il Teatro Massimo Vincenzo Bellini, in piazza Vincenzo Bellini. Negli anni trenta a Catania vennero costruiti il Palazzo di Giustizia e la fontana de I Malavoglia. Nel 1961 Luigi Piccinato diede avvio ai lavori di costruzione anche del complesso universitario della Cittadella, che oggi è una delle assi portanti dell'Università.

Mercati e mercatini 

La pescheria.Uno dei posti più caratteristici della Catania popolare è il mercato del pesce della pescheria sempre rutilante di colori, voci e odori. Altro mercato molto caratteristico è quello di piazza Carlo Alberto, detto in catanese A fera o luni. Nella stessa piazza tutte le domeniche si tiene un importante "mercato delle pulci". Un mercato di "bric a brac" è aperto la domenica sotto gli archi della "marina" nei pressi della Villa Pacini. Altro mercato molto frequentato è quello che si svolge il venerdì nella nuova piazza I Viceré nel quartiere nord di Barriera del Bosco.

Cultura  Personalità illustri
 
Vincenzo Bellini
Antonino Gandolfo Brancaleone
Giovanni VergaSicuramente figli illustri, che hanno reso grande Catania nel mondo, sono il compositore Vincenzo Bellini, lo scrittore Giovanni Verga e il poeta Mario Rapisardi. Il primo è stato autore di opere immortali come La sonnambula, Norma e I puritani. Il secondo ha inaugurato il verismo in Italia e ha scritto i romanzi I Malavoglia e Mastro-don Gesualdo. Il terzo è stato uno dei poeti più attivi a cavallo tra Ottocento e Novecento e a lui è dedicato uno dei più importanti viali della città.
Altri catanesi di rilevanza sono:
la regina d'Aragona Costanza di Hohenstaufen;
i re di Trinacria Ludovico d'Aragona e Federico IV d'Aragona;
i vescovi Giuseppe Francica-Nava de Bontifè e Antonio Maria Trigona;
i fisici Ettore Majorana;
i matematici Sebastiano Catania, Lucio Lombardo Radice, Agatino San Martino Pardo e Giuseppe Zurria;
lo studioso Carlo Gemmellaro
il legislatore Caronda;
il giurista e magistrato Cosimo Nepita;
il pedagogista Giuseppe Lombardo Radice;
gli scrittori e poeti Bartolomeo Asmundo, Pietrangelo Buttafuoco, Enzo Consoli, Agata Giardina, Melissa P., Giuseppe Lazzaro Danzuso, Giampiero Mughini, Alfredo Danese, Salvatore Camilleri, Giovanni Formisano, Antonino Magrì, Candido Cannavò, Saverio Fiducia, Domenico Tempio, Nino Martoglio, Ercole Patti e Mario Rapisardi;
i pittori Alessandro Abate, Giuseppe Gandolfo, Antonino Gandolfo, Zenone Lavagna, Calcedonio Reina, Emilio Greco;
gli attori Jerry Calà, Enzo Consoli, Turi Ferro, Giovanni Grasso, Leo Gullotta, Gilberto Idonea, Angelo Musco,Giovanni Grasso,Rosina Anselmi,Enrico Pappalardo e Saro Urzì;
i doppiatori Enzo Consoli, Mario Cordova;
i cantanti Franco Battiato, Mario Biondi, Jenny B, Gianni e Marcella Bella, Veruska, Farida, Antonella Arancio, Gerardina Trovato, BriganTony, Gianni Celeste, Carmen Consoli e Giuseppe Castiglia;
i musicisti Giovanni Pacini,Pietro Platania, Antonino Gandolfo Brancaleone,Martino Frontini, Francesco Paolo Frontini, Aldo Clementi;
i componenti delle band degli Sugarfree, dei Brigantini, dei Denovo e dei Beans;
i critici teatrali Enzo Consoli e Domenico Danzuso;
i politici Napoleone Colajanni, Giuseppe de Felice Giuffrida, Claudio Fava,Enzo Bianco, Anna Finocchiaro Antonio La Pergola, Salvatore Leonardi, Raffaele Lombardo, Concetto Marchesi, Luciano Modica, Giuseppe Maria Reina e Antonino Paternò-Castello;
gli imprenditori Mario Ciancio Sanfilippo, Libero Grassi, Angelo Massimino e Antonino Pulvirenti.

Religione 

La tradizione attesta la presenza della prima comunità cristiana a Catania sin dal I secolo con l'invio, da parte di san Pietro, del vescovo Berillo, ciò fa di Catania la più antica comunità cristiana della Sicilia. Catania è anche sede di due moschee: una è la prima edificata in Italia dopo la dominazione araba (nella zona di via Plebiscito nel 1980), la seconda è di più recente apertura, nei pressi del porto.

La vara di Sant' Agata

Patrona della città è sant'Agata, alla quale viene ogni anno dedicata una grandiosa festa lunga tre giorni (dal 3 al 5 febbraio). In quei tre giorni la città dimentica ogni cosa per concentrarsi sulla festa, misto di devozione e di folklore, che attira ogni anno sino a un milione di persone, tra devoti e curiosi.

Santi e beati

Sant'Agata (santa patrona)
Sant'Euplio (compatrono)
San Berillo di Antiochia, primo vescovo catanese
San Giacomo
Sant'Everio
San Filadelfo
San Leone
San Nicola Politi
San Policarpo
San Sabino
San Severo di Catania
beato Luigi Beltrame Quattrocchi
beato Bernardo Scammacca
beata Maddalena Caterina Morano

Leggende  

I fratelli Pii, moneta del 212.
Il Castello Ursino all'inizio del XX secolo.La storia di Catania è arricchita da quattro leggende che sono state rappresentate nei quattro lampioni di Piazza Università realizzati da Mimmo Maria Lazzaro e Domenico Tudisco agli inizi del Novecento: Colapesce, i Fratelli Pii, Gammazita e Uzeta.

Una delle leggende di Colapesce narra che egli era un giovane (Nicola il pesce) che poteva stare sott'acqua per molto tempo; non appena Federico II ne venne a conoscenza, lo sfidò a recuperare una coppa d'oro. Colapesce lo fece ed ottenne in premio la coppa. Il Re, allora, gli chiese di vedere cosa c'era sotto la Sicilia. Riemerso, Colapesce informò il Re del fatto che la Sicilia poggiava su tre colonne e che una di esse era consumata dal fuoco. Federico II gli chiese di portargli il fuoco ma Colapesce, tuffatosi nuovamente in mare, non riemerse mai più. Secondo la leggenda è ancora in fondo al mare e continua a reggere la colonna che stava per crollare.
I fratelli Pii (Anfinomo ed Anapia) cercarono di salvare gli anziani genitori portandoli sulle proprie spalle durante un'eruzione dell'Etna; mentre stavano per essere travolti il fiume di lava si divise per volere degli dei e tutti si salvarono.
Gammazita era un giovane virtuosa; di lei si invaghì un soldato francese, che fu rifiutato; un giorno Gammazita, recatasi da sola ad un pozzo, venne raggiunta dall'innamorato e, per non cedere alle sue richieste, si uccise gettandosi nel pozzo.
Uzeta è protagonista di una leggenda inventata agli inizi del Novecento: questo ragazzo di umili origini diventò cavaliere per la sua bravura e riuscì a sconfiggere gli Ursini, giganti saraceni che avrebbero dato il nome al Castello.

Istruzione  

La facciata dell'ex convento dei Benedettini, che ospita le facoltà di Lettere e Filosofia e Lingue e Letterature Straniere.L'Università degli studi di Catania, fondata nel 1434, è la più antica della Sicilia. È una delle più grandi del Sud Italia, con 62.000 iscritti divisi in dodici facoltà.
Inoltre Catania è sede della Scuola Superiore, uno dei cinque centri d'eccellenza per universitari in Italia.

Musei e biblioteche 

La città siciliana ospita numerosi musei, molti dei quali trascurati e lasciati a loro stessi. Catania ospita appena cinque musei stabili: quello del Castello Ursino, l'Emilio Greco, il museo dell'Orto Botanico, il Museo Civico Belliniano (presso la casa di Vincenzo Bellini) e la Casa Museo di Giovanni Verga.
Esistono inoltre due musei privati: il Museo Paleontologico dell'Accademia Federiciana (istituito nel 1996, accoglie fossili provenienti da ogni parte del mondo risalenti ad un arco di tempo compreso tra il Siluriano, 435-395 milioni di anni fa, e il Neozoico: 2-1,5 milioni di anni fa) e il Museo di sculture in pietra lavica "Valenziano Santangelo".
La biblioteca Ursino-RecuperoInfine, al Centro Fieristico le Ciminiere, ex industria oggi completamente ristrutturata, si svolgono manifestazioni e mostre periodiche, organizzate principalmente dalla Provincia di Catania. All'interno del complesso sono stati creati due nuovi musei:"Il Museo dello sbarco in Sicilia del 1943" dove all'interno è stata realizzata una minuziosa riproduzione di una piazza siciliana prima e dopo un bombardamento; contiene inoltre una vasta collezione di oggetti e uniformi, delle armi del tempo e ricostruzioni virtuali dello sbarco. Il "Museo del Cinema" contiene molti cimeli e ricostruzioni di scene famose di film con una sezione interamente dedicata a Catania come set cinematografico.
Le biblioteche di Catania sono: la Biblioteca universitaria e Ventimilliana (aperta al pubblico nel 1755; dal secolo scorso conserva il fondo del vescovo Salvatore Ventimiglia, che vi mantiene una sua unità); la biblioteca dell'Accademia Gioenia di scienze naturali; quella della sezione catanese della Deputazione di storia patria; le Biblioteche riunite Civica-Ursino Recupero.

Musica  

Carmen Consoli Il rilancio culturale della città è passato anche per la musica. Dagli anni settanta-ottanta, sono sorti decine di nuovi cantautori e gruppi musicali, che hanno rilanciato l'immagine della città in Italia. Il più importante è probabilmente Franco Battiato, le cui sperimentazioni musicali hanno influenzato molti altri autori.
Successivamente sono arrivati Vincenzo Spampinato, i Denovo di Mario Venuti e Luca Madonia, Gerardina Trovato, Carmen Consoli, lanciata dalla casa di produzione di Francesco Virlinzi, gli Sugarfree e molti altri autori minori. Nella scena rock ottanta-novanta spiccano nomi storici come gli Schizo, autori di un genere più hard, e poi gli Uzeda e i Flor de Mal, che nacquero negli anni in cui Catania veniva addirittura paragonata alla Seattle europea! Importante è stato anche il lavoro di cantanti popolari come BriganTony, le cui "opere" sono oggi riprese dai Brigantini, e ai più contemporanei Lautari.

Vita notturna 

Catania è una delle città europee maggiormente vivaci per la movida notturna; sia di giorno che di notte, giovani e meno giovani si aggirano per le antiche stradine del centro storico dove sono ubicati centinaia di locali che vanno dai bar ai pub, dai ristoranti alle trattorie tipiche ai disco pub e ogni altro locale nel quale passare la serata fra amici. La barocca via Etnea è il centro di questa movida che si dirige poi nel dedalo delle stradine adiacenti dove sono ubicati la gran parte dei locali. Altro polo importante della vita notturna è il lungomare che va da piazza Europa al borgo marinaro di Ognina, dove esistono numerosi bar e ristoranti, ma anche i classici chioschi dei paninari. Per quanto riguarda le discoteche, esse sono presenti sia in città ma soprattutto nei paesi della riviera ionica come Acicastello e la sua frazione Acitrezza.

Teatro 

Catania è la città a più alta densità teatrale della Sicilia. Molteplici le compagnie teatrali che vi operano, sia professionali che amatoriali. Il più importante teatro della città è il Teatro Massimo Bellini, costruito dall'architetto Carlo Sada alla fine del secolo XIX ed inaugurato nel 1890. Oggi è un teatro lirico di tradizione, vanta un'orchestra sinfonica ed un coro stabile ed è sede di stagione operistica e concertistica. Da alcuni anni dispone della sala del Teatro Sangiorgi che viene utilizzata per concerti di musica da camera e per prove di spettacoli. Molto attivi sono inoltre il Teatro Stabile di cui è direttore artistico Lamberto Puggelli e il Teatro Metropolitan, nonché il Piccolo Teatro di Gianni Salvo.


Radio, riviste e televisioni 

Catania è sede del quotidiano siciliano La Sicilia, il secondo dell'isola, e delle emittenti televisive Antenna Sicilia, Telecolor, Video 3, La F e D Television. In città sono inoltre presenti diverse emittenti radiofoniche: alcune a carattere regionale come Radio Telecolor e Radio Sis, e altre a livello locale quali Radio Video 3, Radio Catania, R.S.C., Studio 90 Italia, Radio Delfino, Antenna Uno, Radio Vulcano. In passato, era la sede anche delle riviste I Siciliani, Il Corriere di Sicilia e Espresso Sera e del canale televisivo Teletna. Oggi quasi tutti i mass media della città sono in mano a Mario Ciancio Sanfilippo ritenuto il maggiore editore del sud Italia.

Cinema 

A Catania già nei primi anni del Novecento, proprio agli albori del cinema, sorsero varie case di produzione cinematografica: Morgana film, Etna film, Katana film, Sicula film e Jonio film. Secondo quanto riportato in un articolo del quotidiano La Sicilia del 1° marzo1978, già nel 1914 Catania era una delle capitali del cinema europeo.

L'Etna film produsse oltre 100 films, tra cui: Il Benefattore e il Marchese di Roccaverdina entrambi di Luigi Capuana, Capo rais diretto da Nino Martoglio ed interpretato da Giovanni Grasso, L'acrobata diretto da Giuseppe de Liguoro e dal commediografo catanese Pippo Marchese. Da citare anche Christus, un colossal, girato con centinaia di comparse e Il cavaliere senza paura

Della Katana film si ricordano tra gli altri, Il latitante e La guerra e la moda (entrambi con la Balistrieri), della Sicula film, La fidanzata dell'Etna, Pane nemico e Presentat'arm, con Elvira Radaelli ed infine, della Jonio film, il film Valeria.

Da notare che un meccanico dell'Etna Film, Francesco Margiunti, inventò due regoli calcolatori per la perforazione della pellicola negativa e positiva, che oggi si trovano al Museo nazionale del Cinema di Torino. La produzione cinematografica di Catania durò solo pochi anni. Vennero favorite e finanziate altre sedi e il settore entrò in crisi. Tentativi di rilancio successivi, ma senza seguito, furono quelli di Ugo Saitta nel 1935 con il film Clima puro e Lo voglio maschio, con Tuccio Musumeci, nel 1971.

L'industria cinematografia quindi, pur essendovi nata, non si è poi sviluppata a Catania. Solo recentemente la Catania Film Commission e l'Etna Film Commission, uffici rispettivamente del Comune e della Provincia, stanno cercando di favorire l'avvio delle produzioni cinematografiche in città. Inoltre, solo pochi film sono stati girati nel capoluogo etneo. Questa è la breve lista:

Film ambientati a Catania:

M.Mastroianni in Divorzio all'italiana nello scenario del porto di OgninaCasta diva di Carmine Gallone (1935);
Il bell'Antonio di Mauro Bolognini (1960), dal romanzo omonimo di Vitaliano Brancati;
La sposa bella di Nunnally Johnson e Mario Russo (1960), dal romanzo di Bruce Marshall;
Divorzio all'italiana di Pietro Germi;
Un bellissimo novembre di Mauro Bolognini, 1969;
Paolo il caldo di Marco Vicario (1973), dal romanzo di Vitaliano Brancati;
Mimì Metallurgico ferito nell'onore di Lina Wertmuller (1973);
Anni di piombo di Margarethe von Trotta (1981);
Storia di una capinera di Franco Zeffirelli (1993);
La professoressa di lingue di Steve Morelli (2000);
Il bell'Antonio di Maurizio Zaccaro (2005). Film tv;
Nuovomondo di Emanuele Crialese, 2006;
L'uomo di vetro di Stefano Incerti (2006), dal romanzo omonimo di Salvatore Parlagreco;
I Viceré di Roberto Faenza (2006), dal lavoro di Federico de Roberto;
Il Sole Nero di Krzysztof Zanussi (2006).
 
Sport &  Impianti sportivi
 
Lo stadio Angelo Massimino.Il principale impianto sportivo catanese è lo stadio Angelo Massimino, situato nel quartiere di Cibali. È lo stadio di calcio e ospita anche la pista di atletica leggera rifatta in occasione delle Universiadi del 1997. È stato in passato un campo di rugby (oggi le squadre di questo sport giocano allo Stadio Santa Maria Goretti). Nella sua struttura è compreso anche un campo di pallavolo e di pallacanestro (il PalaSpedini). Tra gli altri impianti, si ricordano il PalaCatania, che è uno dei palazzetti più moderni dell'isola, il PalaGalermo, il PalaNitta, la piscina di Nesima e il PalaGhiaccio nella zona del litorale della Playa.

Società sportive 

La squadra più seguita è il Calcio Catania. Nei primi anni sessanta, sotto la presidenza di Ignazio Marcoccio e la guida tecnica del catanese Carmelo Di Bella, il Catania disputò sei campionati consecutivi in Serie A ottenendo tre ottavi posti. Alla fine del campionato di calcio di Serie B 2005-2006, guidata dall'allenatore Pasquale Marino viene promossa in Serie A classificandosi al secondo posto dietro l'Atalanta.
La squadra più blasonata è invece quella femminile di pallanuoto, l'Orizzonte Geymonat Catania, che ha un palmares impressionante: 15 scudetti e 8 Coppe Campioni. Seguono il Cus Catania di hockey femminile (6 scudetti su prato e 6 indoor), la Jolly Componibili Catania di calcio femminile, la Paoletti Catania di pallavolo maschile e l'Alidea Catania di pallavolo femminile (1 scudetto a testa).

La coppia di pallavoliste Manuela Malerba e Margherita Chiavaro ha vinto uno scudetto di beach volley, mentre il Catania Beach Soccer ha conquistato due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana. Infine, la Romolo Murri Catania ha vinto un campionato italiano maschile indoor di cricket e la Polisportiva Cirnechi Catania ha vinto gli unici due campionati femminili dello stesso sport fin qui disputati.

Inoltre vantano tradizioni storiche, oltre ad ottimi piazzamenti nelle massime serie, l'Amatori Catania (rugby), il Nuoto Catania (pallanuoto maschile) e gli Elephants Catania (football americano). Tra le altre squadre si ricorda quella di pallacanestro della Virtus Catania Basket. la Canoa polo una nuova realtà che vede ben 3 squadre partecipare nella massima serie del campionato italiano

Manifestazioni sportive 

Catania è stata più volte arrivo di tappa del Giro d'Italia:
1989 (21 maggio): 1^ tappa, vinta dall'olandese Jean-Paul Van Poppel
1999 (16 maggio): 2^ tappa, vinta da Mario Cipollini
2003 (14 maggio): 5^ tappa, vinta da Alessandro Petacchi.
Fra le classiche dello sport catanese, la più nota a livello internazionale, è il Trofeo Sant'Agata di corsa su strada, giunto alla 47° edizione, che ha sempre richiamato un folto gruppo di partecipanti al più alto livello. Fra questi il campione olimpico di maratona all'Olimpiade di Atene 2004, Stefano Baldini.

Catania (congiuntamente a Palermo e Messina) è stata la sede delle Universiadi del 1997 e vi si è svolta la manifestazione di chiusura. Nel 2003 Catania è stata la sede dei Giochi Mondiali Militari e nel 2006 ha ospitato il Campionato Europeo di hockey su prato.

A metà tra sport e folklore si pone la San Silvestro a mare, una gara internazionale di nuoto che si svolge ogni anno il 31 dicembre presso il porticciolo storico di Ognina.

Atleti 

I principali sportivi nati a Catania sono:
Pietro Anastasi, uno dei più grandi attaccanti del campionato di calcio italiano e della nazionale;
Angelo d'Arrigo, pilota di deltaplano e studioso di uccelli migratori, è detentore di vari record mondiali di volo sportivo;
Orazio Fagone, ex atleta di short track, campione olimpico ai Giochi di Lillehammer 1994 e ora giocatore di hockey su slittino;
Andrea Lo Cicero, rugbista de l'Aquila e della nazionale;
Giusi Malato, pallanotista storica dell'Orizzonte Catania e del Setterosa, con cui ha vinto la medaglia d'oro alle Olimpiadi Atene 2004;
Ettore Messina, l'allenatore che ha vinto di più in Italia nella pallacanestro, tra cui un argento con la nazionale e tre Euroleghe.
Carmelo Pittera, ex allenatore delle nazionali di pallavolo italiana, egiziana e qatarese e della Paoletti Catania;
Piermaria Siciliano, nuotatore finalista ai Giochi Olimpici di Atlanta 1996 e campione mondiale militare nello stesso anno;
Alessandro Trimarchi, pallavolista che ha giocato da libero in varie squadre di Serie A1.
Angelo Arcidiacono, campione di scherma vincitore di due medaglie d'oro olimpiache.

Trasporti e mobilità   Treni, aerei e navi  

La stazione Borgo della metropolitana di Catania.La città è servita da un porto commerciale e da uno turistico e da pesca ad Ognina, da tre stazioni ferroviarie statali, Catania Centrale, Catania Acquicella, Catania Bicocca e una fermata, Catania Ognina (linee Messina-Siracusa, Catania-Gela, Catania-Palermo) e dalla Ferrovia Circumetnea, linea ferroviaria a scartamento ridotto che in 110 km effettua il periplo dell'Etna raggiungendo i 976 m s.l.m. per poi ritornare alla costa a Giarre-Riposto. La stazione principale FCE della città è la Stazione di Catania Borgo che ha annesso anche il Deposito Locomotive e le Officine sociali; nel territorio comunale vi sono anche la stazione di Catania Nesima e la fermata di Cibali.
Dal 1999 è attivo il primo tronco della Metropolitana di Catania fra le stazioni del Borgo e Porto, lungo circa 3,8 km.

L'Aeroporto di Catania-Fontanarossa è il quarto aeroporto italiano per numero di passeggeri ed il primo scalo del mezzogiorno.

Viabilità
 
La viabilità di attraversamento è costituita dalla tangenziale (prosecuzione dell'Autostrada A18 Messina-Catania) che corre accanto alla città da nord a sud per 30 km in direzione di Siracusa, e della circonvallazione, in corso di adeguamento strutturale, che la attraversa tutta in direzione est-ovest in posizione mediana.
Dal 2001 è stato avviato a Catania ed è in corso di realizzazione un ambizioso quanto discusso progetto urbanistico che prevede la riqualificazione urbana di alcune aree, fra cui il lungomare (la antica "passeggiata a mare" dei catanesi), le piazze principali e la parziale pedonalizzazione della centralissima via Etnea, il miglioramento delle vie di attraversamento e la costruzione di alcuni grossi parcheggi multipiano sotterranei.

Economia  La prima industrializzazione 
 
Gli Archi della Marina all'inizio del Novecento.Nel XIX secolo, la Sicilia deteneva il monopolio mondiale della estrazione dello zolfo e Catania era il centro siciliano più importante per la raffinazione. Quello della raffinazione dello zolfo fu l'impulso che permise alla Città di cambiare volto e di industrializzarsi.

Lo stesso skyline della città di fine secolo era caratterizzato da una selva di capannoni e comignoli, tanto che alcuni arrivarono a paragonare Catania alla città inglese di Manchester. Inoltre, tramite lo zolfo la città iniziò ad esercitare un certo potere attrattivo sui territori limitrofi, specie per la provincia di Agrigento, Caltanissetta ed Enna, dove veniva estratta la materia prima. Uno spaccato parziale di quello che fu la Catania dello zolfo, si può ancora osservare in viale Africa intorno al centro espositivo "le Ciminiere". I prezzi dello zolfo estratto venivano scelti unilateralmente sfruttando il potere del monopolio sulla raffinazione, e quindi volutamente tenuti ai minimi. In questo modo si ottenne un duplice effetto favorevole: da un lato gli importanti profitti - che venivano ricavati anche grazie allo sfruttamento dei minatori (si vedano ad esempio alcune opere scritte da Luigi Pirandello, come Ciaula scopre la luna, e Giovanni Verga, come Rosso Malpelo) - dall'altro, un flusso continuo di mano d'opera a basso prezzo costituito dagli stessi minatori, che cercavano in città delle migliori condizioni di lavoro rispetto a quelle delle miniere. Le rendite della raffinazione affluivano copiose alla nobiltà cittadina, mentre larga parte della popolazione costituiva il proletariato operaio urbano, residente nei quartieri popolari come quello di Cibali (tipico fenomeno caratterizzante dei paesi industrializzati dell'Ottocento)

A partire dal primo dopoguerra, lo zolfo e la città stessa (che si presentava ancora economicamente arretrata) persero d'importanza. Conseguentemente, Catania fu segnata da una crisi economica - che culminò nei primi anni venti - e da una pesante contrazione demografica, aggravata dall'emergenza sanitaria dovuta alla tristemente famosa epidemia di spagnola.

Negli anni trenta, (durante il regime fascista), Catania era una traquilla cittadina di provincia ma con uno sviluppo incerto. Fu a partire dal secondo dopoguerra e specialmente negli anni sessanta che si ebbe un boom economico, demografico e sociale di notevoli dimensioni, soprattutto nel settore dell'edilizia privata.

 La "Milano del Sud" 

Lo sviluppo degli anni sessanta raggiunse un livello tale che Catania fu definita la "Milano del Sud". Le cause di questa vigorosa crescita economica furono dovute all'espansione dell'edilizia in città, ma anche al settore agricolo e, in special modo, quello della agrumicoltura nella vicina piana di Catania. Questa crescita economica provocò un copioso flusso migratorio dalla stessa provincia e da quelle vicine (in particolare da Enna, Caltanissetta, Siracusa e Ragusa), culminato nel 1971 quandò la popolazione superò i 400.000 residenti.

 I poli economici 

La città dispone di alcuni poli di attività economica importanti come l'area industriale, commerciale e artigianale di Misterbianco; la città commerciale Etnapolis in zona Valcorrente (Belpasso), ovvero il più grande centro commerciale del sud Italia; più vari altri centri commerciali dislocati sul territorio, tra i quali i prinicpali sono Le Zagare a San Giovanni La Punta, afferente alla catena Despar e Auchan. L'agglomerato industriale e commerciale di Piano Tavola spazia dalla produzione elettromeccanica a quella alimentare. Le attività industriali più importanti sono invece concentrate a sud della città, nella zona industriale di Pantano d'Arci costituita nell'immediato dopoguerra, dove ha sede anche il polo tecnologico (definito da alcuni "Etna Valley" per alcune affinità con la più ben nota "Silicon Valley" americana) che ospita aziende operanti nei settori farmaceutico, elettronico, informatico, agro-alimentare, meccanico con alcuni punti d'eccellenza.

Nella zona industriale si trova anche un "incubatore d'imprese" (Business Innovation Center - BIC, controllata da "Sviluppo Italia"), che svolge la funzione di consulenza e supporto alle iniziative economiche, ed accoglie diverse iniziative imprenditoriali. Al BIC si affiancano - e in alcuni casi vengono a sovrapporsi - altre agenzie pubbliche come il bureau "InvestiaCatania": altra agenzia di sviluppo finanziata questa volta dal Comune.

Sempre nella parte sud della città ha sede il mercato ortofrutticolo di San Giuseppe La Rena, uno dei più importanti del Meridione, in attesa di essere trasferito nei più idonei locali in via di realizzazione nell'agro della piana di Catania. Il settore agricolo appare in genere in declino a causa della diminuzione delle rendite agricole e della concorrenza dei produttori esteri.

Il centro città

ha invece funzione prevalentemente burocratica, direzionale, amministrativa e commerciale. È stata inaugurata il 5 maggio 2007 la nuova aerostazione dell'aeroporto di Catania-Fontanarossa, la più grande del meridione intitolata al musicista catanese Vincenzo Bellini e si attende per i prossimi anni il rinnovo di quella già esistente, come momento importante per il prossimo sviluppo economico dell'intera area orientale della Sicilia. Anche la permanenza del Catania Calcio in serie A, viene salutata da molti come una importante occasione di marketing territoriale e di immagine che potrebbe influire positivamente sullo sviluppo economico dell'indotto cittadino.


Onorificenze conferite alla città 

La città di Catania è «la ottava tra le 27» città decorate con Medaglia d'Oro come "Benemerite del Risorgimento nazionale" per le azioni altamente patriottiche compiute dalla città nel periodo del Risorgimento. Periodo, definito dalla Casa Savoia, compreso tra i moti insurrezionali del 1848 e la fine della prima Guerra Mondiale nel 1918.


Città gemellate
 
Phoenix, Stati Uniti
Grenoble, Francia, dal 1961
Ottawa, Canada


Municipalità

Nel 1971 il comune diede avvio al decentramento amministrativo della città dividendola in 26 quartieri che facevano capo ad altrettante parrocchie. Il 26 giugno 1978 i quartieri (ribattezzati circoscrizioni) furono ridotti a 17 e nel novembre 1995 ulteriormente diminuiti fino ai 10 attuali, che prendono il nome di municipalità di quartiere.

 Le municipalità di Catania.I. Centro: la prima municipalità è quella della città vecchia, la parte centrale di Catania che racchiude tutti i monumenti più antichi; comprende la zona del porto, i quartieri di San Cristoforo, San Berillo, Civita, Antico Corso e Fortino;
II. Ognina-Picanello: la seconda municipalità è la zona orientale della città e va dalla zona ricca del corso Italia a quella più povera del villaggio Dusmet; si è sviluppata praticamente dal 1880 in poi e prima la zona di Ognina era un paese a parte, formato dai pescatori del porto;
III. Borgo-Sanzio: la terza municipalità occupa una zona tra Cibali e Picanello che è sorta nel 1669 per ospitare gli sfollati della città; comprende i quartieri della Consolazione, del Borgo e di piazzale Raffaello Sanzio ed è incentrata su piazza Cavour;
IV. Barriera-Canalicchio: la quarta municipalità è al confine con i comuni di Tremestieri Etneo e Sant'Agata li Battiati, ospita la Cittadella Universitaria sulla collina Santa Sofia ed è formata dai quartieri di Barriera del Bosco e Canalicchio;
V. San Giovanni Galermo: la quinta municipalità formava un comune a sé fino al 1928, poi venne annesso alla città; si è sviluppata negli anni sessanta a causa delle case popolari, la maggior parte delle quali abusive; in questa zona si ritiene che sia nata Sant'Agata;
VI. Trappeto-Cibali: la sesta municipalità, tra il Borgo e San Giovanni Galermo, sorge attorno a piazza Bonadies e allo stadio Cibali; fino agli anni sessanta è stata una zona rurale, poi si è sviluppata in seguito ad alcuni piani di urbanizzazione;
VII. Monte Po-Nesima: la settima municipalità include i quartieri di San Leone, Nesima, San Nullo e Monte Po; è al confine con Misterbianco e ne prosegue i quartieri di Lineri e Monte Po; è sorta negli anni cinquanta ed è ora sede del nuovo ospedale Garibaldi;
VIII. San Leone-Rapisardi: l'ottava municipalità ha come due grandi direttrici la via Mario Rapisardi e il corso Indipendenza, che comprendono una fetta di territoro urbanizzato dopo gli anni trenta e ancora oggi in ampie zone non abitato;
IX. San Giorgio-Librino: la nona municipalità è nata con il piano di urbanizzazione portato avanti negli anni sessanta e comprende una grandissima zona abitata da circa 80.000 persone; in molte zone mancano dei servizi essenziali e solo di recente si sta cercando di recuperare la situazione;
X. San Giuseppe La Rena-Zia Lisa: la decima municipalità è la più ampia; comprende i quartieri del Villaggio Sant'Agata, del Villaggio Santa Maria Goretti, la Plaia, l'aeroporto, l'Oasi del Simeto, la zona industriale di Pantano d'Arci, Vaccarizzo, la zona del Ponte Primosole.


 

Catania / katanja / it is a commune of 302.884 inhabitants chief town of the homonym province. It is the second commune of Sicily for population and for housing density. The metropolitan area counts a total of 733.833 residents to 2001.

According to the Greek historian Plutarco, its name derives from Katane (that is grater), for the association with the asperities of the lava territory on which it rises.
In historical epoch, you/he/she has been destroyed well seven turned by volcanic eruptions and by earthquakes. Among these last, the most catastrophic have been those of 1169 and of 1693.
Its historical center has been declared Patrimony of the humanity, together with the seven communes of the Val of Known, in 2002.

Geography 
Catania rises on the oriental coast of the island, to the feet of the volcano Etna and to half road between the cities of Messina and Syracuse. Its territory also includes a vast slice of the plain one in Catania. It leans out on the Ionian sea with the gulf that he/she takes his/her name.
the territory is purely level. The native nucleus of the city was situated on a hill that corresponds more or less to the today's Giving plaza, where the ex Monastery of the Benedictines rises. For the rest, the only important relief is the hill Saint Sofia, where the University Citadel rises, to the border with Gravina.
Catania is crossed by an underground river the Amenano. In past, a little out the boundaries to west, the lake of Nicito could be found, today covered by the 1669 lava casting, which has deeply changed the aspect of the surrounding territory. The coast is rocky to north of the I bring (the Bluff, with the famous beach of St. Giovanni them Skins) and sandy to south (the Plaia).
History 
Catania was originally an installation siculo, rifondato as K..Üv. in 729 to.C. from Greek farmers calcidesi driven by Tucle. After the domination siracusana, has been conquered by the Romans in 263 to.C. To the fall of the Roman empire it has seguìto the fates of Sicily, being conquered by the ostrogotis before, then from the Arabs, from the Norman ones, from the svevis and from the angioinis.
In 1282 it passed to the Aragonese ones and with king Martin I of Sicily Catania it had become capital of the Kingdom of Sicily since 1402 to 1416. Passed under the dominoes Spanish, Piedmontese and borbonico, in the 1860 Catania it entered to belong to the Kingdom of Italy.

The territory
some commune in Catania includes a part of the plain one in Catania. It is one among the widest cultivated areas in Sicily, and its nearer zone to the sea constitutes the oasis of the Simeto regional reserve of around 2000 hectares founded in 1984. The oasis of the Simeto takes name from the river Simeto, the more main point than the island, that finishes you its course. Besides Catania is one of the few cities in Italy to offer so different landscapes assembled only in a site. The only river that crosses the city is the Amenano, once visible and then buried by an eruption of the Etna, what time it flows under the surface of the city making only himself/herself/itself visible to the water or linzolu, an artistic fountain in white marble that rises between the Pescheria and the plaza of the Cathedral.

Art and monuments You ancient city 
The Odeon .Del Greek period and of the Roman domination to Catania little traces and finds remain, because of the disastrous earthquakes (what you/they have shaved to the ground the city) and of the consequent reconstructions that you/they have often covered the preceding architectures. Besides, great countries of excavations and archaeological studies are not been performed never if not in sporadic cases of its recent history.
The Theater Romano (of the II century), the Odeon (III century), the amphitheater (II century), the Thermal baths of the address, the Thermal baths of the Rotunda, the Thermal baths Achilliane, the rests of an aqueduct near the park Gioieni and some funeral buildings are currently all the visible rests of the Roman Catania. The Roman Theater and the Odeon have been restored in the last years and they are comfortably visitable. Also the rests of the amphitheater have been visitable since 1907 (year when I/you/they have been brought to the light) from the entry of Stesicoro plaza.
Probably also u Liotru, the symbol of the city currently placed to the center of Cathedral Plaza, has been built in Roman epoch. It is a manufactured article in porous lava stone, that represents an elephant surmounted by an Egyptian obelisk in white marble. The name probably derives from the storpiatura of the name Eliodoro, tied up character to the history of the statue.
Besides, Catania I/you/they have been produced to a series of coins, that understands beautiful conii - from those archaic - with Nike and Zeus in throne - to those of the great engravers - Eveneto, Eraclide and Procle, with head of Apollo.
In the sotteraneis in Catania rich testimonies of epoch are found Greek fret-Roman (the whole ancient city), that one day will perhaps be brought to the light

The medioevo  
Well belonging to the Patrimony of the humanity UNESCO
 
Of the Norman period the castle of Aci Castello and the apses of the Cathedral of Sant'Agata (the Cathedral) mainly preserve him, that would have been restructured then after the 1693 earthquake. Today the cathedral preserve launches her/it, the bust-shrine and her box-reliquaria of Sant'Agata, realized by the senese Giovanni of Bartolo in the XIV century.
Only monument of Byzantine age is the Chapel Bonajuto (consequential name from the noble family that had held her as shrine of family as well as private chapel): it deals with one "trichora" Byzantine that is a building with three apses; before his/her restauration it had knowledge thanks to the sketches of Jean Houel.
Of the period Swabian (XIII century) is the portal of the church of Sant'Agata to the Jail and the federiciano Castle Ursino (it is now recently restore center of the civic Museum, (picked Biscari and of the Benedictines) coevo of the most famous castle pugliese of Castel of the Mountain.

 The rinascimento 
Of the Aragonese domination the church of Saint Maria of Jesus remains placed in the homonym plaza, built in the '500 and restructured in the '700. In 1558 it was initiated the construction of the Monastery of the Benedictines, to which the church of St. Nicolò would have been placed side by side the arena. Destroyed by the 1669 lava casting and by the 1693 earthquake, in 1703 it started the reconstruction that nevertheless you/he/she has not been completed anymore. The so-called Boundaries of Charles V, that contain the historical center, were initiated in the XVI century but they came practically you reconstruct after the earthquake.

Castello Ursino
Catania /katanja/ è un comune di 302.884 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia. È il secondo comune della Sicilia per popolazione e per densità abitativa. L'area metropolitana conta un totale di 733.833 residenti al 2001.


Secondo lo storico greco Plutarco, il suo nome deriva da Katane (cioè grattugia), per l'associazione con le asperità del territorio lavico su cui sorge.

In epoca storica, è stata distrutta ben sette volte da eruzioni vulcaniche e da terremoti. Fra questi ultimi, i più catastrofici sono stati quelli del 1169 e del 1693.

Il suo centro storico è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità, assieme ai sette comuni del Val di Noto, nel 2002.


Geografia 

Catania sorge sulla costa orientale dell'isola, ai piedi del vulcano Etna e a metà strada tra le città di Messina e Siracusa. Il suo territorio comprende anche una vasta fetta della piana di Catania. Si affaccia sul mare Ionio con il golfo che prende il suo nome.
il territorio è prettamente pianeggiante. Il nucleo originario della città era situato su un colle che corrisponde più o meno all'odierna piazza Dante, dove sorge l'ex Monastero dei Benedettini. Per il resto, l'unico rilievo importante è la collina Santa Sofia, dove sorge la Cittadella Universitaria, al confine con Gravina.
Catania è attraversata da un fiume sotterraneo, l'Amenano. In passato, poco fuori le mura ad ovest, si poteva trovare il lago di Nicito, oggi coperto dalla colata lavica del 1669, la quale ha profondamente mutato l'aspetto del territorio circostante. La costa è rocciosa a nord del porto (la Scogliera, con la famosa spiaggia di San Giovanni li Cuti) e sabbiosa a sud (la Plaia).


Storia 

Catania era originariamente un insediamento siculo, rifondato come KατÜvη nel 729 a.C. da coloni greci calcidesi guidati da Tucle. Dopo la dominazione siracusana, è stata conquistata dai romani nel 263 a.C. Alla caduta dell'Impero romano ha seguìto le sorti della Sicilia, venendo conquistata prima dagli ostrogoti, poi dagli arabi, dai normanni, dagli svevi e dagli angioini.
Nel 1282 passò agli aragonesi e con re Martino I di Sicilia Catania divenne capitale del Regno di Sicilia dal 1402 al 1416. Passata sotto i domini spagnolo, piemontese e borbonico, nel 1860 Catania entrò a far parte del Regno d'Italia.


Il territorio

del comune di Catania comprende una parte della piana di Catania. È una tra le più estese aree coltivate della Sicilia, e la sua zona più vicina al mare costituisce l'oasi del Simeto, riserva regionale di circa 2000 ettari istituita nel 1984. L'Oasi del Simeto prende nome dal fiume Simeto, il più importante dell'Isola, che vi termina il suo corso. Inoltre Catania è una delle poche città in Italia ad offrire paesaggi tanto diversi concentrati in un solo sito. L'unico fiume che attraversa la città è l'Amenano, un tempo visibile e poi seppellito da un'eruzione dell'Etna, che ora scorre sotto la superficie della città rendendosi visibile solo all'Acqua o linzolu, una artistica fontana in marmo bianco che sorge tra la Pescheria e la piazza del Duomo.


Arte e monumenti   La città antica 

L'Odeon .Del periodo greco e della dominazione romana a Catania rimangono pochissime tracce e reperti, a causa dei disastrosi terremoti (che hanno raso al suolo la città) e delle conseguenti ricostruzioni che spesso hanno ricoperto le precedenti architetture. Inoltre, non sono mai state eseguite grandi campagne di scavi e studi archeologici se non in casi sporadici della sua storia recente.
Il Teatro Romano (del II secolo), l'Odeon (III secolo), l'Anfiteatro (II secolo), le Terme dell'Indirizzo, le Terme della Rotonda, le Terme Achilliane, i resti di un acquedotto presso il parco Gioieni e alcuni edifici funerari sono tutti i resti attualmente visibili della Catania romana. Il Teatro romano e l'Odeon sono stati restaurati negli ultimi anni e sono comodamente visitabili. Anche i resti dell'anfiteatro sono visitabili dal 1907 (anno in cui sono stati riportati alla luce) dall'ingresso di piazza Stesicoro.

Probabilmente anche u Liotru, il simbolo della città situato attualmente al centro di Piazza Duomo, è stato costruito in epoca romana. È un manufatto in pietra lavica porosa, che raffigura un elefante sormontato da un obelisco egiziano in marmo bianco. Il nome deriva probabilmente dalla storpiatura del nome Eliodoro, personaggio legato alla storia della statua.

Inoltre, sono state prodotte a Catania una serie di monete, che comprende bellissimi conii - da quelli arcaici - con Nike e Zeus in trono - a quelli dei grandi incisori - Eveneto, Eraclide e Procle, con testa di Apollo.
Nei sotteranei di Catania si trovano ricche testimonianze di epoca greca-romana(l'intera città antica),che forse un giorno verrà riportata alla luce


Il medioevo 
Bene appartenente al Patrimonio dell'Umanità UNESCO
 
Del periodo normanno si conservano principalmente il castello di Aci Castello e le absidi della Cattedrale di Sant'Agata (il Duomo), che poi sarebbe stata ristrutturata dopo il terremoto del 1693. Oggi la cattedrale conserva la vara, il busto-reliquiario e la cassa-reliquaria di Sant'Agata, realizzato dal senese Giovanni di Bartolo nel XIV secolo.
Unico monumento di età bizantina è la Cappella Bonajuto (nome derivante dalla famiglia nobiliare che l'aveva tenuta come sacrario di famiglia nonché cappella privata):si tratta di una "trichora" bizantina cioè un edificio con tre absidi; prima del suo restauro se ne aveva conoscenza grazie ai disegni di Jean Houel.
Del periodo svevo (XIII secolo) è il portale della chiesa di Sant'Agata al Carcere e il federiciano Castello Ursino (di recente restaurato, è ora sede del Museo civico (raccolte Biscari e dei benedettini) coevo del più famoso castello pugliese di Castel del Monte.


 Il rinascimento 

Della dominazione aragonese rimane la chiesa di Santa Maria di Gesù situata nella piazza omonima, costruita nel '500 e ristrutturata nel '700. Nel 1558 fu iniziata la costruzione del Monastero dei Benedettini, a cui sarebbe stata affiancata la chiesa di San Nicolò l'Arena. Distrutta dalla colata lavica del 1669 e dal terremoto del 1693, nel 1703 se ne avviò la ricostruzione che tuttavia non è stata mai più portata a termine. Le cosiddette Mura di Carlo V, che racchiudono il centro storico, furono iniziate nel XVI secolo ma vennero praticamente ricostruite dopo il terremoto.


Il barocco 

L'eruzione del 1669 che investì la città (tela di Giacinto Platania, sagrestia della Cattedrale di Catania).Catania è stata ampiamente distrutta nel 1169 e nel 1693 dai terremoti. Il suo territorio circostante è stato più volte coperto da colate laviche che hanno raggiunto il mare. Ma i catanesi caparbiamente l'hanno ricostruita sulle sue stesse macerie. La leggenda vuole che la città sia stata distrutta sette volte durante la sua storia, ma in realtà tali eventi disastrosi si possono sicuramente riferire a pochi ma terribili terremoti. Anche le distruzioni del centro urbano a causa delle colate laviche sono frutto di una storiografia fantasiosa.
Tutti i monumenti antichi sono stati inseriti nel tessuto urbano della città ricostruita grazie all'opera dell'architetto Giovan Battista Vaccarini, che ha dato alla città una chiara impronta barocca. Tra gli altri che hanno aiutato la rinascita della città si ricordano Francesco Battaglia, Stefano Ittar, Alonzo di Benedetto e Girolamo Palazzotto.


La Chiesa di San Benedetto.La via Crociferi 

Un raro esempio di unità architettonica è la via dei Crociferi, forse, la strada più bella della Catania settecentesca. Essa ha inizio in Piazza San Francesco d'Assisi e vi si accede passando sotto l'arco di San Benedetto che collega la Badia maggiore alla Badia minore posta al di là della strada. La strada, contornata da chiese, monasteri e poche abitazioni civili, è un raro esempio di barocco siciliano. Nel breve spazio di circa 200 metri sono presenti ben quattro chiese. La prima è la chiesa di San Benedetto collegata al convento delle suore benedettine dall'arco omonimo che sovrappassa la via. Ad essa si accede a mezzo di una scalinata ed è contornata da una cancellata in ferro battuto.
Proseguendo si incontra la chiesa di San Francesco Borgia alla quale si accede tramite due scaloni. A seguire si incontra il Collegio dei Gesuiti, oggi sede dell'Istituto d'arte, con all'interno un bel chiostro con portici su colonne ed arcate. Difronte al Collegio è ubicata la chiesa di San Giuliano considerata uno dei più begli esempi del barocco catanese. L'edificio, attribuito all'architetto Giovan Battista Vaccarini, ha un prospetto convesso e delle linee pulite ed eleganti. Proseguendo ed oltrepassando la via Antonio di Sangiuliano, si può ammirare il convento dei Crociferi e quindi la chiesa di San Camillo. In fondo alla via è ubicata Villa Cerami, che è sede della facoltà di giurisprudenza dell'Università di Catania.


I Monumenti Barocchi  Tra i principali monumenti barocchi si ricordano:

la Cattedrale di Sant'Agata
la chiesa della Badia di Sant'Agata, in via Vittorio Emanuele II
la chiesa di Sant'Agata la Vetere, in via Santa Maddalena, sorge su una chiesa del 264
la chiesa di Sant'Agata alla Fornace o di San Biagio, in piazza Stesicoro
la chiesa di San Francesco in piazza San Francesco, che custodisce le spoglie di Eleonora d'Angiò
la chiesa di San Benedetto in via Crociferi
la chiesa di San Nicolò l'Arena, in piazza Dante
il Monastero della Santissima Trinità, in via Vittorio Emanuele
la Basilica della Collegiata (regia Cappella), in via Etnea
il Palazzo degli Elefanti, sede del Municipio, il Palazzo del Seminario dei Chierici e la Fontana dell'Amenano, in piazza del Duomo
il Palazzo Biscari, in via Biscari
il Palazzo del Toscano, in piazza Stesicoro
il Palazzo Reburdone, in via Vittorio Emanuele II
il Palazzo Bruca, in Via Vittorio Emanuele II, sede del Museo del Giocattolo
la Villa Cerami, in via Crociferi, sede della facoltà di Giurisprudenza
la Porta Uzeda e la Porta Carlo V (sede della Pescheria), in via beato Giuseppe Dusmet
la Porta Ferdinandea, detta oggi Porta Garibaldi, costruita nel 1768 e sita in piazza Palestro
La fontana dell'Amenano in Piazza Duomo
la fontana dell'Elefante
il Convitto Cutelli
il Teatro Bellini, in Piazza Bellini
 
Via Etnea

La via Etnea è il salotto della città. Attraversa Catania da sud a nord partendo dalla Piazza del Duomo ed arrivando, dopo circa 3 km, al Tondo Gioieni. Il suo andamento dritto come una spada, ha come prospettiva la sagoma incombente dell'Etna.
Parte dalla piazza del Duomo e dopo circa 100 m raggiunge la piazza Università. In essa si affacciano il palazzo dell'Università e palazzo Sangiuliano costruiti entrambi in stile barocco nella prima metà del XVIII secolo. La piazza è illuminata da quattro candelabri bronzei con allegorie di quattro antiche leggende catanesi: Colapesce, i Fratelli Pii, Gammazita e Uzeta.
Più avanti si incontra la Basilica Collegiata e quindi si incrocia la via di Sangiuliano, ovvero i Quattro Canti come detto dai catanesi. Proseguendo si raggiunge la Chiesa dei Minoriti prima di arrivare in piazza Stesicoro. Qui si trovano il monumento a Vincenzo Bellini e gli scavi dell'Anfiteatro romano situati a circa 10 m sotto il livello stradale. Si procede quindi fino alla Villa Bellini, classico giardino all'italiana, che costituisce il polmone verde della Catania settecentesca. Si prosegue quindi verso piazza Cavour, il Borgo per i catanesi, dove si trova la fontana della dea Cerere in marmo bianco, conosciuta dai vecchi catanesi come 'a tapallara (Dea Pallade).

Il periodo contemporaneo 

Nel 1890 venne inaugurato il Teatro Massimo Vincenzo Bellini, in piazza Vincenzo Bellini. Negli anni trenta a Catania vennero costruiti il Palazzo di Giustizia e la fontana de I Malavoglia. Nel 1961 Luigi Piccinato diede avvio ai lavori di costruzione anche del complesso universitario della Cittadella, che oggi è una delle assi portanti dell'Università.

Mercati e mercatini 

La pescheria.Uno dei posti più caratteristici della Catania popolare è il mercato del pesce della pescheria sempre rutilante di colori, voci e odori. Altro mercato molto caratteristico è quello di piazza Carlo Alberto, detto in catanese A fera o luni. Nella stessa piazza tutte le domeniche si tiene un importante "mercato delle pulci". Un mercato di "bric a brac" è aperto la domenica sotto gli archi della "marina" nei pressi della Villa Pacini. Altro mercato molto frequentato è quello che si svolge il venerdì nella nuova piazza I Viceré nel quartiere nord di Barriera del Bosco.

Cultura  Personalità illustri
 
Vincenzo Bellini
Antonino Gandolfo Brancaleone
Giovanni VergaSicuramente figli illustri, che hanno reso grande Catania nel mondo, sono il compositore Vincenzo Bellini, lo scrittore Giovanni Verga e il poeta Mario Rapisardi. Il primo è stato autore di opere immortali come La sonnambula, Norma e I puritani. Il secondo ha inaugurato il verismo in Italia e ha scritto i romanzi I Malavoglia e Mastro-don Gesualdo. Il terzo è stato uno dei poeti più attivi a cavallo tra Ottocento e Novecento e a lui è dedicato uno dei più importanti viali della città.
Altri catanesi di rilevanza sono:
la regina d'Aragona Costanza di Hohenstaufen;
i re di Trinacria Ludovico d'Aragona e Federico IV d'Aragona;
i vescovi Giuseppe Francica-Nava de Bontifè e Antonio Maria Trigona;
i fisici Ettore Majorana;
i matematici Sebastiano Catania, Lucio Lombardo Radice, Agatino San Martino Pardo e Giuseppe Zurria;
lo studioso Carlo Gemmellaro
il legislatore Caronda;
il giurista e magistrato Cosimo Nepita;
il pedagogista Giuseppe Lombardo Radice;
gli scrittori e poeti Bartolomeo Asmundo, Pietrangelo Buttafuoco, Enzo Consoli, Agata Giardina, Melissa P., Giuseppe Lazzaro Danzuso, Giampiero Mughini, Alfredo Danese, Salvatore Camilleri, Giovanni Formisano, Antonino Magrì, Candido Cannavò, Saverio Fiducia, Domenico Tempio, Nino Martoglio, Ercole Patti e Mario Rapisardi;
i pittori Alessandro Abate, Giuseppe Gandolfo, Antonino Gandolfo, Zenone Lavagna, Calcedonio Reina, Emilio Greco;
gli attori Jerry Calà, Enzo Consoli, Turi Ferro, Giovanni Grasso, Leo Gullotta, Gilberto Idonea, Angelo Musco,Giovanni Grasso,Rosina Anselmi,Enrico Pappalardo e Saro Urzì;
i doppiatori Enzo Consoli, Mario Cordova;
i cantanti Franco Battiato, Mario Biondi, Jenny B, Gianni e Marcella Bella, Veruska, Farida, Antonella Arancio, Gerardina Trovato, BriganTony, Gianni Celeste, Carmen Consoli e Giuseppe Castiglia;
i musicisti Giovanni Pacini,Pietro Platania, Antonino Gandolfo Brancaleone,Martino Frontini, Francesco Paolo Frontini, Aldo Clementi;
i componenti delle band degli Sugarfree, dei Brigantini, dei Denovo e dei Beans;
i critici teatrali Enzo Consoli e Domenico Danzuso;
i politici Napoleone Colajanni, Giuseppe de Felice Giuffrida, Claudio Fava,Enzo Bianco, Anna Finocchiaro Antonio La Pergola, Salvatore Leonardi, Raffaele Lombardo, Concetto Marchesi, Luciano Modica, Giuseppe Maria Reina e Antonino Paternò-Castello;
gli imprenditori Mario Ciancio Sanfilippo, Libero Grassi, Angelo Massimino e Antonino Pulvirenti.

Religione 

La tradizione attesta la presenza della prima comunità cristiana a Catania sin dal I secolo con l'invio, da parte di san Pietro, del vescovo Berillo, ciò fa di Catania la più antica comunità cristiana della Sicilia. Catania è anche sede di due moschee: una è la prima edificata in Italia dopo la dominazione araba (nella zona di via Plebiscito nel 1980), la seconda è di più recente apertura, nei pressi del porto.

La vara di Sant' Agata

Patrona della città è sant'Agata, alla quale viene ogni anno dedicata una grandiosa festa lunga tre giorni (dal 3 al 5 febbraio). In quei tre giorni la città dimentica ogni cosa per concentrarsi sulla festa, misto di devozione e di folklore, che attira ogni anno sino a un milione di persone, tra devoti e curiosi.

Santi e beati

Sant'Agata (santa patrona)
Sant'Euplio (compatrono)
San Berillo di Antiochia, primo vescovo catanese
San Giacomo
Sant'Everio
San Filadelfo
San Leone
San Nicola Politi
San Policarpo
San Sabino
San Severo di Catania
beato Luigi Beltrame Quattrocchi
beato Bernardo Scammacca
beata Maddalena Caterina Morano

Leggende  

I fratelli Pii, moneta del 212.
Il Castello Ursino all'inizio del XX secolo.La storia di Catania è arricchita da quattro leggende che sono state rappresentate nei quattro lampioni di Piazza Università realizzati da Mimmo Maria Lazzaro e Domenico Tudisco agli inizi del Novecento: Colapesce, i Fratelli Pii, Gammazita e Uzeta.

Una delle leggende di Colapesce narra che egli era un giovane (Nicola il pesce) che poteva stare sott'acqua per molto tempo; non appena Federico II ne venne a conoscenza, lo sfidò a recuperare una coppa d'oro. Colapesce lo fece ed ottenne in premio la coppa. Il Re, allora, gli chiese di vedere cosa c'era sotto la Sicilia. Riemerso, Colapesce informò il Re del fatto che la Sicilia poggiava su tre colonne e che una di esse era consumata dal fuoco. Federico II gli chiese di portargli il fuoco ma Colapesce, tuffatosi nuovamente in mare, non riemerse mai più. Secondo la leggenda è ancora in fondo al mare e continua a reggere la colonna che stava per crollare.
I fratelli Pii (Anfinomo ed Anapia) cercarono di salvare gli anziani genitori portandoli sulle proprie spalle durante un'eruzione dell'Etna; mentre stavano per essere travolti il fiume di lava si divise per volere degli dei e tutti si salvarono.
Gammazita era un giovane virtuosa; di lei si invaghì un soldato francese, che fu rifiutato; un giorno Gammazita, recatasi da sola ad un pozzo, venne raggiunta dall'innamorato e, per non cedere alle sue richieste, si uccise gettandosi nel pozzo.
Uzeta è protagonista di una leggenda inventata agli inizi del Novecento: questo ragazzo di umili origini diventò cavaliere per la sua bravura e riuscì a sconfiggere gli Ursini, giganti saraceni che avrebbero dato il nome al Castello.

Istruzione  

La facciata dell'ex convento dei Benedettini, che ospita le facoltà di Lettere e Filosofia e Lingue e Letterature Straniere.L'Università degli studi di Catania, fondata nel 1434, è la più antica della Sicilia. È una delle più grandi del Sud Italia, con 62.000 iscritti divisi in dodici facoltà.
Inoltre Catania è sede della Scuola Superiore, uno dei cinque centri d'eccellenza per universitari in Italia.

Musei e biblioteche 

La città siciliana ospita numerosi musei, molti dei quali trascurati e lasciati a loro stessi. Catania ospita appena cinque musei stabili: quello del Castello Ursino, l'Emilio Greco, il museo dell'Orto Botanico, il Museo Civico Belliniano (presso la casa di Vincenzo Bellini) e la Casa Museo di Giovanni Verga.
Esistono inoltre due musei privati: il Museo Paleontologico dell'Accademia Federiciana (istituito nel 1996, accoglie fossili provenienti da ogni parte del mondo risalenti ad un arco di tempo compreso tra il Siluriano, 435-395 milioni di anni fa, e il Neozoico: 2-1,5 milioni di anni fa) e il Museo di sculture in pietra lavica "Valenziano Santangelo".
La biblioteca Ursino-RecuperoInfine, al Centro Fieristico le Ciminiere, ex industria oggi completamente ristrutturata, si svolgono manifestazioni e mostre periodiche, organizzate principalmente dalla Provincia di Catania. All'interno del complesso sono stati creati due nuovi musei:"Il Museo dello sbarco in Sicilia del 1943" dove all'interno è stata realizzata una minuziosa riproduzione di una piazza siciliana prima e dopo un bombardamento; contiene inoltre una vasta collezione di oggetti e uniformi, delle armi del tempo e ricostruzioni virtuali dello sbarco. Il "Museo del Cinema" contiene molti cimeli e ricostruzioni di scene famose di film con una sezione interamente dedicata a Catania come set cinematografico.
Le biblioteche di Catania sono: la Biblioteca universitaria e Ventimilliana (aperta al pubblico nel 1755; dal secolo scorso conserva il fondo del vescovo Salvatore Ventimiglia, che vi mantiene una sua unità); la biblioteca dell'Accademia Gioenia di scienze naturali; quella della sezione catanese della Deputazione di storia patria; le Biblioteche riunite Civica-Ursino Recupero.

Musica  

Carmen Consoli Il rilancio culturale della città è passato anche per la musica. Dagli anni settanta-ottanta, sono sorti decine di nuovi cantautori e gruppi musicali, che hanno rilanciato l'immagine della città in Italia. Il più importante è probabilmente Franco Battiato, le cui sperimentazioni musicali hanno influenzato molti altri autori.
Successivamente sono arrivati Vincenzo Spampinato, i Denovo di Mario Venuti e Luca Madonia, Gerardina Trovato, Carmen Consoli, lanciata dalla casa di produzione di Francesco Virlinzi, gli Sugarfree e molti altri autori minori. Nella scena rock ottanta-novanta spiccano nomi storici come gli Schizo, autori di un genere più hard, e poi gli Uzeda e i Flor de Mal, che nacquero negli anni in cui Catania veniva addirittura paragonata alla Seattle europea! Importante è stato anche il lavoro di cantanti popolari come BriganTony, le cui "opere" sono oggi riprese dai Brigantini, e ai più contemporanei Lautari.

Vita notturna 

Catania è una delle città europee maggiormente vivaci per la movida notturna; sia di giorno che di notte, giovani e meno giovani si aggirano per le antiche stradine del centro storico dove sono ubicati centinaia di locali che vanno dai bar ai pub, dai ristoranti alle trattorie tipiche ai disco pub e ogni altro locale nel quale passare la serata fra amici. La barocca via Etnea è il centro di questa movida che si dirige poi nel dedalo delle stradine adiacenti dove sono ubicati la gran parte dei locali. Altro polo importante della vita notturna è il lungomare che va da piazza Europa al borgo marinaro di Ognina, dove esistono numerosi bar e ristoranti, ma anche i classici chioschi dei paninari. Per quanto riguarda le discoteche, esse sono presenti sia in città ma soprattutto nei paesi della riviera ionica come Acicastello e la sua frazione Acitrezza.

Teatro 

Catania è la città a più alta densità teatrale della Sicilia. Molteplici le compagnie teatrali che vi operano, sia professionali che amatoriali. Il più importante teatro della città è il Teatro Massimo Bellini, costruito dall'architetto Carlo Sada alla fine del secolo XIX ed inaugurato nel 1890. Oggi è un teatro lirico di tradizione, vanta un'orchestra sinfonica ed un coro stabile ed è sede di stagione operistica e concertistica. Da alcuni anni dispone della sala del Teatro Sangiorgi che viene utilizzata per concerti di musica da camera e per prove di spettacoli. Molto attivi sono inoltre il Teatro Stabile di cui è direttore artistico Lamberto Puggelli e il Teatro Metropolitan, nonché il Piccolo Teatro di Gianni Salvo.


Radio, riviste e televisioni 

Catania è sede del quotidiano siciliano La Sicilia, il secondo dell'isola, e delle emittenti televisive Antenna Sicilia, Telecolor, Video 3, La F e D Television. In città sono inoltre presenti diverse emittenti radiofoniche: alcune a carattere regionale come Radio Telecolor e Radio Sis, e altre a livello locale quali Radio Video 3, Radio Catania, R.S.C., Studio 90 Italia, Radio Delfino, Antenna Uno, Radio Vulcano. In passato, era la sede anche delle riviste I Siciliani, Il Corriere di Sicilia e Espresso Sera e del canale televisivo Teletna. Oggi quasi tutti i mass media della città sono in mano a Mario Ciancio Sanfilippo ritenuto il maggiore editore del sud Italia.

Cinema 

A Catania già nei primi anni del Novecento, proprio agli albori del cinema, sorsero varie case di produzione cinematografica: Morgana film, Etna film, Katana film, Sicula film e Jonio film. Secondo quanto riportato in un articolo del quotidiano La Sicilia del 1° marzo1978, già nel 1914 Catania era una delle capitali del cinema europeo.

L'Etna film produsse oltre 100 films, tra cui: Il Benefattore e il Marchese di Roccaverdina entrambi di Luigi Capuana, Capo rais diretto da Nino Martoglio ed interpretato da Giovanni Grasso, L'acrobata diretto da Giuseppe de Liguoro e dal commediografo catanese Pippo Marchese. Da citare anche Christus, un colossal, girato con centinaia di comparse e Il cavaliere senza paura

Della Katana film si ricordano tra gli altri, Il latitante e La guerra e la moda (entrambi con la Balistrieri), della Sicula film, La fidanzata dell'Etna, Pane nemico e Presentat'arm, con Elvira Radaelli ed infine, della Jonio film, il film Valeria.

Da notare che un meccanico dell'Etna Film, Francesco Margiunti, inventò due regoli calcolatori per la perforazione della pellicola negativa e positiva, che oggi si trovano al Museo nazionale del Cinema di Torino. La produzione cinematografica di Catania durò solo pochi anni. Vennero favorite e finanziate altre sedi e il settore entrò in crisi. Tentativi di rilancio successivi, ma senza seguito, furono quelli di Ugo Saitta nel 1935 con il film Clima puro e Lo voglio maschio, con Tuccio Musumeci, nel 1971.

L'industria cinematografia quindi, pur essendovi nata, non si è poi sviluppata a Catania. Solo recentemente la Catania Film Commission e l'Etna Film Commission, uffici rispettivamente del Comune e della Provincia, stanno cercando di favorire l'avvio delle produzioni cinematografiche in città. Inoltre, solo pochi film sono stati girati nel capoluogo etneo. Questa è la breve lista:

Film ambientati a Catania:

M.Mastroianni in Divorzio all'italiana nello scenario del porto di OgninaCasta diva di Carmine Gallone (1935);
Il bell'Antonio di Mauro Bolognini (1960), dal romanzo omonimo di Vitaliano Brancati;
La sposa bella di Nunnally Johnson e Mario Russo (1960), dal romanzo di Bruce Marshall;
Divorzio all'italiana di Pietro Germi;
Un bellissimo novembre di Mauro Bolognini, 1969;
Paolo il caldo di Marco Vicario (1973), dal romanzo di Vitaliano Brancati;
Mimì Metallurgico ferito nell'onore di Lina Wertmuller (1973);
Anni di piombo di Margarethe von Trotta (1981);
Storia di una capinera di Franco Zeffirelli (1993);
La professoressa di lingue di Steve Morelli (2000);
Il bell'Antonio di Maurizio Zaccaro (2005). Film tv;
Nuovomondo di Emanuele Crialese, 2006;
L'uomo di vetro di Stefano Incerti (2006), dal romanzo omonimo di Salvatore Parlagreco;
I Viceré di Roberto Faenza (2006), dal lavoro di Federico de Roberto;
Il Sole Nero di Krzysztof Zanussi (2006).
 
Sport &  Impianti sportivi
 
Lo stadio Angelo Massimino.Il principale impianto sportivo catanese è lo stadio Angelo Massimino, situato nel quartiere di Cibali. È lo stadio di calcio e ospita anche la pista di atletica leggera rifatta in occasione delle Universiadi del 1997. È stato in passato un campo di rugby (oggi le squadre di questo sport giocano allo Stadio Santa Maria Goretti). Nella sua struttura è compreso anche un campo di pallavolo e di pallacanestro (il PalaSpedini). Tra gli altri impianti, si ricordano il PalaCatania, che è uno dei palazzetti più moderni dell'isola, il PalaGalermo, il PalaNitta, la piscina di Nesima e il PalaGhiaccio nella zona del litorale della Playa.

Società sportive 

La squadra più seguita è il Calcio Catania. Nei primi anni sessanta, sotto la presidenza di Ignazio Marcoccio e la guida tecnica del catanese Carmelo Di Bella, il Catania disputò sei campionati consecutivi in Serie A ottenendo tre ottavi posti. Alla fine del campionato di calcio di Serie B 2005-2006, guidata dall'allenatore Pasquale Marino viene promossa in Serie A classificandosi al secondo posto dietro l'Atalanta.
La squadra più blasonata è invece quella femminile di pallanuoto, l'Orizzonte Geymonat Catania, che ha un palmares impressionante: 15 scudetti e 8 Coppe Campioni. Seguono il Cus Catania di hockey femminile (6 scudetti su prato e 6 indoor), la Jolly Componibili Catania di calcio femminile, la Paoletti Catania di pallavolo maschile e l'Alidea Catania di pallavolo femminile (1 scudetto a testa).

La coppia di pallavoliste Manuela Malerba e Margherita Chiavaro ha vinto uno scudetto di beach volley, mentre il Catania Beach Soccer ha conquistato due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana. Infine, la Romolo Murri Catania ha vinto un campionato italiano maschile indoor di cricket e la Polisportiva Cirnechi Catania ha vinto gli unici due campionati femminili dello stesso sport fin qui disputati.

Inoltre vantano tradizioni storiche, oltre ad ottimi piazzamenti nelle massime serie, l'Amatori Catania (rugby), il Nuoto Catania (pallanuoto maschile) e gli Elephants Catania (football americano). Tra le altre squadre si ricorda quella di pallacanestro della Virtus Catania Basket. la Canoa polo una nuova realtà che vede ben 3 squadre partecipare nella massima serie del campionato italiano

Manifestazioni sportive 

Catania è stata più volte arrivo di tappa del Giro d'Italia:
1989 (21 maggio): 1^ tappa, vinta dall'olandese Jean-Paul Van Poppel
1999 (16 maggio): 2^ tappa, vinta da Mario Cipollini
2003 (14 maggio): 5^ tappa, vinta da Alessandro Petacchi.
Fra le classiche dello sport catanese, la più nota a livello internazionale, è il Trofeo Sant'Agata di corsa su strada, giunto alla 47° edizione, che ha sempre richiamato un folto gruppo di partecipanti al più alto livello. Fra questi il campione olimpico di maratona all'Olimpiade di Atene 2004, Stefano Baldini.

Catania (congiuntamente a Palermo e Messina) è stata la sede delle Universiadi del 1997 e vi si è svolta la manifestazione di chiusura. Nel 2003 Catania è stata la sede dei Giochi Mondiali Militari e nel 2006 ha ospitato il Campionato Europeo di hockey su prato.

A metà tra sport e folklore si pone la San Silvestro a mare, una gara internazionale di nuoto che si svolge ogni anno il 31 dicembre presso il porticciolo storico di Ognina.

Atleti 

I principali sportivi nati a Catania sono:
Pietro Anastasi, uno dei più grandi attaccanti del campionato di calcio italiano e della nazionale;
Angelo d'Arrigo, pilota di deltaplano e studioso di uccelli migratori, è detentore di vari record mondiali di volo sportivo;
Orazio Fagone, ex atleta di short track, campione olimpico ai Giochi di Lillehammer 1994 e ora giocatore di hockey su slittino;
Andrea Lo Cicero, rugbista de l'Aquila e della nazionale;
Giusi Malato, pallanotista storica dell'Orizzonte Catania e del Setterosa, con cui ha vinto la medaglia d'oro alle Olimpiadi Atene 2004;
Ettore Messina, l'allenatore che ha vinto di più in Italia nella pallacanestro, tra cui un argento con la nazionale e tre Euroleghe.
Carmelo Pittera, ex allenatore delle nazionali di pallavolo italiana, egiziana e qatarese e della Paoletti Catania;
Piermaria Siciliano, nuotatore finalista ai Giochi Olimpici di Atlanta 1996 e campione mondiale militare nello stesso anno;
Alessandro Trimarchi, pallavolista che ha giocato da libero in varie squadre di Serie A1.
Angelo Arcidiacono, campione di scherma vincitore di due medaglie d'oro olimpiache.

Trasporti e mobilità   Treni, aerei e navi  

La stazione Borgo della metropolitana di Catania.La città è servita da un porto commerciale e da uno turistico e da pesca ad Ognina, da tre stazioni ferroviarie statali, Catania Centrale, Catania Acquicella, Catania Bicocca e una fermata, Catania Ognina (linee Messina-Siracusa, Catania-Gela, Catania-Palermo) e dalla Ferrovia Circumetnea, linea ferroviaria a scartamento ridotto che in 110 km effettua il periplo dell'Etna raggiungendo i 976 m s.l.m. per poi ritornare alla costa a Giarre-Riposto. La stazione principale FCE della città è la Stazione di Catania Borgo che ha annesso anche il Deposito Locomotive e le Officine sociali; nel territorio comunale vi sono anche la stazione di Catania Nesima e la fermata di Cibali.
Dal 1999 è attivo il primo tronco della Metropolitana di Catania fra le stazioni del Borgo e Porto, lungo circa 3,8 km.

L'Aeroporto di Catania-Fontanarossa è il quarto aeroporto italiano per numero di passeggeri ed il primo scalo del mezzogiorno.

Viabilità
 
La viabilità di attraversamento è costituita dalla tangenziale (prosecuzione dell'Autostrada A18 Messina-Catania) che corre accanto alla città da nord a sud per 30 km in direzione di Siracusa, e della circonvallazione, in corso di adeguamento strutturale, che la attraversa tutta in direzione est-ovest in posizione mediana.
Dal 2001 è stato avviato a Catania ed è in corso di realizzazione un ambizioso quanto discusso progetto urbanistico che prevede la riqualificazione urbana di alcune aree, fra cui il lungomare (la antica "passeggiata a mare" dei catanesi), le piazze principali e la parziale pedonalizzazione della centralissima via Etnea, il miglioramento delle vie di attraversamento e la costruzione di alcuni grossi parcheggi multipiano sotterranei.

Economia  La prima industrializzazione 
 
Gli Archi della Marina all'inizio del Novecento.Nel XIX secolo, la Sicilia deteneva il monopolio mondiale della estrazione dello zolfo e Catania era il centro siciliano più importante per la raffinazione. Quello della raffinazione dello zolfo fu l'impulso che permise alla Città di cambiare volto e di industrializzarsi.

Lo stesso skyline della città di fine secolo era caratterizzato da una selva di capannoni e comignoli, tanto che alcuni arrivarono a paragonare Catania alla città inglese di Manchester. Inoltre, tramite lo zolfo la città iniziò ad esercitare un certo potere attrattivo sui territori limitrofi, specie per la provincia di Agrigento, Caltanissetta ed Enna, dove veniva estratta la materia prima. Uno spaccato parziale di quello che fu la Catania dello zolfo, si può ancora osservare in viale Africa intorno al centro espositivo "le Ciminiere". I prezzi dello zolfo estratto venivano scelti unilateralmente sfruttando il potere del monopolio sulla raffinazione, e quindi volutamente tenuti ai minimi. In questo modo si ottenne un duplice effetto favorevole: da un lato gli importanti profitti - che venivano ricavati anche grazie allo sfruttamento dei minatori (si vedano ad esempio alcune opere scritte da Luigi Pirandello, come Ciaula scopre la luna, e Giovanni Verga, come Rosso Malpelo) - dall'altro, un flusso continuo di mano d'opera a basso prezzo costituito dagli stessi minatori, che cercavano in città delle migliori condizioni di lavoro rispetto a quelle delle miniere. Le rendite della raffinazione affluivano copiose alla nobiltà cittadina, mentre larga parte della popolazione costituiva il proletariato operaio urbano, residente nei quartieri popolari come quello di Cibali (tipico fenomeno caratterizzante dei paesi industrializzati dell'Ottocento)

A partire dal primo dopoguerra, lo zolfo e la città stessa (che si presentava ancora economicamente arretrata) persero d'importanza. Conseguentemente, Catania fu segnata da una crisi economica - che culminò nei primi anni venti - e da una pesante contrazione demografica, aggravata dall'emergenza sanitaria dovuta alla tristemente famosa epidemia di spagnola.

Negli anni trenta, (durante il regime fascista), Catania era una traquilla cittadina di provincia ma con uno sviluppo incerto. Fu a partire dal secondo dopoguerra e specialmente negli anni sessanta che si ebbe un boom economico, demografico e sociale di notevoli dimensioni, soprattutto nel settore dell'edilizia privata.

 La "Milano del Sud" 

Lo sviluppo degli anni sessanta raggiunse un livello tale che Catania fu definita la "Milano del Sud". Le cause di questa vigorosa crescita economica furono dovute all'espansione dell'edilizia in città, ma anche al settore agricolo e, in special modo, quello della agrumicoltura nella vicina piana di Catania. Questa crescita economica provocò un copioso flusso migratorio dalla stessa provincia e da quelle vicine (in particolare da Enna, Caltanissetta, Siracusa e Ragusa), culminato nel 1971 quandò la popolazione superò i 400.000 residenti.

 I poli economici 

La città dispone di alcuni poli di attività economica importanti come l'area industriale, commerciale e artigianale di Misterbianco; la città commerciale Etnapolis in zona Valcorrente (Belpasso), ovvero il più grande centro commerciale del sud Italia; più vari altri centri commerciali dislocati sul territorio, tra i quali i prinicpali sono Le Zagare a San Giovanni La Punta, afferente alla catena Despar e Auchan. L'agglomerato industriale e commerciale di Piano Tavola spazia dalla produzione elettromeccanica a quella alimentare. Le attività industriali più importanti sono invece concentrate a sud della città, nella zona industriale di Pantano d'Arci costituita nell'immediato dopoguerra, dove ha sede anche il polo tecnologico (definito da alcuni "Etna Valley" per alcune affinità con la più ben nota "Silicon Valley" americana) che ospita aziende operanti nei settori farmaceutico, elettronico, informatico, agro-alimentare, meccanico con alcuni punti d'eccellenza.

Nella zona industriale si trova anche un "incubatore d'imprese" (Business Innovation Center - BIC, controllata da "Sviluppo Italia"), che svolge la funzione di consulenza e supporto alle iniziative economiche, ed accoglie diverse iniziative imprenditoriali. Al BIC si affiancano - e in alcuni casi vengono a sovrapporsi - altre agenzie pubbliche come il bureau "InvestiaCatania": altra agenzia di sviluppo finanziata questa volta dal Comune.

Sempre nella parte sud della città ha sede il mercato ortofrutticolo di San Giuseppe La Rena, uno dei più importanti del Meridione, in attesa di essere trasferito nei più idonei locali in via di realizzazione nell'agro della piana di Catania. Il settore agricolo appare in genere in declino a causa della diminuzione delle rendite agricole e della concorrenza dei produttori esteri.

Il centro città

ha invece funzione prevalentemente burocratica, direzionale, amministrativa e commerciale. È stata inaugurata il 5 maggio 2007 la nuova aerostazione dell'aeroporto di Catania-Fontanarossa, la più grande del meridione intitolata al musicista catanese Vincenzo Bellini e si attende per i prossimi anni il rinnovo di quella già esistente, come momento importante per il prossimo sviluppo economico dell'intera area orientale della Sicilia. Anche la permanenza del Catania Calcio in serie A, viene salutata da molti come una importante occasione di marketing territoriale e di immagine che potrebbe influire positivamente sullo sviluppo economico dell'indotto cittadino.


Onorificenze conferite alla città 

La città di Catania è «la ottava tra le 27» città decorate con Medaglia d'Oro come "Benemerite del Risorgimento nazionale" per le azioni altamente patriottiche compiute dalla città nel periodo del Risorgimento. Periodo, definito dalla Casa Savoia, compreso tra i moti insurrezionali del 1848 e la fine della prima Guerra Mondiale nel 1918.


Città gemellate
 
Phoenix, Stati Uniti
Grenoble, Francia, dal 1961
Ottawa, Canada


Municipalità

Nel 1971 il comune diede avvio al decentramento amministrativo della città dividendola in 26 quartieri che facevano capo ad altrettante parrocchie. Il 26 giugno 1978 i quartieri (ribattezzati circoscrizioni) furono ridotti a 17 e nel novembre 1995 ulteriormente diminuiti fino ai 10 attuali, che prendono il nome di municipalità di quartiere.

 Le municipalità di Catania.I. Centro: la prima municipalità è quella della città vecchia, la parte centrale di Catania che racchiude tutti i monumenti più antichi; comprende la zona del porto, i quartieri di San Cristoforo, San Berillo, Civita, Antico Corso e Fortino;
II. Ognina-Picanello: la seconda municipalità è la zona orientale della città e va dalla zona ricca del corso Italia a quella più povera del villaggio Dusmet; si è sviluppata praticamente dal 1880 in poi e prima la zona di Ognina era un paese a parte, formato dai pescatori del porto;
III. Borgo-Sanzio: la terza municipalità occupa una zona tra Cibali e Picanello che è sorta nel 1669 per ospitare gli sfollati della città; comprende i quartieri della Consolazione, del Borgo e di piazzale Raffaello Sanzio ed è incentrata su piazza Cavour;
IV. Barriera-Canalicchio: la quarta municipalità è al confine con i comuni di Tremestieri Etneo e Sant'Agata li Battiati, ospita la Cittadella Universitaria sulla collina Santa Sofia ed è formata dai quartieri di Barriera del Bosco e Canalicchio;
V. San Giovanni Galermo: la quinta municipalità formava un comune a sé fino al 1928, poi venne annesso alla città; si è sviluppata negli anni sessanta a causa delle case popolari, la maggior parte delle quali abusive; in questa zona si ritiene che sia nata Sant'Agata;
VI. Trappeto-Cibali: la sesta municipalità, tra il Borgo e San Giovanni Galermo, sorge attorno a piazza Bonadies e allo stadio Cibali; fino agli anni sessanta è stata una zona rurale, poi si è sviluppata in seguito ad alcuni piani di urbanizzazione;
VII. Monte Po-Nesima: la settima municipalità include i quartieri di San Leone, Nesima, San Nullo e Monte Po; è al confine con Misterbianco e ne prosegue i quartieri di Lineri e Monte Po; è sorta negli anni cinquanta ed è ora sede del nuovo ospedale Garibaldi;
VIII. San Leone-Rapisardi: l'ottava municipalità ha come due grandi direttrici la via Mario Rapisardi e il corso Indipendenza, che comprendono una fetta di territoro urbanizzato dopo gli anni trenta e ancora oggi in ampie zone non abitato;
IX. San Giorgio-Librino: la nona municipalità è nata con il piano di urbanizzazione portato avanti negli anni sessanta e comprende una grandissima zona abitata da circa 80.000 persone; in molte zone mancano dei servizi essenziali e solo di recente si sta cercando di recuperare la situazione;
X. San Giuseppe La Rena-Zia Lisa: la decima municipalità è la più ampia; comprende i quartieri del Villaggio Sant'Agata, del Villaggio Santa Maria Goretti, la Plaia, l'aeroporto, l'Oasi del Simeto, la zona industriale di Pantano d'Arci, Vaccarizzo, la zona del Ponte Primosole.


 

Catania / katanja / it is a commune of 302.884 inhabitants chief town of the homonym province. It is the second commune of Sicily for population and for housing density. The metropolitan area counts a total of 733.833 residents to 2001.

According to the Greek historian Plutarco, its name derives from Katane (that is grater), for the association with the asperities of the lava territory on which it rises.
In historical epoch, you/he/she has been destroyed well seven turned by volcanic eruptions and by earthquakes. Among these last, the most catastrophic have been those of 1169 and of 1693.
Its historical center has been declared Patrimony of the humanity, together with the seven communes of the Val of Known, in 2002.

Geography 
Catania rises on the oriental coast of the island, to the feet of the volcano Etna and to half road between the cities of Messina and Syracuse. Its territory also includes a vast slice of the plain one in Catania. It leans out on the Ionian sea with the gulf that he/she takes his/her name.
the territory is purely level. The native nucleus of the city was situated on a hill that corresponds more or less to the today's Giving plaza, where the ex Monastery of the Benedictines rises. For the rest, the only important relief is the hill Saint Sofia, where the University Citadel rises, to the border with Gravina.
Catania is crossed by an underground river the Amenano. In past, a little out the boundaries to west, the lake of Nicito could be found, today covered by the 1669 lava casting, which has deeply changed the aspect of the surrounding territory. The coast is rocky to north of the I bring (the Bluff, with the famous beach of St. Giovanni them Skins) and sandy to south (the Plaia).
History 
Catania was originally an installation siculo, rifondato as K..Üv. in 729 to.C. from Greek farmers calcidesi driven by Tucle. After the domination siracusana, has been conquered by the Romans in 263 to.C. To the fall of the Roman empire it has seguìto the fates of Sicily, being conquered by the ostrogotis before, then from the Arabs, from the Norman ones, from the svevis and from the angioinis.
In 1282 it passed to the Aragonese ones and with king Martin I of Sicily Catania it had become capital of the Kingdom of Sicily since 1402 to 1416. Passed under the dominoes Spanish, Piedmontese and borbonico, in the 1860 Catania it entered to belong to the Kingdom of Italy.

The territory
some commune in Catania includes a part of the plain one in Catania. It is one among the widest cultivated areas in Sicily, and its nearer zone to the sea constitutes the oasis of the Simeto regional reserve of around 2000 hectares founded in 1984. The oasis of the Simeto takes name from the river Simeto, the more main point than the island, that finishes you its course. Besides Catania is one of the few cities in Italy to offer so different landscapes assembled only in a site. The only river that crosses the city is the Amenano, once visible and then buried by an eruption of the Etna, what time it flows under the surface of the city making only himself/herself/itself visible to the water or linzolu, an artistic fountain in white marble that rises between the Pescheria and the plaza of the Cathedral.

Art and monuments You ancient city 
The Odeon .Del Greek period and of the Roman domination to Catania little traces and finds remain, because of the disastrous earthquakes (what you/they have shaved to the ground the city) and of the consequent reconstructions that you/they have often covered the preceding architectures. Besides, great countries of excavations and archaeological studies are not been performed never if not in sporadic cases of its recent history.
The Theater Romano (of the II century), the Odeon (III century), the amphitheater (II century), the Thermal baths of the address, the Thermal baths of the Rotunda, the Thermal baths Achilliane, the rests of an aqueduct near the park Gioieni and some funeral buildings are currently all the visible rests of the Roman Catania. The Roman Theater and the Odeon have been restored in the last years and they are comfortably visitable. Also the rests of the amphitheater have been visitable since 1907 (year when I/you/they have been brought to the light) from the entry of Stesicoro plaza.
Probably also u Liotru, the symbol of the city currently placed to the center of Cathedral Plaza, has been built in Roman epoch. It is a manufactured article in porous lava stone, that represents an elephant surmounted by an Egyptian obelisk in white marble. The name probably derives from the storpiatura of the name Eliodoro, tied up character to the history of the statue.
Besides, Catania I/you/they have been produced to a series of coins, that understands beautiful conii - from those archaic - with Nike and Zeus in throne - to those of the great engravers - Eveneto, Eraclide and Procle, with head of Apollo.
In the sotteraneis in Catania rich testimonies of epoch are found Greek fret-Roman (the whole ancient city), that one day will perhaps be brought to the light

The medioevo  
Well belonging to the Patrimony of the humanity UNESCO
 
Of the Norman period the castle of Aci Castello and the apses of the Cathedral of Sant'Agata (the Cathedral) mainly preserve him, that would have been restructured then after the 1693 earthquake. Today the cathedral preserve launches her/it, the bust-shrine and her box-reliquaria of Sant'Agata, realized by the senese Giovanni of Bartolo in the XIV century.
Only monument of Byzantine age is the Chapel Bonajuto (consequential name from the noble family that had held her as shrine of family as well as private chapel): it deals with one "trichora" Byzantine that is a building with three apses; before his/her restauration it had knowledge thanks to the sketches of Jean Houel.
Of the period Swabian (XIII century) is the portal of the church of Sant'Agata to the Jail and the federiciano Castle Ursino (it is now recently restore center of the civic Museum, (picked Biscari and of the Benedictines) coevo of the most famous castle pugliese of Castel of the Mountain.

 The rinascimento 
Of the Aragonese domination the church of Saint Maria of Jesus remains placed in the homonym plaza, built in the '500 and restructured in the '700. In 1558 it was initiated the construction of the Monastery of the Benedictines, to which the church of St. Nicolò would have been placed side by side the arena. Destroyed by the 1669 lava casting and by the 1693 earthquake, in 1703 it started the reconstruction that nevertheless you/he/she has not been completed anymore. The so-called Boundaries of Charles V, that contain the historical center, were initiated in the XVI century but they came practically you reconstruct after the earthquake.

Villa Bellini
Catania /katanja/ è un comune di 302.884 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia. È il secondo comune della Sicilia per popolazione e per densità abitativa. L'area metropolitana conta un totale di 733.833 residenti al 2001.


Secondo lo storico greco Plutarco, il suo nome deriva da Katane (cioè grattugia), per l'associazione con le asperità del territorio lavico su cui sorge.

In epoca storica, è stata distrutta ben sette volte da eruzioni vulcaniche e da terremoti. Fra questi ultimi, i più catastrofici sono stati quelli del 1169 e del 1693.

Il suo centro storico è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità, assieme ai sette comuni del Val di Noto, nel 2002.


Geografia 

Catania sorge sulla costa orientale dell'isola, ai piedi del vulcano Etna e a metà strada tra le città di Messina e Siracusa. Il suo territorio comprende anche una vasta fetta della piana di Catania. Si affaccia sul mare Ionio con il golfo che prende il suo nome.
il territorio è prettamente pianeggiante. Il nucleo originario della città era situato su un colle che corrisponde più o meno all'odierna piazza Dante, dove sorge l'ex Monastero dei Benedettini. Per il resto, l'unico rilievo importante è la collina Santa Sofia, dove sorge la Cittadella Universitaria, al confine con Gravina.
Catania è attraversata da un fiume sotterraneo, l'Amenano. In passato, poco fuori le mura ad ovest, si poteva trovare il lago di Nicito, oggi coperto dalla colata lavica del 1669, la quale ha profondamente mutato l'aspetto del territorio circostante. La costa è rocciosa a nord del porto (la Scogliera, con la famosa spiaggia di San Giovanni li Cuti) e sabbiosa a sud (la Plaia).


Storia 

Catania era originariamente un insediamento siculo, rifondato come KατÜvη nel 729 a.C. da coloni greci calcidesi guidati da Tucle. Dopo la dominazione siracusana, è stata conquistata dai romani nel 263 a.C. Alla caduta dell'Impero romano ha seguìto le sorti della Sicilia, venendo conquistata prima dagli ostrogoti, poi dagli arabi, dai normanni, dagli svevi e dagli angioini.
Nel 1282 passò agli aragonesi e con re Martino I di Sicilia Catania divenne capitale del Regno di Sicilia dal 1402 al 1416. Passata sotto i domini spagnolo, piemontese e borbonico, nel 1860 Catania entrò a far parte del Regno d'Italia.


Il territorio

del comune di Catania comprende una parte della piana di Catania. È una tra le più estese aree coltivate della Sicilia, e la sua zona più vicina al mare costituisce l'oasi del Simeto, riserva regionale di circa 2000 ettari istituita nel 1984. L'Oasi del Simeto prende nome dal fiume Simeto, il più importante dell'Isola, che vi termina il suo corso. Inoltre Catania è una delle poche città in Italia ad offrire paesaggi tanto diversi concentrati in un solo sito. L'unico fiume che attraversa la città è l'Amenano, un tempo visibile e poi seppellito da un'eruzione dell'Etna, che ora scorre sotto la superficie della città rendendosi visibile solo all'Acqua o linzolu, una artistica fontana in marmo bianco che sorge tra la Pescheria e la piazza del Duomo.


Arte e monumenti   La città antica 

L'Odeon .Del periodo greco e della dominazione romana a Catania rimangono pochissime tracce e reperti, a causa dei disastrosi terremoti (che hanno raso al suolo la città) e delle conseguenti ricostruzioni che spesso hanno ricoperto le precedenti architetture. Inoltre, non sono mai state eseguite grandi campagne di scavi e studi archeologici se non in casi sporadici della sua storia recente.
Il Teatro Romano (del II secolo), l'Odeon (III secolo), l'Anfiteatro (II secolo), le Terme dell'Indirizzo, le Terme della Rotonda, le Terme Achilliane, i resti di un acquedotto presso il parco Gioieni e alcuni edifici funerari sono tutti i resti attualmente visibili della Catania romana. Il Teatro romano e l'Odeon sono stati restaurati negli ultimi anni e sono comodamente visitabili. Anche i resti dell'anfiteatro sono visitabili dal 1907 (anno in cui sono stati riportati alla luce) dall'ingresso di piazza Stesicoro.

Probabilmente anche u Liotru, il simbolo della città situato attualmente al centro di Piazza Duomo, è stato costruito in epoca romana. È un manufatto in pietra lavica porosa, che raffigura un elefante sormontato da un obelisco egiziano in marmo bianco. Il nome deriva probabilmente dalla storpiatura del nome Eliodoro, personaggio legato alla storia della statua.

Inoltre, sono state prodotte a Catania una serie di monete, che comprende bellissimi conii - da quelli arcaici - con Nike e Zeus in trono - a quelli dei grandi incisori - Eveneto, Eraclide e Procle, con testa di Apollo.
Nei sotteranei di Catania si trovano ricche testimonianze di epoca greca-romana(l'intera città antica),che forse un giorno verrà riportata alla luce


Il medioevo 
Bene appartenente al Patrimonio dell'Umanità UNESCO
 
Del periodo normanno si conservano principalmente il castello di Aci Castello e le absidi della Cattedrale di Sant'Agata (il Duomo), che poi sarebbe stata ristrutturata dopo il terremoto del 1693. Oggi la cattedrale conserva la vara, il busto-reliquiario e la cassa-reliquaria di Sant'Agata, realizzato dal senese Giovanni di Bartolo nel XIV secolo.
Unico monumento di età bizantina è la Cappella Bonajuto (nome derivante dalla famiglia nobiliare che l'aveva tenuta come sacrario di famiglia nonché cappella privata):si tratta di una "trichora" bizantina cioè un edificio con tre absidi; prima del suo restauro se ne aveva conoscenza grazie ai disegni di Jean Houel.
Del periodo svevo (XIII secolo) è il portale della chiesa di Sant'Agata al Carcere e il federiciano Castello Ursino (di recente restaurato, è ora sede del Museo civico (raccolte Biscari e dei benedettini) coevo del più famoso castello pugliese di Castel del Monte.


 Il rinascimento 

Della dominazione aragonese rimane la chiesa di Santa Maria di Gesù situata nella piazza omonima, costruita nel '500 e ristrutturata nel '700. Nel 1558 fu iniziata la costruzione del Monastero dei Benedettini, a cui sarebbe stata affiancata la chiesa di San Nicolò l'Arena. Distrutta dalla colata lavica del 1669 e dal terremoto del 1693, nel 1703 se ne avviò la ricostruzione che tuttavia non è stata mai più portata a termine. Le cosiddette Mura di Carlo V, che racchiudono il centro storico, furono iniziate nel XVI secolo ma vennero praticamente ricostruite dopo il terremoto.


Il barocco 

L'eruzione del 1669 che investì la città (tela di Giacinto Platania, sagrestia della Cattedrale di Catania).Catania è stata ampiamente distrutta nel 1169 e nel 1693 dai terremoti. Il suo territorio circostante è stato più volte coperto da colate laviche che hanno raggiunto il mare. Ma i catanesi caparbiamente l'hanno ricostruita sulle sue stesse macerie. La leggenda vuole che la città sia stata distrutta sette volte durante la sua storia, ma in realtà tali eventi disastrosi si possono sicuramente riferire a pochi ma terribili terremoti. Anche le distruzioni del centro urbano a causa delle colate laviche sono frutto di una storiografia fantasiosa.
Tutti i monumenti antichi sono stati inseriti nel tessuto urbano della città ricostruita grazie all'opera dell'architetto Giovan Battista Vaccarini, che ha dato alla città una chiara impronta barocca. Tra gli altri che hanno aiutato la rinascita della città si ricordano Francesco Battaglia, Stefano Ittar, Alonzo di Benedetto e Girolamo Palazzotto.


La Chiesa di San Benedetto.La via Crociferi 

Un raro esempio di unità architettonica è la via dei Crociferi, forse, la strada più bella della Catania settecentesca. Essa ha inizio in Piazza San Francesco d'Assisi e vi si accede passando sotto l'arco di San Benedetto che collega la Badia maggiore alla Badia minore posta al di là della strada. La strada, contornata da chiese, monasteri e poche abitazioni civili, è un raro esempio di barocco siciliano. Nel breve spazio di circa 200 metri sono presenti ben quattro chiese. La prima è la chiesa di San Benedetto collegata al convento delle suore benedettine dall'arco omonimo che sovrappassa la via. Ad essa si accede a mezzo di una scalinata ed è contornata da una cancellata in ferro battuto.
Proseguendo si incontra la chiesa di San Francesco Borgia alla quale si accede tramite due scaloni. A seguire si incontra il Collegio dei Gesuiti, oggi sede dell'Istituto d'arte, con all'interno un bel chiostro con portici su colonne ed arcate. Difronte al Collegio è ubicata la chiesa di San Giuliano considerata uno dei più begli esempi del barocco catanese. L'edificio, attribuito all'architetto Giovan Battista Vaccarini, ha un prospetto convesso e delle linee pulite ed eleganti. Proseguendo ed oltrepassando la via Antonio di Sangiuliano, si può ammirare il convento dei Crociferi e quindi la chiesa di San Camillo. In fondo alla via è ubicata Villa Cerami, che è sede della facoltà di giurisprudenza dell'Università di Catania.


I Monumenti Barocchi  Tra i principali monumenti barocchi si ricordano:

la Cattedrale di Sant'Agata
la chiesa della Badia di Sant'Agata, in via Vittorio Emanuele II
la chiesa di Sant'Agata la Vetere, in via Santa Maddalena, sorge su una chiesa del 264
la chiesa di Sant'Agata alla Fornace o di San Biagio, in piazza Stesicoro
la chiesa di San Francesco in piazza San Francesco, che custodisce le spoglie di Eleonora d'Angiò
la chiesa di San Benedetto in via Crociferi
la chiesa di San Nicolò l'Arena, in piazza Dante
il Monastero della Santissima Trinità, in via Vittorio Emanuele
la Basilica della Collegiata (regia Cappella), in via Etnea
il Palazzo degli Elefanti, sede del Municipio, il Palazzo del Seminario dei Chierici e la Fontana dell'Amenano, in piazza del Duomo
il Palazzo Biscari, in via Biscari
il Palazzo del Toscano, in piazza Stesicoro
il Palazzo Reburdone, in via Vittorio Emanuele II
il Palazzo Bruca, in Via Vittorio Emanuele II, sede del Museo del Giocattolo
la Villa Cerami, in via Crociferi, sede della facoltà di Giurisprudenza
la Porta Uzeda e la Porta Carlo V (sede della Pescheria), in via beato Giuseppe Dusmet
la Porta Ferdinandea, detta oggi Porta Garibaldi, costruita nel 1768 e sita in piazza Palestro
La fontana dell'Amenano in Piazza Duomo
la fontana dell'Elefante
il Convitto Cutelli
il Teatro Bellini, in Piazza Bellini
 
Via Etnea

La via Etnea è il salotto della città. Attraversa Catania da sud a nord partendo dalla Piazza del Duomo ed arrivando, dopo circa 3 km, al Tondo Gioieni. Il suo andamento dritto come una spada, ha come prospettiva la sagoma incombente dell'Etna.
Parte dalla piazza del Duomo e dopo circa 100 m raggiunge la piazza Università. In essa si affacciano il palazzo dell'Università e palazzo Sangiuliano costruiti entrambi in stile barocco nella prima metà del XVIII secolo. La piazza è illuminata da quattro candelabri bronzei con allegorie di quattro antiche leggende catanesi: Colapesce, i Fratelli Pii, Gammazita e Uzeta.
Più avanti si incontra la Basilica Collegiata e quindi si incrocia la via di Sangiuliano, ovvero i Quattro Canti come detto dai catanesi. Proseguendo si raggiunge la Chiesa dei Minoriti prima di arrivare in piazza Stesicoro. Qui si trovano il monumento a Vincenzo Bellini e gli scavi dell'Anfiteatro romano situati a circa 10 m sotto il livello stradale. Si procede quindi fino alla Villa Bellini, classico giardino all'italiana, che costituisce il polmone verde della Catania settecentesca. Si prosegue quindi verso piazza Cavour, il Borgo per i catanesi, dove si trova la fontana della dea Cerere in marmo bianco, conosciuta dai vecchi catanesi come 'a tapallara (Dea Pallade).

Il periodo contemporaneo 

Nel 1890 venne inaugurato il Teatro Massimo Vincenzo Bellini, in piazza Vincenzo Bellini. Negli anni trenta a Catania vennero costruiti il Palazzo di Giustizia e la fontana de I Malavoglia. Nel 1961 Luigi Piccinato diede avvio ai lavori di costruzione anche del complesso universitario della Cittadella, che oggi è una delle assi portanti dell'Università.

Mercati e mercatini 

La pescheria.Uno dei posti più caratteristici della Catania popolare è il mercato del pesce della pescheria sempre rutilante di colori, voci e odori. Altro mercato molto caratteristico è quello di piazza Carlo Alberto, detto in catanese A fera o luni. Nella stessa piazza tutte le domeniche si tiene un importante "mercato delle pulci". Un mercato di "bric a brac" è aperto la domenica sotto gli archi della "marina" nei pressi della Villa Pacini. Altro mercato molto frequentato è quello che si svolge il venerdì nella nuova piazza I Viceré nel quartiere nord di Barriera del Bosco.

Cultura  Personalità illustri
 
Vincenzo Bellini
Antonino Gandolfo Brancaleone
Giovanni VergaSicuramente figli illustri, che hanno reso grande Catania nel mondo, sono il compositore Vincenzo Bellini, lo scrittore Giovanni Verga e il poeta Mario Rapisardi. Il primo è stato autore di opere immortali come La sonnambula, Norma e I puritani. Il secondo ha inaugurato il verismo in Italia e ha scritto i romanzi I Malavoglia e Mastro-don Gesualdo. Il terzo è stato uno dei poeti più attivi a cavallo tra Ottocento e Novecento e a lui è dedicato uno dei più importanti viali della città.
Altri catanesi di rilevanza sono:
la regina d'Aragona Costanza di Hohenstaufen;
i re di Trinacria Ludovico d'Aragona e Federico IV d'Aragona;
i vescovi Giuseppe Francica-Nava de Bontifè e Antonio Maria Trigona;
i fisici Ettore Majorana;
i matematici Sebastiano Catania, Lucio Lombardo Radice, Agatino San Martino Pardo e Giuseppe Zurria;
lo studioso Carlo Gemmellaro
il legislatore Caronda;
il giurista e magistrato Cosimo Nepita;
il pedagogista Giuseppe Lombardo Radice;
gli scrittori e poeti Bartolomeo Asmundo, Pietrangelo Buttafuoco, Enzo Consoli, Agata Giardina, Melissa P., Giuseppe Lazzaro Danzuso, Giampiero Mughini, Alfredo Danese, Salvatore Camilleri, Giovanni Formisano, Antonino Magrì, Candido Cannavò, Saverio Fiducia, Domenico Tempio, Nino Martoglio, Ercole Patti e Mario Rapisardi;
i pittori Alessandro Abate, Giuseppe Gandolfo, Antonino Gandolfo, Zenone Lavagna, Calcedonio Reina, Emilio Greco;
gli attori Jerry Calà, Enzo Consoli, Turi Ferro, Giovanni Grasso, Leo Gullotta, Gilberto Idonea, Angelo Musco,Giovanni Grasso,Rosina Anselmi,Enrico Pappalardo e Saro Urzì;
i doppiatori Enzo Consoli, Mario Cordova;
i cantanti Franco Battiato, Mario Biondi, Jenny B, Gianni e Marcella Bella, Veruska, Farida, Antonella Arancio, Gerardina Trovato, BriganTony, Gianni Celeste, Carmen Consoli e Giuseppe Castiglia;
i musicisti Giovanni Pacini,Pietro Platania, Antonino Gandolfo Brancaleone,Martino Frontini, Francesco Paolo Frontini, Aldo Clementi;
i componenti delle band degli Sugarfree, dei Brigantini, dei Denovo e dei Beans;
i critici teatrali Enzo Consoli e Domenico Danzuso;
i politici Napoleone Colajanni, Giuseppe de Felice Giuffrida, Claudio Fava,Enzo Bianco, Anna Finocchiaro Antonio La Pergola, Salvatore Leonardi, Raffaele Lombardo, Concetto Marchesi, Luciano Modica, Giuseppe Maria Reina e Antonino Paternò-Castello;
gli imprenditori Mario Ciancio Sanfilippo, Libero Grassi, Angelo Massimino e Antonino Pulvirenti.

Religione 

La tradizione attesta la presenza della prima comunità cristiana a Catania sin dal I secolo con l'invio, da parte di san Pietro, del vescovo Berillo, ciò fa di Catania la più antica comunità cristiana della Sicilia. Catania è anche sede di due moschee: una è la prima edificata in Italia dopo la dominazione araba (nella zona di via Plebiscito nel 1980), la seconda è di più recente apertura, nei pressi del porto.

La vara di Sant' Agata

Patrona della città è sant'Agata, alla quale viene ogni anno dedicata una grandiosa festa lunga tre giorni (dal 3 al 5 febbraio). In quei tre giorni la città dimentica ogni cosa per concentrarsi sulla festa, misto di devozione e di folklore, che attira ogni anno sino a un milione di persone, tra devoti e curiosi.

Santi e beati

Sant'Agata (santa patrona)
Sant'Euplio (compatrono)
San Berillo di Antiochia, primo vescovo catanese
San Giacomo
Sant'Everio
San Filadelfo
San Leone
San Nicola Politi
San Policarpo
San Sabino
San Severo di Catania
beato Luigi Beltrame Quattrocchi
beato Bernardo Scammacca
beata Maddalena Caterina Morano

Leggende  

I fratelli Pii, moneta del 212.
Il Castello Ursino all'inizio del XX secolo.La storia di Catania è arricchita da quattro leggende che sono state rappresentate nei quattro lampioni di Piazza Università realizzati da Mimmo Maria Lazzaro e Domenico Tudisco agli inizi del Novecento: Colapesce, i Fratelli Pii, Gammazita e Uzeta.

Una delle leggende di Colapesce narra che egli era un giovane (Nicola il pesce) che poteva stare sott'acqua per molto tempo; non appena Federico II ne venne a conoscenza, lo sfidò a recuperare una coppa d'oro. Colapesce lo fece ed ottenne in premio la coppa. Il Re, allora, gli chiese di vedere cosa c'era sotto la Sicilia. Riemerso, Colapesce informò il Re del fatto che la Sicilia poggiava su tre colonne e che una di esse era consumata dal fuoco. Federico II gli chiese di portargli il fuoco ma Colapesce, tuffatosi nuovamente in mare, non riemerse mai più. Secondo la leggenda è ancora in fondo al mare e continua a reggere la colonna che stava per crollare.
I fratelli Pii (Anfinomo ed Anapia) cercarono di salvare gli anziani genitori portandoli sulle proprie spalle durante un'eruzione dell'Etna; mentre stavano per essere travolti il fiume di lava si divise per volere degli dei e tutti si salvarono.
Gammazita era un giovane virtuosa; di lei si invaghì un soldato francese, che fu rifiutato; un giorno Gammazita, recatasi da sola ad un pozzo, venne raggiunta dall'innamorato e, per non cedere alle sue richieste, si uccise gettandosi nel pozzo.
Uzeta è protagonista di una leggenda inventata agli inizi del Novecento: questo ragazzo di umili origini diventò cavaliere per la sua bravura e riuscì a sconfiggere gli Ursini, giganti saraceni che avrebbero dato il nome al Castello.

Istruzione  

La facciata dell'ex convento dei Benedettini, che ospita le facoltà di Lettere e Filosofia e Lingue e Letterature Straniere.L'Università degli studi di Catania, fondata nel 1434, è la più antica della Sicilia. È una delle più grandi del Sud Italia, con 62.000 iscritti divisi in dodici facoltà.
Inoltre Catania è sede della Scuola Superiore, uno dei cinque centri d'eccellenza per universitari in Italia.

Musei e biblioteche 

La città siciliana ospita numerosi musei, molti dei quali trascurati e lasciati a loro stessi. Catania ospita appena cinque musei stabili: quello del Castello Ursino, l'Emilio Greco, il museo dell'Orto Botanico, il Museo Civico Belliniano (presso la casa di Vincenzo Bellini) e la Casa Museo di Giovanni Verga.
Esistono inoltre due musei privati: il Museo Paleontologico dell'Accademia Federiciana (istituito nel 1996, accoglie fossili provenienti da ogni parte del mondo risalenti ad un arco di tempo compreso tra il Siluriano, 435-395 milioni di anni fa, e il Neozoico: 2-1,5 milioni di anni fa) e il Museo di sculture in pietra lavica "Valenziano Santangelo".
La biblioteca Ursino-RecuperoInfine, al Centro Fieristico le Ciminiere, ex industria oggi completamente ristrutturata, si svolgono manifestazioni e mostre periodiche, organizzate principalmente dalla Provincia di Catania. All'interno del complesso sono stati creati due nuovi musei:"Il Museo dello sbarco in Sicilia del 1943" dove all'interno è stata realizzata una minuziosa riproduzione di una piazza siciliana prima e dopo un bombardamento; contiene inoltre una vasta collezione di oggetti e uniformi, delle armi del tempo e ricostruzioni virtuali dello sbarco. Il "Museo del Cinema" contiene molti cimeli e ricostruzioni di scene famose di film con una sezione interamente dedicata a Catania come set cinematografico.
Le biblioteche di Catania sono: la Biblioteca universitaria e Ventimilliana (aperta al pubblico nel 1755; dal secolo scorso conserva il fondo del vescovo Salvatore Ventimiglia, che vi mantiene una sua unità); la biblioteca dell'Accademia Gioenia di scienze naturali; quella della sezione catanese della Deputazione di storia patria; le Biblioteche riunite Civica-Ursino Recupero.

Musica  

Carmen Consoli Il rilancio culturale della città è passato anche per la musica. Dagli anni settanta-ottanta, sono sorti decine di nuovi cantautori e gruppi musicali, che hanno rilanciato l'immagine della città in Italia. Il più importante è probabilmente Franco Battiato, le cui sperimentazioni musicali hanno influenzato molti altri autori.
Successivamente sono arrivati Vincenzo Spampinato, i Denovo di Mario Venuti e Luca Madonia, Gerardina Trovato, Carmen Consoli, lanciata dalla casa di produzione di Francesco Virlinzi, gli Sugarfree e molti altri autori minori. Nella scena rock ottanta-novanta spiccano nomi storici come gli Schizo, autori di un genere più hard, e poi gli Uzeda e i Flor de Mal, che nacquero negli anni in cui Catania veniva addirittura paragonata alla Seattle europea! Importante è stato anche il lavoro di cantanti popolari come BriganTony, le cui "opere" sono oggi riprese dai Brigantini, e ai più contemporanei Lautari.

Vita notturna 

Catania è una delle città europee maggiormente vivaci per la movida notturna; sia di giorno che di notte, giovani e meno giovani si aggirano per le antiche stradine del centro storico dove sono ubicati centinaia di locali che vanno dai bar ai pub, dai ristoranti alle trattorie tipiche ai disco pub e ogni altro locale nel quale passare la serata fra amici. La barocca via Etnea è il centro di questa movida che si dirige poi nel dedalo delle stradine adiacenti dove sono ubicati la gran parte dei locali. Altro polo importante della vita notturna è il lungomare che va da piazza Europa al borgo marinaro di Ognina, dove esistono numerosi bar e ristoranti, ma anche i classici chioschi dei paninari. Per quanto riguarda le discoteche, esse sono presenti sia in città ma soprattutto nei paesi della riviera ionica come Acicastello e la sua frazione Acitrezza.

Teatro 

Catania è la città a più alta densità teatrale della Sicilia. Molteplici le compagnie teatrali che vi operano, sia professionali che amatoriali. Il più importante teatro della città è il Teatro Massimo Bellini, costruito dall'architetto Carlo Sada alla fine del secolo XIX ed inaugurato nel 1890. Oggi è un teatro lirico di tradizione, vanta un'orchestra sinfonica ed un coro stabile ed è sede di stagione operistica e concertistica. Da alcuni anni dispone della sala del Teatro Sangiorgi che viene utilizzata per concerti di musica da camera e per prove di spettacoli. Molto attivi sono inoltre il Teatro Stabile di cui è direttore artistico Lamberto Puggelli e il Teatro Metropolitan, nonché il Piccolo Teatro di Gianni Salvo.


Radio, riviste e televisioni 

Catania è sede del quotidiano siciliano La Sicilia, il secondo dell'isola, e delle emittenti televisive Antenna Sicilia, Telecolor, Video 3, La F e D Television. In città sono inoltre presenti diverse emittenti radiofoniche: alcune a carattere regionale come Radio Telecolor e Radio Sis, e altre a livello locale quali Radio Video 3, Radio Catania, R.S.C., Studio 90 Italia, Radio Delfino, Antenna Uno, Radio Vulcano. In passato, era la sede anche delle riviste I Siciliani, Il Corriere di Sicilia e Espresso Sera e del canale televisivo Teletna. Oggi quasi tutti i mass media della città sono in mano a Mario Ciancio Sanfilippo ritenuto il maggiore editore del sud Italia.

Cinema 

A Catania già nei primi anni del Novecento, proprio agli albori del cinema, sorsero varie case di produzione cinematografica: Morgana film, Etna film, Katana film, Sicula film e Jonio film. Secondo quanto riportato in un articolo del quotidiano La Sicilia del 1° marzo1978, già nel 1914 Catania era una delle capitali del cinema europeo.

L'Etna film produsse oltre 100 films, tra cui: Il Benefattore e il Marchese di Roccaverdina entrambi di Luigi Capuana, Capo rais diretto da Nino Martoglio ed interpretato da Giovanni Grasso, L'acrobata diretto da Giuseppe de Liguoro e dal commediografo catanese Pippo Marchese. Da citare anche Christus, un colossal, girato con centinaia di comparse e Il cavaliere senza paura

Della Katana film si ricordano tra gli altri, Il latitante e La guerra e la moda (entrambi con la Balistrieri), della Sicula film, La fidanzata dell'Etna, Pane nemico e Presentat'arm, con Elvira Radaelli ed infine, della Jonio film, il film Valeria.

Da notare che un meccanico dell'Etna Film, Francesco Margiunti, inventò due regoli calcolatori per la perforazione della pellicola negativa e positiva, che oggi si trovano al Museo nazionale del Cinema di Torino. La produzione cinematografica di Catania durò solo pochi anni. Vennero favorite e finanziate altre sedi e il settore entrò in crisi. Tentativi di rilancio successivi, ma senza seguito, furono quelli di Ugo Saitta nel 1935 con il film Clima puro e Lo voglio maschio, con Tuccio Musumeci, nel 1971.

L'industria cinematografia quindi, pur essendovi nata, non si è poi sviluppata a Catania. Solo recentemente la Catania Film Commission e l'Etna Film Commission, uffici rispettivamente del Comune e della Provincia, stanno cercando di favorire l'avvio delle produzioni cinematografiche in città. Inoltre, solo pochi film sono stati girati nel capoluogo etneo. Questa è la breve lista:

Film ambientati a Catania:

M.Mastroianni in Divorzio all'italiana nello scenario del porto di OgninaCasta diva di Carmine Gallone (1935);
Il bell'Antonio di Mauro Bolognini (1960), dal romanzo omonimo di Vitaliano Brancati;
La sposa bella di Nunnally Johnson e Mario Russo (1960), dal romanzo di Bruce Marshall;
Divorzio all'italiana di Pietro Germi;
Un bellissimo novembre di Mauro Bolognini, 1969;
Paolo il caldo di Marco Vicario (1973), dal romanzo di Vitaliano Brancati;
Mimì Metallurgico ferito nell'onore di Lina Wertmuller (1973);
Anni di piombo di Margarethe von Trotta (1981);
Storia di una capinera di Franco Zeffirelli (1993);
La professoressa di lingue di Steve Morelli (2000);
Il bell'Antonio di Maurizio Zaccaro (2005). Film tv;
Nuovomondo di Emanuele Crialese, 2006;
L'uomo di vetro di Stefano Incerti (2006), dal romanzo omonimo di Salvatore Parlagreco;
I Viceré di Roberto Faenza (2006), dal lavoro di Federico de Roberto;
Il Sole Nero di Krzysztof Zanussi (2006).
 
Sport &  Impianti sportivi
 
Lo stadio Angelo Massimino.Il principale impianto sportivo catanese è lo stadio Angelo Massimino, situato nel quartiere di Cibali. È lo stadio di calcio e ospita anche la pista di atletica leggera rifatta in occasione delle Universiadi del 1997. È stato in passato un campo di rugby (oggi le squadre di questo sport giocano allo Stadio Santa Maria Goretti). Nella sua struttura è compreso anche un campo di pallavolo e di pallacanestro (il PalaSpedini). Tra gli altri impianti, si ricordano il PalaCatania, che è uno dei palazzetti più moderni dell'isola, il PalaGalermo, il PalaNitta, la piscina di Nesima e il PalaGhiaccio nella zona del litorale della Playa.

Società sportive 

La squadra più seguita è il Calcio Catania. Nei primi anni sessanta, sotto la presidenza di Ignazio Marcoccio e la guida tecnica del catanese Carmelo Di Bella, il Catania disputò sei campionati consecutivi in Serie A ottenendo tre ottavi posti. Alla fine del campionato di calcio di Serie B 2005-2006, guidata dall'allenatore Pasquale Marino viene promossa in Serie A classificandosi al secondo posto dietro l'Atalanta.
La squadra più blasonata è invece quella femminile di pallanuoto, l'Orizzonte Geymonat Catania, che ha un palmares impressionante: 15 scudetti e 8 Coppe Campioni. Seguono il Cus Catania di hockey femminile (6 scudetti su prato e 6 indoor), la Jolly Componibili Catania di calcio femminile, la Paoletti Catania di pallavolo maschile e l'Alidea Catania di pallavolo femminile (1 scudetto a testa).

La coppia di pallavoliste Manuela Malerba e Margherita Chiavaro ha vinto uno scudetto di beach volley, mentre il Catania Beach Soccer ha conquistato due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana. Infine, la Romolo Murri Catania ha vinto un campionato italiano maschile indoor di cricket e la Polisportiva Cirnechi Catania ha vinto gli unici due campionati femminili dello stesso sport fin qui disputati.

Inoltre vantano tradizioni storiche, oltre ad ottimi piazzamenti nelle massime serie, l'Amatori Catania (rugby), il Nuoto Catania (pallanuoto maschile) e gli Elephants Catania (football americano). Tra le altre squadre si ricorda quella di pallacanestro della Virtus Catania Basket. la Canoa polo una nuova realtà che vede ben 3 squadre partecipare nella massima serie del campionato italiano

Manifestazioni sportive 

Catania è stata più volte arrivo di tappa del Giro d'Italia:
1989 (21 maggio): 1^ tappa, vinta dall'olandese Jean-Paul Van Poppel
1999 (16 maggio): 2^ tappa, vinta da Mario Cipollini
2003 (14 maggio): 5^ tappa, vinta da Alessandro Petacchi.
Fra le classiche dello sport catanese, la più nota a livello internazionale, è il Trofeo Sant'Agata di corsa su strada, giunto alla 47° edizione, che ha sempre richiamato un folto gruppo di partecipanti al più alto livello. Fra questi il campione olimpico di maratona all'Olimpiade di Atene 2004, Stefano Baldini.

Catania (congiuntamente a Palermo e Messina) è stata la sede delle Universiadi del 1997 e vi si è svolta la manifestazione di chiusura. Nel 2003 Catania è stata la sede dei Giochi Mondiali Militari e nel 2006 ha ospitato il Campionato Europeo di hockey su prato.

A metà tra sport e folklore si pone la San Silvestro a mare, una gara internazionale di nuoto che si svolge ogni anno il 31 dicembre presso il porticciolo storico di Ognina.

Atleti 

I principali sportivi nati a Catania sono:
Pietro Anastasi, uno dei più grandi attaccanti del campionato di calcio italiano e della nazionale;
Angelo d'Arrigo, pilota di deltaplano e studioso di uccelli migratori, è detentore di vari record mondiali di volo sportivo;
Orazio Fagone, ex atleta di short track, campione olimpico ai Giochi di Lillehammer 1994 e ora giocatore di hockey su slittino;
Andrea Lo Cicero, rugbista de l'Aquila e della nazionale;
Giusi Malato, pallanotista storica dell'Orizzonte Catania e del Setterosa, con cui ha vinto la medaglia d'oro alle Olimpiadi Atene 2004;
Ettore Messina, l'allenatore che ha vinto di più in Italia nella pallacanestro, tra cui un argento con la nazionale e tre Euroleghe.
Carmelo Pittera, ex allenatore delle nazionali di pallavolo italiana, egiziana e qatarese e della Paoletti Catania;
Piermaria Siciliano, nuotatore finalista ai Giochi Olimpici di Atlanta 1996 e campione mondiale militare nello stesso anno;
Alessandro Trimarchi, pallavolista che ha giocato da libero in varie squadre di Serie A1.
Angelo Arcidiacono, campione di scherma vincitore di due medaglie d'oro olimpiache.

Trasporti e mobilità   Treni, aerei e navi  

La stazione Borgo della metropolitana di Catania.La città è servita da un porto commerciale e da uno turistico e da pesca ad Ognina, da tre stazioni ferroviarie statali, Catania Centrale, Catania Acquicella, Catania Bicocca e una fermata, Catania Ognina (linee Messina-Siracusa, Catania-Gela, Catania-Palermo) e dalla Ferrovia Circumetnea, linea ferroviaria a scartamento ridotto che in 110 km effettua il periplo dell'Etna raggiungendo i 976 m s.l.m. per poi ritornare alla costa a Giarre-Riposto. La stazione principale FCE della città è la Stazione di Catania Borgo che ha annesso anche il Deposito Locomotive e le Officine sociali; nel territorio comunale vi sono anche la stazione di Catania Nesima e la fermata di Cibali.
Dal 1999 è attivo il primo tronco della Metropolitana di Catania fra le stazioni del Borgo e Porto, lungo circa 3,8 km.

L'Aeroporto di Catania-Fontanarossa è il quarto aeroporto italiano per numero di passeggeri ed il primo scalo del mezzogiorno.

Viabilità
 
La viabilità di attraversamento è costituita dalla tangenziale (prosecuzione dell'Autostrada A18 Messina-Catania) che corre accanto alla città da nord a sud per 30 km in direzione di Siracusa, e della circonvallazione, in corso di adeguamento strutturale, che la attraversa tutta in direzione est-ovest in posizione mediana.
Dal 2001 è stato avviato a Catania ed è in corso di realizzazione un ambizioso quanto discusso progetto urbanistico che prevede la riqualificazione urbana di alcune aree, fra cui il lungomare (la antica "passeggiata a mare" dei catanesi), le piazze principali e la parziale pedonalizzazione della centralissima via Etnea, il miglioramento delle vie di attraversamento e la costruzione di alcuni grossi parcheggi multipiano sotterranei.

Economia  La prima industrializzazione 
 
Gli Archi della Marina all'inizio del Novecento.Nel XIX secolo, la Sicilia deteneva il monopolio mondiale della estrazione dello zolfo e Catania era il centro siciliano più importante per la raffinazione. Quello della raffinazione dello zolfo fu l'impulso che permise alla Città di cambiare volto e di industrializzarsi.

Lo stesso skyline della città di fine secolo era caratterizzato da una selva di capannoni e comignoli, tanto che alcuni arrivarono a paragonare Catania alla città inglese di Manchester. Inoltre, tramite lo zolfo la città iniziò ad esercitare un certo potere attrattivo sui territori limitrofi, specie per la provincia di Agrigento, Caltanissetta ed Enna, dove veniva estratta la materia prima. Uno spaccato parziale di quello che fu la Catania dello zolfo, si può ancora osservare in viale Africa intorno al centro espositivo "le Ciminiere". I prezzi dello zolfo estratto venivano scelti unilateralmente sfruttando il potere del monopolio sulla raffinazione, e quindi volutamente tenuti ai minimi. In questo modo si ottenne un duplice effetto favorevole: da un lato gli importanti profitti - che venivano ricavati anche grazie allo sfruttamento dei minatori (si vedano ad esempio alcune opere scritte da Luigi Pirandello, come Ciaula scopre la luna, e Giovanni Verga, come Rosso Malpelo) - dall'altro, un flusso continuo di mano d'opera a basso prezzo costituito dagli stessi minatori, che cercavano in città delle migliori condizioni di lavoro rispetto a quelle delle miniere. Le rendite della raffinazione affluivano copiose alla nobiltà cittadina, mentre larga parte della popolazione costituiva il proletariato operaio urbano, residente nei quartieri popolari come quello di Cibali (tipico fenomeno caratterizzante dei paesi industrializzati dell'Ottocento)

A partire dal primo dopoguerra, lo zolfo e la città stessa (che si presentava ancora economicamente arretrata) persero d'importanza. Conseguentemente, Catania fu segnata da una crisi economica - che culminò nei primi anni venti - e da una pesante contrazione demografica, aggravata dall'emergenza sanitaria dovuta alla tristemente famosa epidemia di spagnola.

Negli anni trenta, (durante il regime fascista), Catania era una traquilla cittadina di provincia ma con uno sviluppo incerto. Fu a partire dal secondo dopoguerra e specialmente negli anni sessanta che si ebbe un boom economico, demografico e sociale di notevoli dimensioni, soprattutto nel settore dell'edilizia privata.

 La "Milano del Sud" 

Lo sviluppo degli anni sessanta raggiunse un livello tale che Catania fu definita la "Milano del Sud". Le cause di questa vigorosa crescita economica furono dovute all'espansione dell'edilizia in città, ma anche al settore agricolo e, in special modo, quello della agrumicoltura nella vicina piana di Catania. Questa crescita economica provocò un copioso flusso migratorio dalla stessa provincia e da quelle vicine (in particolare da Enna, Caltanissetta, Siracusa e Ragusa), culminato nel 1971 quandò la popolazione superò i 400.000 residenti.

 I poli economici 

La città dispone di alcuni poli di attività economica importanti come l'area industriale, commerciale e artigianale di Misterbianco; la città commerciale Etnapolis in zona Valcorrente (Belpasso), ovvero il più grande centro commerciale del sud Italia; più vari altri centri commerciali dislocati sul territorio, tra i quali i prinicpali sono Le Zagare a San Giovanni La Punta, afferente alla catena Despar e Auchan. L'agglomerato industriale e commerciale di Piano Tavola spazia dalla produzione elettromeccanica a quella alimentare. Le attività industriali più importanti sono invece concentrate a sud della città, nella zona industriale di Pantano d'Arci costituita nell'immediato dopoguerra, dove ha sede anche il polo tecnologico (definito da alcuni "Etna Valley" per alcune affinità con la più ben nota "Silicon Valley" americana) che ospita aziende operanti nei settori farmaceutico, elettronico, informatico, agro-alimentare, meccanico con alcuni punti d'eccellenza.

Nella zona industriale si trova anche un "incubatore d'imprese" (Business Innovation Center - BIC, controllata da "Sviluppo Italia"), che svolge la funzione di consulenza e supporto alle iniziative economiche, ed accoglie diverse iniziative imprenditoriali. Al BIC si affiancano - e in alcuni casi vengono a sovrapporsi - altre agenzie pubbliche come il bureau "InvestiaCatania": altra agenzia di sviluppo finanziata questa volta dal Comune.

Sempre nella parte sud della città ha sede il mercato ortofrutticolo di San Giuseppe La Rena, uno dei più importanti del Meridione, in attesa di essere trasferito nei più idonei locali in via di realizzazione nell'agro della piana di Catania. Il settore agricolo appare in genere in declino a causa della diminuzione delle rendite agricole e della concorrenza dei produttori esteri.

Il centro città

ha invece funzione prevalentemente burocratica, direzionale, amministrativa e commerciale. È stata inaugurata il 5 maggio 2007 la nuova aerostazione dell'aeroporto di Catania-Fontanarossa, la più grande del meridione intitolata al musicista catanese Vincenzo Bellini e si attende per i prossimi anni il rinnovo di quella già esistente, come momento importante per il prossimo sviluppo economico dell'intera area orientale della Sicilia. Anche la permanenza del Catania Calcio in serie A, viene salutata da molti come una importante occasione di marketing territoriale e di immagine che potrebbe influire positivamente sullo sviluppo economico dell'indotto cittadino.


Onorificenze conferite alla città 

La città di Catania è «la ottava tra le 27» città decorate con Medaglia d'Oro come "Benemerite del Risorgimento nazionale" per le azioni altamente patriottiche compiute dalla città nel periodo del Risorgimento. Periodo, definito dalla Casa Savoia, compreso tra i moti insurrezionali del 1848 e la fine della prima Guerra Mondiale nel 1918.


Città gemellate
 
Phoenix, Stati Uniti
Grenoble, Francia, dal 1961
Ottawa, Canada


Municipalità

Nel 1971 il comune diede avvio al decentramento amministrativo della città dividendola in 26 quartieri che facevano capo ad altrettante parrocchie. Il 26 giugno 1978 i quartieri (ribattezzati circoscrizioni) furono ridotti a 17 e nel novembre 1995 ulteriormente diminuiti fino ai 10 attuali, che prendono il nome di municipalità di quartiere.

 Le municipalità di Catania.I. Centro: la prima municipalità è quella della città vecchia, la parte centrale di Catania che racchiude tutti i monumenti più antichi; comprende la zona del porto, i quartieri di San Cristoforo, San Berillo, Civita, Antico Corso e Fortino;
II. Ognina-Picanello: la seconda municipalità è la zona orientale della città e va dalla zona ricca del corso Italia a quella più povera del villaggio Dusmet; si è sviluppata praticamente dal 1880 in poi e prima la zona di Ognina era un paese a parte, formato dai pescatori del porto;
III. Borgo-Sanzio: la terza municipalità occupa una zona tra Cibali e Picanello che è sorta nel 1669 per ospitare gli sfollati della città; comprende i quartieri della Consolazione, del Borgo e di piazzale Raffaello Sanzio ed è incentrata su piazza Cavour;
IV. Barriera-Canalicchio: la quarta municipalità è al confine con i comuni di Tremestieri Etneo e Sant'Agata li Battiati, ospita la Cittadella Universitaria sulla collina Santa Sofia ed è formata dai quartieri di Barriera del Bosco e Canalicchio;
V. San Giovanni Galermo: la quinta municipalità formava un comune a sé fino al 1928, poi venne annesso alla città; si è sviluppata negli anni sessanta a causa delle case popolari, la maggior parte delle quali abusive; in questa zona si ritiene che sia nata Sant'Agata;
VI. Trappeto-Cibali: la sesta municipalità, tra il Borgo e San Giovanni Galermo, sorge attorno a piazza Bonadies e allo stadio Cibali; fino agli anni sessanta è stata una zona rurale, poi si è sviluppata in seguito ad alcuni piani di urbanizzazione;
VII. Monte Po-Nesima: la settima municipalità include i quartieri di San Leone, Nesima, San Nullo e Monte Po; è al confine con Misterbianco e ne prosegue i quartieri di Lineri e Monte Po; è sorta negli anni cinquanta ed è ora sede del nuovo ospedale Garibaldi;
VIII. San Leone-Rapisardi: l'ottava municipalità ha come due grandi direttrici la via Mario Rapisardi e il corso Indipendenza, che comprendono una fetta di territoro urbanizzato dopo gli anni trenta e ancora oggi in ampie zone non abitato;
IX. San Giorgio-Librino: la nona municipalità è nata con il piano di urbanizzazione portato avanti negli anni sessanta e comprende una grandissima zona abitata da circa 80.000 persone; in molte zone mancano dei servizi essenziali e solo di recente si sta cercando di recuperare la situazione;
X. San Giuseppe La Rena-Zia Lisa: la decima municipalità è la più ampia; comprende i quartieri del Villaggio Sant'Agata, del Villaggio Santa Maria Goretti, la Plaia, l'aeroporto, l'Oasi del Simeto, la zona industriale di Pantano d'Arci, Vaccarizzo, la zona del Ponte Primosole.


 

Catania / katanja / it is a commune of 302.884 inhabitants chief town of the homonym province. It is the second commune of Sicily for population and for housing density. The metropolitan area counts a total of 733.833 residents to 2001.

According to the Greek historian Plutarco, its name derives from Katane (that is grater), for the association with the asperities of the lava territory on which it rises.
In historical epoch, you/he/she has been destroyed well seven turned by volcanic eruptions and by earthquakes. Among these last, the most catastrophic have been those of 1169 and of 1693.
Its historical center has been declared Patrimony of the humanity, together with the seven communes of the Val of Known, in 2002.

Geography 
Catania rises on the oriental coast of the island, to the feet of the volcano Etna and to half road between the cities of Messina and Syracuse. Its territory also includes a vast slice of the plain one in Catania. It leans out on the Ionian sea with the gulf that he/she takes his/her name.
the territory is purely level. The native nucleus of the city was situated on a hill that corresponds more or less to the today's Giving plaza, where the ex Monastery of the Benedictines rises. For the rest, the only important relief is the hill Saint Sofia, where the University Citadel rises, to the border with Gravina.
Catania is crossed by an underground river the Amenano. In past, a little out the boundaries to west, the lake of Nicito could be found, today covered by the 1669 lava casting, which has deeply changed the aspect of the surrounding territory. The coast is rocky to north of the I bring (the Bluff, with the famous beach of St. Giovanni them Skins) and sandy to south (the Plaia).
History 
Catania was originally an installation siculo, rifondato as K..Üv. in 729 to.C. from Greek farmers calcidesi driven by Tucle. After the domination siracusana, has been conquered by the Romans in 263 to.C. To the fall of the Roman empire it has seguìto the fates of Sicily, being conquered by the ostrogotis before, then from the Arabs, from the Norman ones, from the svevis and from the angioinis.
In 1282 it passed to the Aragonese ones and with king Martin I of Sicily Catania it had become capital of the Kingdom of Sicily since 1402 to 1416. Passed under the dominoes Spanish, Piedmontese and borbonico, in the 1860 Catania it entered to belong to the Kingdom of Italy.

The territory
some commune in Catania includes a part of the plain one in Catania. It is one among the widest cultivated areas in Sicily, and its nearer zone to the sea constitutes the oasis of the Simeto regional reserve of around 2000 hectares founded in 1984. The oasis of the Simeto takes name from the river Simeto, the more main point than the island, that finishes you its course. Besides Catania is one of the few cities in Italy to offer so different landscapes assembled only in a site. The only river that crosses the city is the Amenano, once visible and then buried by an eruption of the Etna, what time it flows under the surface of the city making only himself/herself/itself visible to the water or linzolu, an artistic fountain in white marble that rises between the Pescheria and the plaza of the Cathedral.

Art and monuments You ancient city 
The Odeon .Del Greek period and of the Roman domination to Catania little traces and finds remain, because of the disastrous earthquakes (what you/they have shaved to the ground the city) and of the consequent reconstructions that you/they have often covered the preceding architectures. Besides, great countries of excavations and archaeological studies are not been performed never if not in sporadic cases of its recent history.
The Theater Romano (of the II century), the Odeon (III century), the amphitheater (II century), the Thermal baths of the address, the Thermal baths of the Rotunda, the Thermal baths Achilliane, the rests of an aqueduct near the park Gioieni and some funeral buildings are currently all the visible rests of the Roman Catania. The Roman Theater and the Odeon have been restored in the last years and they are comfortably visitable. Also the rests of the amphitheater have been visitable since 1907 (year when I/you/they have been brought to the light) from the entry of Stesicoro plaza.
Probably also u Liotru, the symbol of the city currently placed to the center of Cathedral Plaza, has been built in Roman epoch. It is a manufactured article in porous lava stone, that represents an elephant surmounted by an Egyptian obelisk in white marble. The name probably derives from the storpiatura of the name Eliodoro, tied up character to the history of the statue.
Besides, Catania I/you/they have been produced to a series of coins, that understands beautiful conii - from those archaic - with Nike and Zeus in throne - to those of the great engravers - Eveneto, Eraclide and Procle, with head of Apollo.
In the sotteraneis in Catania rich testimonies of epoch are found Greek fret-Roman (the whole ancient city), that one day will perhaps be brought to the light

The medioevo  
Well belonging to the Patrimony of the humanity UNESCO
 
Of the Norman period the castle of Aci Castello and the apses of the Cathedral of Sant'Agata (the Cathedral) mainly preserve him, that would have been restructured then after the 1693 earthquake. Today the cathedral preserve launches her/it, the bust-shrine and her box-reliquaria of Sant'Agata, realized by the senese Giovanni of Bartolo in the XIV century.
Only monument of Byzantine age is the Chapel Bonajuto (consequential name from the noble family that had held her as shrine of family as well as private chapel): it deals with one "trichora" Byzantine that is a building with three apses; before his/her restauration it had knowledge thanks to the sketches of Jean Houel.
Of the period Swabian (XIII century) is the portal of the church of Sant'Agata to the Jail and the federiciano Castle Ursino (it is now recently restore center of the civic Museum, (picked Biscari and of the Benedictines) coevo of the most famous castle pugliese of Castel of the Mountain.

 The rinascimento 
Of the Aragonese domination the church of Saint Maria of Jesus remains placed in the homonym plaza, built in the '500 and restructured in the '700. In 1558 it was initiated the construction of the Monastery of the Benedictines, to which the church of St. Nicolò would have been placed side by side the arena. Destroyed by the 1669 lava casting and by the 1693 earthquake, in 1703 it started the reconstruction that nevertheless you/he/she has not been completed anymore. The so-called Boundaries of Charles V, that contain the historical center, were initiated in the XVI century but they came practically you reconstruct after the earthquake.

Il Simbolo Di Catania L'Elefante In Catanese "LIOTRO"